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Terziario. Sindacati: Agidae. Firmata ipotesi accordo rinnovo contatto nazionale 2023/2025

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Dopo mesi di intenso confronto negoziale è stata sottoscritta l’Ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Agidae 2023-2025, applicato agli oltre 17mila lavoratrici e lavoratori degli Istituti Socio-Sanitari, Assistenziali ed Educativi Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica. L’intesa, siglata dai sindacati di categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e dall’Associazione datoriale, sarà sottoposta alla consultazione assembleare nei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale da svolgersi entro il 30 gennaio.L’intesa introduce significative novità, con un forte impatto su molteplici aspetti delle condizioni contrattuali e lavorative, in materia di permessi sindacali; contratti a tempo determinato; part time; previdenza complementare; lavoro notturno; maternità; qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale; premio di merito e progressione orizzontale di carriera; aumenti tabellari.Il trattamento economico subisce un importante aggiornamento, con un incremento complessivo a regime di 175 euro per il livello medio C2, da riparametrarsi per gli altri livelli. Gli aumenti verranno erogati in due tranche, la prima di 100 euro a febbraio 2025 e una seconda di 75 euro a ottobre dello stesso anno, garantendo un incremento salariale superiore al 10%.L’accordo rivisita inoltre tutte le maggiorazioni per il lavoro notturno e festivo. Per ogni ora prestata dalle 22 alle 6, verrà riconosciuta una maggiorazione del 20% della quota oraria lorda spettante, con un incremento pari al 5%. Stesso trattamento sarà applicato al lavoro festivo ordinario prestato dai lavoratori turnisti. Le ore notturne lavorate durante le giornate festive verranno retribuite con un incremento del 10%, ovvero con una maggiorazione di miglior favore pari al 40% della quota oraria lorda spettante.In materia di inquadramento professionale, segnatamente all’area socio-assistenziale educativa, l’intesa abroga la posizione economica A.Il capitolo sui permessi sindacali rappresenta un avanzamento rilevante in termini di diritti per i dirigenti sindacali, ai quali vengono riconosciuti 10 giorni di permessi retribuiti all’anno.Un’altra significativa innovazione riguarda la disciplina dei contratti a tempo determinato, la cui durata massima è stata estesa a 24 mesi, sulla scorta degli altri rinnovi contrattuali di settore. Per incentivare la stabilizzazione, è prevista la possibilità di proroga fino a 36 mesi, a condizione che almeno il 25% dei contratti a tempo determinato vengano convertiti a tempo indeterminato. Inoltre, l’accordo introduce una regolamentazione innovativa per il ricorso combinato ai contratti a termine e ai contratti di somministrazione, con un limite complessivo del 30% rispetto all’organico aziendale.Sul fronte del lavoro part-time, il lavoro supplementare verrà retribuito con una maggiorazione del 15%, mentre il consolidamento di tali ore nell’orario contrattuale è garantito in misura pari al 70%. Le parti condividono la necessità di privilegiare il consolidamento dei rapporti di lavoro full time anche per dare continuità di prestazione ai fruitori dei servizi erogati.Tra le misure più significative introdotte in tema di welfare contrattuale, le parti hanno convenuto di istituire il fondo di previdenza complementare Previfonder. Dal 1° febbraio 2025, ogni datore di lavoro sarà tenuto a versare una quota pari al 1,5% della retribuzione per 13 mensilità per ogni dipendente, salvo rinuncia scritta da parte di quest’ultimo. I lavoratori potranno inoltre scegliere di incrementare il contributo con proprie risorse, inclusa la destinazione del TFR.L’intesa interviene anche sulla tutela della genitorialità: il periodo di astensione obbligatoria per maternità darà diritto ad un’indennità pari al 100% della retribuzione.Sul fronte della qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale, l’intesa introduce nuovi strumenti per l’acquisizione dei crediti ECM, con un cofinanziamento del 50% da parte del datore di lavoro, a testimonianza dell’impegno congiunto per la crescita professionale dei dipendenti.L’accordo include, infine, misure volte a valorizzare l’impegno e la presenza dei lavoratori. Permessi sindacali e periodi di maternità obbligatoria saranno computati come giorni effettivamente lavorati ai fini dell’accesso al premio di merito e alle progressioni di carriera. Rivisitata anche la scala parametrale tesa all’erogazione del salario variabile, al fine di rendere maggiormente apprezzabile tale misura.Soddisfazione in casa sindacale. Per Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs «l’intesa raggiunta con Agidae segna un traguardo significativo per il terzo settore socio-sanitario assistenziale educativo, rafforzando i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori». «Il rinnovo contrattuale – concludono le tre sigle – pone le basi per un futuro contrattuale più equo e inclusivo, introducendo elementi ad alta valenza sociale anche volti a stimolare la natalità nel nostro Paese».



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