Il PNRR e i risultati del Fortore: l’analisi dei dati e l’approfondimento su Molinara


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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Rocco Cirocco sui fondi PNRR e i risultati del Fortore:  “Ha fatto notizia la percentuale di soldi spesi dal Fortore per i progetti legati al PNRR. Alcuni comuni arrivano oltre i 90 punti rispetto a quanto assegnato e speso nelle rispettive comunità. Fonte dei dati la piattaforma online “aperta” Openpolis dove tutti possono vedere numeri, cifre e destinazioni.

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Monitoraggio e trasparenza sono fondamentali in una società democratica e partecipativa. Per “deformazione professionale” e per interesse personale (vivo e opero nel Fortore) ho voluto leggere quello che ha fatto il mio paese, Molinara. Valutare la qualità delle azioni pubbliche è un diritto e un dovere di tutti noi.

Ottima la percentuale raggiunta. Molinara ha speso (e quindi realizzato) il 72 per cento dei 4,7 milioni di euro richiesti e ad essa destinati. Rappresentano una bella cifra rapportata al numero di abitanti che risiedono nel paese. 3,5 milioni di euro (il 72 per cento, appunto) per avviare a conclusione 19 progetti presentati, così elencati per macrocategorie: 8 di “digitalizzazione”, 4 per “imprese e lavoro”, 1 di “inclusione sociale”, 6 per “infrastrutture”.

Come sappiamo, la data di conclusione del processo di attuazione del PNRR è fissata al 30 giugno 2026. Vediamo come sono “fatti” i progetti di Molinara, quanti e quali di questi hanno effettivamente realizzato la spesa. Valutiamo soprattutto l’impatto in termini di cambiamento e innovazione che, nella sostanza, sono la vera essenza del PNRR che, ricordiamo, rappresenta lo strumento di ripresa e rilancio economico introdotto dall’Unione europea per risanare le perdite causate dalla pandemia. Tanto importante lo strumento che i governi hanno dato possibilità ai piccoli comuni di assumere personale in aiuto alle piante organiche già esistenti, tutte – come sappiamo – carenti di utili professionalità.

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Lo sguardo, quindi, deve spostarsi sulla “qualità” dei dati in modo da elaborare l’insieme delle informazioni. Molinara come ha speso 3,5 milioni di euro, cioè il 72 per cento dei 4,7 milioni assegnati?

Gli 8 progetti di “digitalizzazione” hanno formato un totale di fondi disponibili pari a 193,7 mila euro da utilizzare per il rinnovo delle piattaforme online e dei sistemi informatici della Pubblica amministrazione. Il 17,2 per cento – 33,3 mila euro – è stato realizzato e così speso: 23,1 mila euro per una piattaforma di notifiche digitali; 10,2 mila euro per una “piattaforma dati” (così genericamente classificata). 160,4 mila euro restano “non spesi”.

Passiamo al capito “imprese e lavoro”, il corpo più grande dei progetti, non per numero ma per fondi assegnati. Attenti alle sorprese! Totale fondi PNRR chiesti e disponibili per Molinara 3,4 milioni di euro. Dove sono destinati, chi li ha presi e gestiti? 3,3 milioni sono stati nella completa disponibilità del’AMESCI, ovvero alla Fondazione nazionale che gestisce il servizio civile in Italia e quindi anche a Molinara. Nella banca dati troviamo due progetti relativi al cosiddetto servizio civile universale, uno da 1,3 milioni di euro e un altro da 2 milioni. I due progetti hanno permesso a tanti ragazzi di realizzare una personale e utile esperienza sociale. In ogni caso, i due progetti della Fondazione AMESCI non hanno visto le loro attività “solo” a Molinara, ma in un comprensorio estremamente più vasto. Nella banca dati però, rientrano nella percentuale dei “soldi spesi” calcolati per Molinara, pagati con fondi legati al PNRR e – ai fini della rendicontazione – conclusi, alterando la percentuale: da soli rappresentano il 94 per cento del 72 per cento indicato come riferimento dell’ottima performance “gridata” anche dai giornali locali.

Nella categoria “imprese e lavoro” c’è da aggiungere che non sono stati spesi 161,3 mila euro per due progetti presentati da due aziende private con sede a Molinara (45,3 mila euro e 116 mila euro). Sulla piattaforma i riferimenti sia ai progetti che alle aziende ancora
fermi, non avviati.

Continuiamo. C’è un progetto “inclusione sociale” pari a 28,5 mila euro realizzato e “pagato”. Riguarda la “villetta comunale” e Molinara credo sia ben lieta di aver ripreso quell’oasi verde nella quale siamo cresciuti giocando.

In ultimo c’è il capitolo relativo al gruppo “infrastrutture”. 6 progetti per un totale di 975 mila euro per ristrutturazioni ed efficientamento di “edifici privati”. Zero soldi spesi. Le schede di approfondimento parlano di misure da “Superbonus”. Non vorrei rimanessero sulla carta visto che è stato sostanzialmente abolito dal Governo Meloni.

Conclusioni. Studiare e approfondire i dati è importante, serve che a capire come orientarsi per il futuro. I progetti di Molinara che hanno effettivamente avuto ricadute nel territorio hanno avuto un importo pari a 61,8 mila euro su 4,7 milioni richiesti, “contabilizzati” e formalmente disponibili. 33,3 mila euro sono stati utili a rinnovare i sistemi informatici della Pubblica amministrazione, altri 28,5 mila per la “villetta”. Non facciamo torto a nessuno se non consideriamo la fetta grossa dei 3,3 milioni del servizio civile incassati dalla Fondazione
AMESCI… “passati” per Molinara. In rapporto ai 4,7 milioni di euro, quindi, gli effetti del PNRR sono pari all’1,3 per cento. E per Molinara non è una grandissima notizia!”

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