Antenna a Putignano in mezzo alle case, monta la protesta dei residenti contrari: “Non ci arrenderemo mai”

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Un sopruso, per una “localizzazione criminale”. Ribadendo che “non siamo contro l’infrastruttura in sé, siamo consapevoli della sua importanza. Non vogliamo che sia fatta qua, attaccata alle case e al parco giochi per bambini”. I residenti di via Putignano hanno espresso ieri, 13 febbraio, alla stampa, le loro preoccupazioni per l’antenna di telefonia che è stata approvata il 26 novembre scorso dal Comune di Pisa. Una vicenda che, in un clima a questo punto di sfiducia degli abitanti, è partita fin dal posizionamento dell’antenna mobile nel parcheggio di via Lavaggi, nel luglio 2023. Ora però siamo al momento conclusivo: dopo l’abbattimento della torre piezometrica dove era prevista l’infrastruttura, e dopo il posizionamento temporaneo, il gestore Tim ha deciso di sfruttare la propria centrale di via Putignano per lo spostamento e l’installazione definitiva del tipico ‘palo’ di decine di metri. Ad opera realizzata, non si torna più indietro, è la paura dei residenti.

“Ho 3 figli e la salute è la prima preoccupazione – è la testimonianza di una residente – il progresso deve andare avanti, ma non a scapito delle persone. Non possiamo sapere gli effetti a lungo termine dell’impianto, non si può creare un pregiudizio simile, specie perché le alternative ci sono: la golena, la zona del cimitero, l’isola ecologica. Non posso dire ai miei figli di non dormire attaccati al telefono e ritrovarmi un’antenna di 34 metri accanto casa”. La sua è una storia comune agli altri residenti. Aggiunge: “Dal 2023 stiamo ristrutturando casa, vivo qua da 20 anni. Ci siamo decisi ad investire nel quartiere perché è comodo e negli anni è migliorato… ora che succederà?”.

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“Dopo 25 anni di mutuo la mia casa non vale più niente, tutti i sacrifici sono stati vani”, afferma una delle portavoci dei residenti, Cristina Cini, che vive nell’abitazione accanto alla centrale Telecom. “Chi me la paga la svalutazione della casa?”. “Ho comprato casa 5 anni fa – dice sulla stessa linea Laura Fabbri – e abbiamo rifatto tutto. Questo è un quartiere densamente popolato, pensavamo di aver trovato una situazione riqualificata, ora ci ritroviamo buttati addosso quest’antenna attaccata alle case. Il tutto scoperto per caso da un post sui social. Ci sentiamo abbandonati, così non vengono fatti gli interessi di bambini e famiglie”. 

La sensazione diffusa è che l’opera metta in dubbio la prospettiva di vita a lungo termine delle famiglie. “Io di qualcosa devo morire, ma non i miei figli”, rincara Antonietta Longo. “Abito qua davanti alla centrale da 8 anni. In primavera ed estate il parco è molto frequentato da bambini e ragazzini, come si può non pensarci? Anche io pago il mutuo per la casa… come è possibile che se devi fare un lavoro privato ci sono autorizzazioni e controlli, e invece è così facile poter dare il via libera a un’antenna del genere?”. 

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Il parco giochi, dietro l’albero la centrale Telecom dove dovrebbe sorgere l’antenna

I residenti, ad inizio di dicembre, hanno scoperto della previsione dell’antenna. Da lì, è stata una corsa contro il tempo: “Siamo partiti subito con una raccolta firme, 170 adesioni in un paio di settimane – racconta Cini – le abbiamo inviate alla Prefettura via pec il 16 dicembre. Nessuna risposta. Siamo stati ricevuti dal sindaco a metà gennaio, è stato gentile e disponibile, ma anche lì non abbiamo avuto risposte concrete. Abbiamo promosso il ricorso al Tar, che è costato 8mila euro divisi per 8 famiglie. Sono soldi tolti alle nostre vite, insieme a tutto il tempo che ci richiede questa mobilitazione. Non ci arrenderemo, continueremo a farci sentire e a chiedere lo spostamento dell’antenna”.

Fra le preoccupazioni espresse ci sono quelle anche sui lavori di realizzazione. L’area del cortile della centrale Tim non è particolarmente grande, non sembra facile intervenire con i mezzi del caso. Considerando la base per sorreggere l’antenna mobile del parcheggio, di circa 10 metri per 10, le fondamenta da realizzare non appaiono banali: si teme che l’intervento possa avere conseguenze sugli edifici vicini. E c’è la questione inquinamento acustico: “D’estate – racconta un residente – si sente un gran rumore provenire dalla centrale Telecom quando partono i sistemi di raffreddamento dei vari macchinari presenti all’interno. Che succederà con l’antenna?”. Perfino la stessa struttura mobile nel parcheggio di via Lavagni, che dovrebbe essere disattiva, genera un costante brusio, che non fa altro che alimentare preoccupazioni e malcontento dei residenti. 

Cortile centrale Telecom per antenna Putignano

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Dal Consiglio comunale di ieri, 13 febbraio, emerge un passo nella direzione di un nuovo tentativo di approccio con il gestore privato da parte del Comune, per quanto già in passato un’apertura allo spostamento sia stata respinta: è stato approvato in assemblea, all’unanimità, l’ordine del giorno (primo firmatario Marco Biondi, Pd) che “invita il sindaco e la Giunta a proseguire l’interlocuzione con la società”, al fine di “evitare l’attivazione dell’impianto in quell’area e di trovare uno spazio più consono in sintonia con le richieste dei cittadini”. 



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