Appello del ministro degli Esteri spagnolo a non firmare ‘una pace affrettata’
“Una guerra ingiusta non può terminare con una pace ingiusta” e “non si può fare nulla né decidere nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina”, allo stesso modo che non si può decidere “nulla che abbia impatto diretto sulla sicurezza e stabilità dell’Europa senza di noi”. Lo ha ribadito il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, in un’intervista a Radio France Internationale, ripresa sul suo account su X. Albares ha fatto appello a “non porre fine in maniera frettolosa” al conflitto aperto dalla Russia con l’invasione in Ucraina “con una pace che non rispetti alcuni principi minimi” della Carta delle Nazioni Unite e, soprattutto, senza ascoltare Kiev.
In relazione al colloquio avuto ieri fra il presidente statunitense Donald Trump con Vladimir Putin, in cui hanno concordato di avviare negoziati per porre fine al conflitto, il capo della diplomazia spagnola ha segnalato: “Ci sono discussioni che possono essere fatte su un tavolo bilaterale e per questo sono due Stati sovrani. Altro sono i colloqui che ci portano a un piano definitivo, un piano di pace. Non vedo come questo piano di pace possa farsi senza i Paesi sovrani che stanno combattendo attualmente una guerra di aggressione”, ha rilevato.
Albares ha insistito nel chiedere che la voce dell’Europa sia ascoltata perché “è stata al fianco dell’Ucraina assieme agli Stati Uniti”, dall’inizio della guerra che, pertanto, non può essere “conclusa in maniera affrettata” con una pace “che non rispetti i principi minimi” della Carta delle Nazioni Unite.
Cina, ‘soddisfatti da comunicazioni rafforzate Usa-Russia’
La Cina ha dichiarato di essere “soddisfatta” nel vedere gli Stati Uniti e la Russia “rafforzare la comunicazione”, dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto di aspettarsi un incontro con la controparte russa Vladimir Putin per i colloqui di pace in Ucraina. “Russia e Stati Uniti sono molto influenti. La Cina è soddisfatta di vedere rafforzare la comunicazione e il dialogo su una serie di questioni internazionali”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.
Rutte: ‘Kiev deve essere coinvolta nei negoziati di pace’
Hegseth: ‘Non stiamo tradendo l’Ucraina’
“Non è un tradimento”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, al quartier generale della Nato a Bruxelles rispondendo a una domanda sulla posizione espressa da Donald Trump. “È il miglior negoziatore del pianeta, solo lui può portare le potenze al tavolo”, ha detto aggiungendo che gli Usa “riconoscono gli sforzi” compiuti dagli europei nel conflitto.
Mosca vuole continuare dialogo con Vaticano sull’Ucraina
La Russia è aperta a continuare il “dialogo costruttivo” con il Vaticano sull’Ucraina. Lo ha detto Artyom Studennikov, direttore del primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri, all’agenzia Ria Novosti. Dall’inizio del conflitto, ha sottolineato Studennikov, la Santa Sede “ha seguito coerentemente una linea di giustizia ed equilibrio, facendo appello a una soluzione pacifica e dichiarando la sua disponibilità a contribuire a questo in ogni modo possibile”. Secondo il diplomatico russo, “l’approccio costruttivo” del Vaticano è “in aperto contrasto con il fine dichiarato dall’Occidente collettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, l’infinito pompaggio di armi sempre più letali verso l’Ucraina e la prosecuzione del conflitto”.
Studennikov ha ricordato le due missioni a Mosca, nel giugno del 2023 e nell’ottobre del 2024, dell’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, che hanno portato a “risultati concreti nella cooperazione russo-vaticana su aspetti umanitari”. Tra questi, “il lavoro per riunire ai loro familiari i bambini evacuati dalle zone di combattimento”.
Rutte, ‘in Ucraina non ci sia Minsk 3, tutti d’accordo’
“Chiaramente ieri sono successe molte cose e si discuterà molto nei prossimi giorni e settimane. Ma c’è una convergenza: tutti vogliamo la pace e che Kiev sia nella migliore posizione possibile quando i negoziati inizieranno”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte. “C’è anche accordo sul fatto che non ci debba essere una Minsk 3, che l’accordo sia sostenibile, che Putin non possa prendere altra terra in Ucraina”.
Wsj, la Cina spinge per un ruolo di pacificatore in Ucraina
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare “gli sforzi di mantenimento della pace dopo un’eventuale tregua”, secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca (ansa).
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