La destra americana comincia a preoccupare Wikipedia

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Nelle ultime due settimane vari dirigenti di Wikimedia Foundation, la fondazione senza scopo di lucro che fornisce l’infrastruttura di Wikipedia e ne finanzia l’esistenza, hanno espresso alla comunità che contribuisce alla redazione delle pagine della piattaforma una certa preoccupazione per le forti critiche ricevute nell’ultimo periodo, specie negli Stati Uniti. E hanno detto che introdurranno nuovi strumenti per proteggere l’anonimato e la sicurezza dei propri editor.

In particolare il fondatore di Wikimedia, Jimmy Wales, in una riunione recente ha detto di star «tenendo d’occhio le crescenti critiche da parte di Elon Musk e altre figure» e di ritenere che questi attacchi «siano qualcosa che dobbiamo affrontare». Wales faceva riferimento ai numerosi tweet che Musk ha scritto e condiviso contro Wikipedia negli ultimi mesi – in cui tra le altre cose chiedeva di «tagliare i fondi a Wikipedia finché non diventa un sito bilanciato [politicamente]» – ma anche a inchieste recenti che mostrano come l’Heritage Foundation, il centro studi conservatore che ha lavorato al controverso “Project 25”, intenda prendere di mira gli editor di Wikipedia che si occupano di specifici temi.

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Wikipedia, la più nutrita e famosa enciclopedia online, viene notoriamente scritta e curata da una comunità di utenti volontari: chiunque, con un po’ di formazione, può contribuirvi. Normalmente, gli editor sono utenti anonimi, che attirano poca attenzione: negli ultimi anni sono però cresciute le minacce fisiche e legali soprattutto nei confronti di chi si occupa di temi potenzialmente controversi, come gli articoli di Wikipedia legati alla scienza e alla politica.

A gennaio Forward, apprezzato giornale indipendente legato alla comunità ebraica statunitense, aveva ottenuto un documento riservato della Heritage Foundation intitolato “Wikipedia Editor Targeting” (“Individuazione degli editor di Wikipedia”), che contiene varie tattiche per «identificare e prendere di mira gli editor che abusano della loro posizione», utilizzando vari strumenti d’intelligence avanzati e anche software di riconoscimento facciale.

Secondo Forward, il documento era stato fatto circolare dalla Heritage Foundation a varie fondazioni e associazioni ebraiche, e serve specificatamente a individuare gli editor che hanno contribuito a pagine di Wikipedia relative a Israele, Palestina e alla guerra nella Striscia di Gaza, con modifiche che la fondazione ritiene «antisemite». Il documento non forniva esempi di questo presunto antisemitismo né indicava le pagine di Wikipedia da cui partire, ma elencava vari strumenti molto invasivi per la privacy che possono essere usati per prendere di mira potenzialmente qualsiasi editor dell’enciclopedia.

Proprio perché la guerra nella Striscia di Gaza e le discussioni attorno a Israele sono tematiche particolarmente delicate, in cui è facile far trasparire una propria opinione personale, le pagine relative a questi temi possono essere modificate soltanto da editor esperti, che sono iscritti a Wikipedia da almeno 30 giorni e hanno apportato almeno 500 modifiche. Nonostante queste precauzioni – e le tante accortezze che la comunità di editor di Wikipedia mette in atto da anni per assicurarsi che l’enciclopedia sia quanto più affidabile possibile, anche su tutti gli altri temi potenzialmente controversi – da tempo la destra statunitense accusa Wikipedia di avere posizioni eccessivamente di sinistra (o, nel caso di Israele e Palestina, troppo filopalestinesi).

Negli ultimi mesi Wikipedia è stata al centro di molti attacchi da parte di personalità conservatrici statunitensi vicine al settore tecnologico: l’investitore Shaun Maguire ha detto che «Wikipedia è prigioniera dell’ideologia [di sinistra] da anni»; Pirate Wires, un sito molto popolare tra le persone di destra che lavorano nel tech, ha pubblicato almeno otto articoli che criticano Wikipedia dallo scorso agosto; Libs of TikTok, seguitissimo account X che ridicolizza regolarmente le persone che esprimono posizioni progressiste online, ha criticato il fatto che la Wikimedia Foundation spenda milioni di dollari in iniziative che si occupano di promuovere inclusione, diversità e rispetto dell’uguaglianza (un tema sul quale anche il presidente statunitense Donald Trump è intervenuto, smantellando i programmi governativi e riducendo il personale delle agenzie federali).

La persona che più ha amplificato le critiche a Wikipedia sui suoi seguitissimi account social negli ultimi mesi, però, è Musk. L’imprenditore, che ora è anche un membro molto attivo dell’amministrazione di Trump, utilizza regolarmente la parola “Wokepedia” per insinuare che l’enciclopedia non abbia una posizione bilanciata da un punto di vista politico, ma tenda fortemente verso posizioni progressiste. Anche prima di cominciare ad attaccarla per questi motivi, però, Musk criticava Wikipedia per una serie di passaggi nell’articolo dedicato a lui: per esempio, non apprezza che l’articolo dica (correttamente) che Musk è stato il primo investitore di Tesla ma non uno dei fondatori, e tantomeno il fatto che contenga una nutrita sezione dedicata al suo ruolo nella diffusione di disinformazione e teorie del complotto. Ha ripetutamente detto che l’articolo è stato scritto da suoi «nemici».

In questo contesto, in una riunione del 30 gennaio la CEO della Wikimedia Foundation Maryana Iskander, senza fare riferimento specifico alla Heritage Foundation o agli attacchi di Musk, ha detto che la fondazione «sta assistendo a un grande aumento delle minacce, sia normative che legali, in tutto il mondo. Stiamo tutti cercando di capire cosa sta succedendo, non solo negli Stati Uniti: il meglio che possiamo fare è monitorare la situazione, ascoltare il nostro personale e cercare di capire cosa è necessario fare».

La fondazione sta lavorando per estendere agli Stati Uniti alcuni strumenti di protezione della privacy degli editor che finora erano stati implementati soltanto in paesi con governi autoritari, dove contribuire a Wikipedia è illegale o molto pericoloso. Per esempio, al momento gli utenti che modificano un articolo senza fare il log-in alla piattaforma vengono identificati con il proprio indirizzo IP, che viene mostrato pubblicamente: l’indirizzo IP, però, può essere usato abbastanza facilmente per identificare la zona precisa da cui un utente si sta connettendo a internet. Per questo, Wikimedia sta lavorando a un “programma di account temporanei” che fornirà agli editor che non hanno effettuato il log-in un nome utente temporaneo invece di mostrarne l’indirizzo IP. Soltanto le persone che lavorano per Wikipedia potranno vederne l’indirizzo IP, in modo da poter agire in caso l’editor in questione violi in qualche modo le regole della comunità.

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Inoltre, Wikimedia cerca da tempo di limitare la quantità di dati degli utenti in suo possesso: gli indirizzi IP associati alle modifiche, per esempio, vengono cancellati o resi anonimi dopo 90 giorni. Nei primi sei mesi del 2024, l’ultimo periodo per il quale sono disponibili dati, Wikimedia ha ricevuto 26 richieste formali di informazioni sugli utenti: di queste, la maggior parte provenivano dagli Stati Uniti. Wikimedia ha anche creato un programma di difesa legale che in alcuni casi finanzierà la difesa degli editori di Wikipedia che vengono denunciati, a condizione che l’editor o il membro dello staff stesse contribuendo a un progetto di Wikimedia in buona fede.



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