In relazione al trattamento da riservare ai fini reddituali alle fatture emesse a cavallo d’anno da parte di imprese in contabilità semplificata che hanno optato per il regime del registrato, l’Agenzia delle entrate, con apposita FAQ pubblicata sul proprio sito, ritiene che, per motivi di semplificazione: il fornitore che a fine 2024 si limita a predisporre la fattura, con invio allo SDI nei primi giorni del 2025 possa annotare la fattura nel 2025, ma con imputazione del reddito al periodo d’imposta 2024 operando in modo analogo a quanto avviene ai fini dell’Iva. In tal modo la data fattura indicata nell’apposito campo del file XML, sempre rilevante ai fini dell’inclusione nella liquidazione periodica Iva, potrà assumere rilevanza anche ai fini dei redditi.
Ha suscitato particolare interesse la risposta fornita dai funzionari dell’Agenzia durante Telefisco 2025 del 5 febbraio, che ha ribaditi i criteri di determinazione del reddito per le contabilità semplificate che applicano il criterio “del registrato” (art. 18, co. 5, Dpr 600/73). In tale occasione, è stato chiarito che le fatture emesse a cavallo d’anno possono essere annotate solo dopo la loro trasmissione al SdI.
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3625/2025 (definendo un contrasto originato dall’incertezza dettata dall’adattamento all’ambito tributario di principi dettati in quello civilistico), hanno chiarito la disciplina relativa alla responsabilità personale dei soci di società di capitali cancellate dal Registro delle imprese. Tale responsabilità è attivabile esclusivamente: una volta notificato il relativo avviso di accertamento ai soci (anche nel caso in cui i soci siano subentrati nel processo originariamente avviato dalla società), ex art. 2495 C.C. ed art. 36, co. 3, DPR 602/73 nel quale l’Ufficio deve provare che questi ultimi hanno riscosso somme di denaro in base al bilancio finale di liquidazione della srl.
Con l’approvazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024), arrivano importanti aggiornamenti su rottamazione quater, fringe benefit per auto aziendali e assemblee societarie in modalità telematica. Il provvedimento, in discussione al Senato e in scadenza il 25 febbraio 2025, introduce nuove misure per agevolare contribuenti, imprese e professionisti.
Mediocredito Centrale ha annunciato, attraverso la circolare n. 1/2025 dell’11 febbraio 2025, importanti aggiornamenti sulle modalità di concessione della garanzia per le operazioni finanziarie destinate alle piccole e medie imprese (PMI). Le modifiche riguardano i requisiti dei beneficiari, l’importo massimo finanziabile, la durata dei finanziamenti e il livello di copertura garantita dal Fondo.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), con un Comunicato del 12 febbraio 2025, ha chiesto ufficialmente una proroga del termine di adesione alla seconda annualità (2025-2025) del concordato preventivo biennale (CPB), attualmente fissato al 31 luglio 2025, posto che la scadenza cade in un periodo di forte congestione per gli studi professionali, già impegnati nella determinazione e liquidazione delle imposte per i propri clienti. Le motivazioni della richiesta di proroga Il concordato preventivo biennale è un istituto che prevede un accordo tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria sulla determinazione del reddito d’impresa o di lavoro autonomo per due anni.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2025 il decreto del 16 gennaio 2025, firmato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il provvedimento definisce gli importi delle retribuzioni convenzionali per i lavoratori italiani impiegati all’estero, applicabili dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo regime agevolato per le società che intendono assegnare o cedere ai soci beni non strumentali. Tale misura, prevista dai commi 31-36 dell’articolo 1, ricalca i precedenti interventi legislativi in materia, offrendo un’opportunità alle società di ridurre il carico fiscale sulle assegnazioni effettuate entro il 30 settembre 2025.
L’INPS, con la Circolare n. 41 del 12 febbraio 2025, ha comunicato le aliquote contributive e le modalità di versamento per i lavoratori autonomi che operano nel settore della pesca per l’anno 2025. Il documento fornisce un quadro dettagliato sui parametri di calcolo della contribuzione dovuta al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), sugli sgravi contributivi applicabili e sulla riscossione del contributo di maternità.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 33/2025, ha chiarito il trattamento IVA delle operazioni commerciali svolte da una stabile organizzazione in Italia di una società tedesca. Il caso analizzato riguarda Alfa KG, una società tedesca operante nel settore della produzione e distribuzione di materiali, che ha costituito una stabile organizzazione in Italia (Alfa IT) per attività di supporto alla logistica e gestione commerciale.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 32/2025, ha fornito un parere in merito alla tassazione dei redditi da lavoro dipendente erogati da fondi pubblici tedeschi, nell’ambito della Convenzione tra Italia e Germania contro la doppia imposizione. Il quesito riguarda in particolare la posizione di un dipendente di un’istituzione culturale tedesca in Italia e l’applicabilità delle disposizioni previste dall’articolo 19 della Convenzione, che disciplina la tassazione delle funzioni pubbliche.
In sede di compilazione del mod. 730/2025 i contribuenti che affittano più di un immobile dovranno effettuare la scelta per la prima abitazione cui applicare l’aliquota ridotta al 21, in luogo del 26 ordinario. A tal fine sono istituiti nuovi codici da utilizzare: a quadro B, righi da B1 a B6, colonna 11 cedolare secca per le locazioni brevi in cedolare; a quadro D, rigo D4 colonna 2 per le sublocazioni brevi con cedolare.
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