Saldo positivo per l’industria turistica dell’Egitto che nell’ultimo decennio ha più che raddoppiato i ricavi, che sono saliti dai 7,2 miliardi di dollari del 2014 ai 15,3 miliardi del 2024.
Secondo i più recenti dati diffusi dall’Egyptian Cabinet’s Media Center, il numero di visitatori internazionali ha registrato un aumento altrettanto significativo, passando da 9,9 milioni di turisti nel 2014 a 15,8 milioni nel 2024, per una crescita del +59,6%.
Numeri che spianano la strada della destinazione verso il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di attrarre 30 milioni di turisti entro il 2032, posizionandosi come destinazione turistica leader a livello mondiale.
Nell’ambito della strategia nazionale per il turismo, l’Egitto ha introdotto diversi incentivi agli investimenti per stimolare il settore, e per ottimizzare le opportunità di investimento, il governo sta lavorando alla creazione di una Banca delle opportunità di investimento, che rilascerà una mappa completa degli investimenti nel settore. Questa iniziativa mira a promuovere le opportunità di investimento sia a livello locale che internazionale, garantendo una crescita sostenibile del settore. A gennaio 2025, erano già state elencate 156 opportunità di investimento nel settore turistico.
Prosegue, nel frattempo, l’impegno volto a diversificare l’offerta turistica egiziana, per attrarre un target più ampio di viaggiatori. Una delle aree principali di interesse è quella legata al Nilo, con progetti per aumentare la capacità alberghiera fino a 25.000 camere entro il 2030.
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[post_content] => «Il Kerala è noto come la terra degli dei», definizione che ben identifica le peculiarità della regione, come spiega Biju K Ias, segretario del Government Tourism Department dello stato indiano, che nei giorni scorsi ha presentato la propria offerta a Milano.
«Il territorio offre una grande varietà di paesaggi naturali da esplorare, è un arazzo meraviglioso. I viaggiatori possono scoprire la fauna esotica, seguire percorsi escursionistici anche in bicicletta, praticare sport di ogni tipo, vivere momenti di relax sulle spiagge e scoprire l’ayurveda: la medicina indiana tradizionale che è una scienza per il benessere fisico e per lo spirito. Nel Kerala viviamo un turismo responsabile e realizziamo diverse iniziative legate alla sostenibilità, sia ambientale che sociale. Sono molti i turisti italiani che visitano il nostro paese: è uno dei risultati positivi della tappa del workshop che abbiamo fatto l’anno scorso in Italia. Nel 2019 gli italiani che hanno visitato il Kerala sono stati 28 mila. Ora la ripresa è lenta ma costante: se nel 2022 abbiamo avuto 5000 italiani, nel 2023 sono stati 13300, mentre il dato degli arrivi internazionali si attestava sui 600.000 visitatori. Per il 2025 prevediamo l’arrivo di 25.000 italiani».
Il Kerala continua a rinnovare la sua offerta turistica per accogliere nuovi viaggiatori: «Mettiamo a punto nuovi prodotti come le attività di Adventure Turism, i Wild Life Trails e le iniziative di turismo responsabile per spingere i nostri ospiti a lasciare i resort e a scoprire lo stile di vita dei nostri villaggi. Promuoviamo anche il turismo su caravan, per scoprire aree ancora poco turistiche.
La maggior parte dei visitatori del Kerala proviene da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia. Arrivano anche dall’Oman, dal Medio Oriente e dalla Russia. Per questo presentiamo la destinazione al mondo del trade con roadshow con tappe in Italia, in Spagna – a Barcellona e Madrid – e anche in Russia – a Mosca e a San Pietroburgo. Siamo stati nel Vietnam del Nord, in Malesia, a Singapore, in Israele… Negli ultimi 25 anni abbiamo partecipato a molte importanti fiere turistiche, come il Wtm a Londra, l’Itb a Berlino. Attraverso il canale di comunicazione dell’Ente del Turismo del Kerala e grazie ai social media rendiamo disponibile molto materiale per informare le adv e i to. Tutti i nostri to, anche quelli che viaggiano con noi e prendono parte a questo roadshow, hanno il loro website e possono essere contattati direttamente.
Ogni anno realizziamo dei fam trip per presentare il Kerala agli agenti di viaggio. Organizziamo anche dei viaggi con blogger di diversi paesi che accompagniamo a scoprire la bellezza, ma anche la cultura del nostro paese. Rientrati a casa potranno diffondere sui social media tutte le informazioni raccolte. Per quanto riguarda le connessioni, abbiamo 4 aeroporti internazionali nel paese. Si può raggiungere il Kerala via Londra facendo scalo a Dubai, Doha, Abu Dhabi, Singapore e Malesia. Tra le compagnie che raggiungono il Kerala ci sono Cathay Pacific ed Etihad».
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Con molti esemplari di questo modello già prodotti, la Boeing è impegnata nel processo di certificazione, gestito dalla Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti.
I voli di prova del velivolo che mira a rivoluzionare il mercato sono iniziati a luglio dell’anno scorso, una pietra miliare se si considera che i lavori sul suo sviluppo sono iniziati nel 2013.
Il 777X, che ha ricevuto centinaia di ordini, sarà il più grande aereo passeggeri bimotore del mondo. Si distingue per la sua enorme apertura alare di 71,1 metri e per la sua autonomia fino a 17.220 chilometri.
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[post_content] => Inizio 2025 col segno più per Aeroporti di Puglia che nel mese di gennaio nei tre scali di Bari, Brindisi e Foggia ha totalizzato 593.301 passeggeri, con un incremento del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2024 (523.808 passeggeri).
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L’aeroporto del Salento di Brindisi ha registrato 168.229 passeggeri, il +7,3% rispetto ai 156.816 di gennaio 2024. Se il traffico di linea nazionale, con 146.287 passeggeri, tra arrivi e partenze, ha registrato un + 5,8% rispetto allo scorso anno, il traffico di linea internazionale, con 20.921 passeggeri, si è attestato a un +16,4% rispetto a gennaio 2024.
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[post_content] => Nell’ultimo triennio, sono state 409 le sentenze digitali nel settore turistico italiano per un valore complessivo delle controversie pari a circa 45 milioni di euro. In altri termini, la conflittualità media per singola sentenza risulta pari a oltre 109 mila euro.
Emerge da uno studio dell’istituto di ricerca Demoskopika che ha analizzato le sentenze tributarie di merito digitali per regione nel triennio 2022-2024 rilevati dalla banca dati della giurisprudenza tributaria del ministero dell’Economia e delle Finanze aggiornate al 30 settembre 2024.
Circa il 36,2% dei giudizi ha avuto un esito favorevole al contribuente, mentre il 34,2% è stato favorevole all’ufficio; il restante 29,6% rientra in altre tipologie di esiti processuali. Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, “è fondamentale un’azione coordinata tra istituzioni a tutti i livelli per ridurre il contenzioso e garantire maggiore competitività al settore turistico”.
Regione per regione
A livello regionale emerge un quadro piuttosto variegato: Lazio, Sicilia e Puglia, con 189 controversie e un valore del contenzioso tributario pari a 25 milioni di euro, si caratterizzano quali sistemi turistici “più litigiosi”.
Sul versante opposto i meno avvezzi al contenzioso risultano Umbria, Basilicata e Valle d’Aosta totalizzando, nell’arco temporale individuato, 6 controversie per un valore complessivo pari a poco più di 246mila euro. Infine, un’ultima curiosità: in Molise, con oltre 343mila euro, il valore medio più alto per controversia, seguito da Puglia (261mila euro) e Lombardia (175mila euro).
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Più che significativi, inoltre, i posizionamenti nella classifica della litigiosità turistica anche per altri cinque sistemi locali: Campania con 40 contenziosi per un valore pari a 3,7 milioni di euro, Lombardia con 28 contenziosi per 4,9 milioni, Emilia-Romagna con 24 contenziosi per un valore pari a 1,5 milioni, Veneto con 22 contenziosi per 1,6 milioni e Sardegna con 18 contenziosi per 1,4 milioni.
Sul versante opposto, a collocarsi nelle ultime posizioni del ranking del contenzioso turistico italiano, cinque sistemi locali: Umbria con 2 contenziosi per un valore di appena 3mila euro, Valle d’Aosta con 2 contenziosi per un valore pari a 117mila euro, Basilicata con 2 contenziosi per un valore pari a 126mila euro, Friuli Venezia Giulia con 3 contenziosi per 372mila euro e, infine, Trentino Alto Adige con 4 contenziosi per 493mila euro.
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[post_content] => Ita e Lufthansa. «Una giornata storica per l’aviazione civile italiana ed europea». Così Sandro Pappalardo, presidente di Ita Airways, ha aperto la conferenza stampa di oggi dedicata al completamento delle operazioni che hanno portato la compagnia a entrare ufficialmente nel Gruppo Lufthansa. Un’occasione per illustrare le prime novità commerciali frutto di questa sinergia.
«Questo è un momento molto importante per Ita – continua Pappalardo -. Gode di ottima salute e grazie all’entrata nel gruppo Lufthansa si aprono nuovi scenari». Accanto a Pappalardo, sul palco della sala conferenze della sede Ita Airways a Roma Fiumicino, siedono Carsten Spohr, ceo di Deutsche Lufthansa AG, e di Joerg Eberhart, amministratore delegato di ITA. Entrambi esprimono grande fiducia nell’alleanza, prevedendo una crescita strutturata, step by step.
«Con la nostra esperienza sappiamo che l’integrazione a cui ci prepariamo è complessa, ma vi posso dire che ottimismo ed energia positiva ci stanno guidando e che ne faremo un successo in breve tempo – spiega Spohr -. Da quest’anno Ita avrà un impatto positivo su Lufthansa. Crediamo molto nel suo potenziale e nella forza dell’Italia, nel suo mercato del turismo, nelle sue persone. Crediamo fortemente in questa visione condivisa e siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo di successo nella storia dell’aviazione europea».
Eberhart ha confermato che il piano strategico della compagnia è già in fase avanzata: «Stiamo lavorando sul business plan e sul budget. Prevediamo che il 2025 sarà un anno di consolidamento, con capacità flotta sui 100 aeromobili, e che la crescita avverrà nel 2026-2027, soprattutto sul lungo raggio, creando nuove opportunità di occupazione».
Secondo Carsten Spohr, «ci vorranno 18 mesi per raggiungere una piena sinergia tra ITA e Lufthansa. Abbiamo investito in questa compagnia per avere dei ritorni e il 2027 sarà il primo anno in cui avremo accesso a tutte le sinergie e in cui vedremo i massimi benefici di questa integrazione».
Obiettivo breakeven sostenibile
Il primo obiettivo da raggiungere è quello di un ‘breakeven sostenibile’, vale a dire il pareggio tra ricavi e uscite che non tenga conto di fluttuazioni di mercato, come ad esempio per il Giubileo, ma sia il risultato di un consolidamento sano delle attività. «Speriamo di raggiungerlo quest’anno, per iniziare con la crescita il prossimo», spiega Spohr, mettendo in chiaro che «solo da quel momento verranno affrontati più concretamente i temi portati avanti anche in queste settimane dai sindacati».
Per il 2025 non sono previste nuove assunzioni, «se non qualche sostituzione dei pensionamenti – ha ribadito il ceo -. Il bacino dell’ex Alitalia è ricco di professionalità e competenze importanti e verranno presi in considerazione gli ex dipendenti in cassa integrazione, ma solo dal 2026 al 2028».
L’uscita da SkyTeam
Tra le novità, anche l’uscita di ITA Airways dall’alleanza SkyTeam, con una fase di transizione che terminerà il 30 aprile 2025 appannaggio dell’entrata in Star Alliance. La compagnia assicurerà la continuità dei servizi per i clienti e continuerà a collaborare con alcune compagnie dell’alleanza tramite accordi bilaterali. Da metà 2025, inizierà la transizione verso Star Alliance, con l’accesso progressivo ai servizi Lufthansa e dei partner. «Vogliamo che Roma diventi un punto di riferimento per Star Alliance nel sud Europa – spiega Spohr – . Ci sono ancora alcuni passaggi tecnici da affrontare, ma la rotta è tracciata».
L’importanza di Fiumicino
Il gruppo Lufthansa punterà molto sull’aeroporto di Roma Fiumicino, destinato a diventare un hub centrale per i voli intercontinentali, rafforzando il network tra Europa, America e Asia. «Siamo contentissimi di avere come hub Fiumicino, perché lavora benissimo – sottolinea Eberhart -, hanno vinto molti premi, per velocità, sicurezza, qualità dell’offerta: per noi è un ottimo standard. Quest’anno hanno già raggiunto il numero dei passeggeri che era previsto per il 2028, quindi l’incremento è stato molto più veloce del previsto e potrebbero anticipare alcuni investimenti che permetteranno la scalabilità di questo aeroporto».
Un’altra delle principali novità annunciate è la partnership tra il programma fedeltà Volare di ITA Airways e Miles&More del Gruppo Lufthansa. Grazie a questo accordo, i 2,7 milioni di soci Volare potranno accumulare e utilizzare punti anche sui voli Lufthansa, SWISS, Austrian Airlines e Brussels Airlines, mentre i 36 milioni di membri di Miles&More potranno fare lo stesso sui voli ITA Airways.
Piccole rivoluzioni
A partire dalla stagione Iata 2025, prevista per il 30 marzo 2025, Ita Airways garantirà l’accesso a circa 130 lounge del Gruppo Lufthansa ai propri passeggeri, mentre quelli delle compagnie del Gruppo Lufthansa potranno usufruire delle lounge di Ita Airways.
L’integrazione operativa con Lufthansa prevederà inoltre il trasferimento delle operazioni di Ita Airways nei terminal del Gruppo Lufthansa a Francoforte e Monaco, semplificando così i collegamenti per i passeggeri. Parallelamente, verranno avviati accordi di codeshare, che estenderanno il network Ita a circa 250 destinazioni, migliorando la distribuzione delle frequenze e delle connessioni tra gli hub del Gruppo Lufthansa e gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate.
Lufthansa e Ita stanno inoltre investendo nella digitalizzazione dei servizi per i passeggeri. Oltre 150 milioni di passeggeri potranno selezionare la compagnia di viaggio preferita e gestire le proprie prenotazioni con maggiore facilità grazie a un’app dedicata.
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[post_content] => Grande exploit della destinazione Cina firmata Mistral Tour, che nel 2024 ha visto le prenotazioni raddoppiare rispetto all’anno precedente. L’obiettivo in vista è ora quello di tornare ai volumi pre-Covid entro la fine del 2025. “Dopo quattro anni di stop a causa della pandemia – spiega l’a.d. del to di casa Quality Group, Michele Serra – la Cina sta vivendo un periodo di nuovo slancio turistico, ripresentandosi sulla scena internazionale con località e temi di viaggio inediti, al pari di infrastrutture e gestione dell’offerta rivoluzionate. Il venir meno dei flussi internazionali, oltre che interni, ha reso evidente al Paese l’importanza del turismo come volano economico, ma anche come veicolo di soft power della propria immagine, spingendo a implementare un provvedimento sino a poco tempo fa impensabile: a partire dallo scorso 30 novembre e sino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani in possesso di passaporto ordinario possono viaggiare in Cina senza visto d’ingresso sia per affari, sia per turismo, sia per visite a familiari e amici, ma anche per transito, con una permanenza massima di 30 giorni”.
Estesa a 38 nazionalità, la visa-free policy risponde perfettamente alla crescita di domanda che il Paese continua a registrare. A gennaio l’amministrazione nazionale dell’Immigrazione ha confermato un flusso di 64,8 milioni di visitatori internazionali nel 2024, in crescita dell’82,9% rispetto alla stagione precedente. Largo merito è stato riconosciuto proprio alle nuove politiche riguardanti il visto (di esse hanno usufruito 20,11 milioni di visitatori stranieri), ma anche all’implementazione di sistemi di pagamento senza contanti in riferimento alle piattaforme nazionali Alipay e WeChatPay, così come dei sistemi di traduzione simultanea per offrire al viaggiatore la massima libertà sul posto.
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Secondo0 le osservazioni di Confcommercio sono 8 milioni gli italiani, in questo primo trimestre dell’anno, che effettuano una vacanza sulla neve, dato leggermente in calo rispetto al 2024 a causa principalmente di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni.
Si tratta di spostamenti “mordi e fuggi” con una durata massima di 4-5 giorni. Solo il 10% di chi prevede di fare una vacanza in montagna ha programmato la classica settimana bianca. La spesa media pro-capite è intorno ai 380 euro.
Tra chi sceglie la montagna, 8 italiani su 10 preferiscono le mete italiane: Trentino e Alto Adige le più gettonate, seguite da Valle d’Aosta e Piemonte, mentre la Lombardia perde attrattività. C’è però un 9% di amanti della neve oltre confine, soprattutto sui crinali alpini di Svizzera, Austria e Francia, mentre il 7% degli intervistati è intenzionato a trascorrere periodi di vacanza sia sulle montagne italiane che di altri Paesi (+4% rispetto al 2024).
Riposo e escursioni
Le vacanze sulla neve sono innanzitutto viaggi di coppia (64%) o di famiglia (40%), trascorsi in alberghi, ma anche in soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi, che conquistano il 14% delle preferenze. Solo un terzo di chi va in montagna intende praticare sport invernali, prevalentemente sci.
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[post_content] => E’ partita a gennaio la nuova campagna di selezione con cui CartOrange mira ad accogliere 50 nuovi talenti entro la fine del 2025. In totale la compagnia punta a mettere in campo oltre 450 professionisti. Dopo l’update del sito consulentediviaggio.it a fine dicembre 2024, candidarsi è ancora più semplice: oggi la piattaforma presenta due percorsi per offrire possibilità di inserimento a qualsiasi livello di specializzazione. Indipendentemente dall’esperienza del candidato (aspirante o esperto), la capacità di fornire servizi personalizzati costituisce il primo e fondamentale requisito, con l’obiettivo di coniugare alle proprie capacità organizzative l’utilizzo delle tecnologie digitali più avanzate.
“L’elemento distintivo della nostra organizzazione risiede nella capacità di valorizzare qualsiasi tipo di talento – spiega Silvia Poli, hr manager di CartOrange -, tanto più in questi anni di rapide innovazioni, rispetto alle quali appare indispensabile acquisire idee, metodologie e capacità relazionali provenienti da ogni ambito del mercato. Diversità, infatti, è anche e soprattutto ciò che fa la differenza, ragion per cui il nostro consulente di viaggio viene messo in condizione di sviluppare competenze a seconda delle proprie capacità, senza mai forzare la specializzazione in schemi predefiniti. L’anzianità professionale media del 70% dei nostri consulenti è superiore ai dieci anni, a testimonianza delle opportunità di cui beneficiare entrando da noi”.
Attraverso CartOrange Academy, in particolare, l’iter di professionalizzazione si trasforma in formazione permanente. Se una quota associativa una tantum consente a quanti iniziano la carriera di agenti di abilitare un ampio pacchetto di servizi utili alla professionalizzazione, con sgravio delle funzioni di back-office amministrativo e disponibilità di travel coach dedicato, all’agente di viaggio non è richiesta fee alcuna, proprio per incentivare l’integrazione nella rete di consulenti con competenze ed esperienze esclusive sviluppate in anni di impegno sul campo. Entrambi, in ogni caso, possono godere del supporto di 45 collaboratori attivi nelle sedi di Milano e Firenze, nonché di beneficiare della forza del brand CartOrange, di un tour operator interno e di spazi di co-working adatti per incontri faccia a faccia, eventi speciali, o anche per lavorare con i colleghi. Con pochi clic, inoltre, CartOrange consente di creare preventivi digitali facilmente condivisibili su qualsiasi dispositivo, ma anche documentazione elettronica per la massima trasparenza. Da segnalare infine anche il programma di incentivi e un’originale gamification aziendale.
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