Sarà il 5 marzo alle 15:30 l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e i vertici dell’Associazione nazionale magistrati, chiesto dal nuovo presidente Cesare Parodi per discutere della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere (approvata in prima lettura alla Camera e ora in discussione al Senato). Al faccia a faccia, che si terrà a palazzo Chigi, parteciperanno oltre a Parodi il segretario dell’Anm Rocco Maruotti e il vicepresidente Marcello De Chiara.
Il nuovo numero uno dell’associazione, esponente della corrente “di destra” di Magistratura indipendente, aveva definito “indispensabile” l’incontro subito dopo la sua elezione. Un appello a cui Meloni aveva risposto a mezzo stampa in pochi minuti: “Accolgo con favore la richiesta e auspico che, da subito, si possa riprendere un sano confronto sui principali temi che riguardano l’amministrazione della giustizia”. Lo scambio è stato interpretato da molti come il segnale di una disponibilià reciproca alla “trattativa” sulla riforma, che però il nuovo presidente ha negato con decisione, confermando lo sciopero già proclamato per il 27 febbraio. In un’intervista al fattoquotidiano.it, però, il neo-segretario Maruotti (della corrente progressista di Area) ha espresso “forti perplessità sull’utilità dell’incontro” sottolineando come l’apertura del governo “sia stata manifestata solo pochi minuti dopo l’elezione del nuovo presidente”.
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