“Patto per sviluppo che vada oltre la crisi”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Hanno chiesto di costruire un patto per lo sviluppo che abbia al centro l’obiettivo di una occupazione di qualità, legato a innovazione tecnologica e formazione: così le segreterie di Fabriano di Cgil-Cisl-Uil e federazione dei pensionati, durante la presentazione del documento congiunto da parte di Pierpaolo Pullini (Cgil), Giovanni Giovanelli (Cisl) e Mina Fortunati (Pensionati Fabriano). Ieri in conferenza hanno ricordato le ultime vertenze in atto che riguardano Beko Europe – a rischio oltre 350 posti di lavoro – e del Gruppo Fedrigoni con cassa integrazione per un anno e auspicata ricollocazione per tutti i lavoratori ex Giano coinvolti.

“L’ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un territorio dai dati impietosi: diminuisce l’occupazione giovanile, aumentano i giovani che emigrano, l’occupazione femminile rimane sempre più contraddistinta tra part-time involontario e una alta precarizzazione e frammentarietà dei contratti – si legge nel documento -. Auspichiamo un incisivo e determinato impegno della Regione Marche accompagnato da un disegno strategico nuovo che impegni innanzitutto il Governo e coinvolga appieno il sistema delle imprese”. Per le organizzazioni sindacali occorre condividere e definire il modello di sviluppo che si vuol seguire. Sulle infrastrutture dicono, tra tutto: “Orte Falconara, non si può fermare il raddoppio ad Albacina, ma occorre lavorare per il raddoppio Fossato di Vico-Foligno”. Per quanto riguarda il confronto con il sistema sanitario si è aperta una linea di confronto stabile ma rimangono forti criticità per le liste di attesa e per la mancanza dei medici di medicina generale. Da qui la decisione di costituire con l’Ambito 10 due tavoli di programmazione sociale. Per quanto riguarda il Gruppo Fedrigoni poi, ieri il piano industriale e la formazione del personale sono stati oggetto di un altro summit tra sindacati e ad (attualmente in cassa integrazione straordinaria ci sono 76 persone, dalle iniziali 173, numeri che potrebbero ulteriormente ridursi e arrivare a quota 53 lavoratori). Lunedì scorso le rsu e le segreterie territoriali di categoria si sono riunite negli uffici di Fabriano.

“A seguito della nuova organizzazione del lavoro per le manutenzioni, entrata in vigore dal primo gennaio, è emersa la necessità di definire un accordo che disciplini sia gli aspetti economici che organizzativi del reparto manutenzioni – dice Valerio Monti, segretario generale Uilcom Marche -. Uno dei principali nodi di disaccordo sulla bozza presentata dall’azienda riguarda la parte economica. Riteniamo che l’importo attuale di 135 euro per una settimana di reperibilità non sia adeguato e abbiamo richiesto un adeguamento in linea con quanto previsto negli stabilimenti del Nord. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di alcuni, ho riscontrato poi anomalie nei conteggi dei massimali dell’assegno erogato. Come già segnalato in passato, la problematica sembra legata alla gestione delle giornate lavorative domenicali”. Intanto Fedrigoni ribatte sulla sua presenza a Fabriano: “In riferimento a Giano – si legge in una nota – dei 173 dipendenti impattati attualmente, 50 stanno usufruendo della cassa integrazione straordinaria approvata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tutti i rimanenti sono stati ricollocati: ad oggi la quasi totalità è stata reimpiegata in area Marche, mentre 9 colleghi hanno accettato il trasferimento nei nostri stabilimenti del Nord, alcuni con ruoli di responsabilità. Insieme alla Regione Marche e alle organizzazioni sindacali siamo al lavoro per attivare il fondo regionale Assist relativo ai percorsi formativi previsti nell’intesa firmata al Ministero”.

Contabilità

Buste paga

 

Più in generale Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni, ha incontrato ieri in seduta plenaria le delegazioni sindacali territoriali e nazionali. “Il 2024 è stato contraddistinto da grande volatilità e da un rallentamento della domanda, in particolare nella seconda metà dell’anno, che ha interessato diversi mercati che serviamo – ha spiegato -. In questo contesto, Fedrigoni ha dimostrato ancora una volta la propria solidità, proseguendo nel suo percorso di trasformazione ed espansione globale: chiuderemo il 2024 con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro (contro gli 1,8 miliardi del 2023), con una crescita di circa il 10 per cento dall’anno precedente (337,7 milioni). Nel primo semestre del 2025 ci aspettiamo che persista, a livello macroeconomico, un contesto di generale instabilità”. Nonostante la situazione generale, la strategia di Fedrigoni resta invariata: “Consolidare la nostra posizione di leadership sia nei mercati dove siamo già forti (Europa) sia in quelli dove abbiamo margine di crescita (Nord America, America Latina e Asia Pacifico) e investire sia nell’innovazione dei prodotti”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link