SANARICA/RUFFANO/MAGLIE (Lecce) – Interrogatori fiume in tribunale per 16 dei 25 indagati coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza su un presunto giro di appalti cuciti su misura da tre sindaci salentini in favore degli imprenditori e fratelli Castrignanò, oltre a una serie di varie corruttele. Tecnicamente si tratta di interrogatori preventivi. Un contraddittorio che anticipa l’eventuale ordinanza di custodia o di sospensione come previsto dalla recente riforma Nordio. Coinvolti, come detto, tre sindaci: davanti al gip Stefano Sala che si dovrà pronunciare sulle varie richieste di misure cautelari avanzate dalla pm Maria Vallefuoco, sono comparsi i sindaci di Maglie Ernesto Toma e il collega di Sanarica, Salvatore Sales, per i quali pende una richiesta di domiciliari. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Antonio Vincenzo Blandolino, in circa un’ora, ha escluso qualsiasi tipo di qualsiasi tipo di responsabilità e di coinvolgimento con i fratelli Castriganò nell’affidamento di appalti che venivano gestiti dai tecnici comunali. Sui presunti appoggi nelle elezioni del 2021 dai due fratelli, il primo cittadino ha riferito che in un paese così piccolo come Sanarica sia fisiologico che ci possano essere preferenze o per l’uno o per l’altro candidato. Relativamente al pranzo post elezioni in un agriturismo che, per gli inquirenti, sarebbe stato pagato dai fratelli Castrignanò, il sindaco ha riferito di essere a conoscenza che fosse stato organizzato dai suoi consiglieri così come avvenuto in occasione della proclamazione del primo mandato. Sui lavori di ristrutturazione, anche questi – secondo l’accusa – gestiti dai fratelli Castrignanò, la difesa ha prodotto documentazione con cui ha voluto dimostrare come siano stati lavori affidati ad altre ditte vicine ai fratelli Castrignanò, ma non direttamente riconducibili ai germani.L’interrogatorio del sindaco di Maglie, invece, si è prolungato fino a tarda serata. Toma ha risposto ma come commentato dal suo avvocato Luciano Ancora “sul contenuti non possiamo fornire dichiarazioni”.
Dario Strambaci, assessore al Comune di Sanarica, difeso dall’avvocato Lugi Casarano, (richiesta domiciliari), ha risposto alle domande del giudice. Sui lavori di rifacimento nella sua abitazione, a titolo gratuito, sono stati depositati tutti gli estratti conto dal 2021 fino al 30 gennaio del 2025 per dimostrare come gli interventi siano stati pagati e anche profumatamente. Nei giorni scorsi, poi, ha depositato le dimissioni per affrontare l’inchiesta in serenità, senza ingerenze, interferenze per il buon andamento della pubblica amministrazione come specifica il suo avvocato E i due imprenditori per i quali pende una richiesta di carcere? Entrambi assistiti dall’avvocato Francesco Vergine, hanno scelto strade diverse: Marco, il perno centrale dell’inchiesta, in circa tre ore di interrogatorio, ha parlato offendo una spiegazione documentata al fine di dimostrare la legittimità dell’operato delle sue aziende e ha precisato di non aver mai ricevuto favori senza riconoscere utilità a pubblici ufficiali. Il fratello Graziano, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Melissa Corrado, 33, di Muro Leccese, legale rappresentante della Cesa srl, difesa dall’avvocato Francesco Vergine, si è avvalsa della facoltà di non rispondere (su di lei pende la richiesta di domiciliari).
Ha parlato, alla presenza del suo avvocato Antonio Vincenzo Blandolino, Maurizio Montagna, 60, di Scorrano, responsabile unico di progetto delle procedure di gara e componente delle commissioni aggiudicatrici nelle procedure di gara, per il quale pende una richiesta di carcere. Ha spiegato che il suo maggior interesse sarebbe stato quello di capire i tempi necessari per completare i lavori e che, per questo, si interfacciava con i direttori. Si è avvalso della facoltà di non rispondere anche Umberto Mangia, 36, di Santa Cesarea Terme, dipendente della Castrignanò Appalti, difeso dall’avvocato Francesco Vergine. E’ stato sentito anche Claudio Congedo. La difesa, rappresentata dall’avvocato Mario Coppola, ha depositato atti e memoria.
Sono stati rinviati a domani, martedì 5 febbraio, gli interrogatori Daniele Boscarino, 64, di Lecce, dipendente presso l’Ufficio tecnico del Comune di Ruffano, avvocato Roberto De Mitri Aymone (domiciliari); Marco Sticchi, 39, di Sanarica, vicesindaco e assessore con delega all’Urbanistica, Lavori Pubblici, Verde Pubblico, e Arredo Urbano del Comune di Maglie, (domiciliari); Sergio Urso, 52, di Botrugno, procuratore speciale della Sara spa, (domiciliari), difeso dall’avvocato Mario Blandolino. Pende, invece, il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno per Luigi Salvatore Riccardo, 59, di Ruffano, direttore dei lavori; Adriano Abate, 67, di Maglie, direttore dell’esecuzione del contratto relativo al servizio di manutenzione del verde pubblico nel Comune di Maglie; Augusto Merico, 53, di Santa Cesarea Terme, direttore dei lavori, tutti comparsi in giornata davanti al gip. Gli interrogatori proseguiranno nella giornata di martedì 5 febbraio quando verrà sentito, tra gli altri, il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, per il quale pende la richiesta di carcere.
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