rubata l’auto di un poliziotto pendolare

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Tensione nel quartiere Scalo a Frosinone ieri pomeriggio per una rissa divampata nei pressi della chiesa della Sacra Famiglia. È accaduto intorno alle 16 quando è scoppiato un parapiglia nell’angolo tra via Refice e via Monteverdi. Stando ad una prima ricostruzione, erano una trentina di persone tutte straniere. Sono volate percosse e qualcuno avrebbe visto anche spuntare dei coltelli.

Sul posto sono accorse le forze dell’ordine: carabinieri, polizia e guardia di finanza che hanno controllato i presenti anche con l’aiuto dei cani. E’ arrivata anche un’ambulanza per le medicazioni dei feriti. Si parla di un pestaggio. I motivi dello scontro al momento non si conoscono, ma si presume che si sia generato tra due gruppi avversi.

Una zuffa improvvisa, violenta e in pieno giorno che ha portato alla ribalta le problematiche che angosciano gli abitanti del quartiere. La notizia dell’accaduto si è rapidamente diffusa. Dopo l’episodio alcune persone si sono allontanate rapidamente, altre si sono radunate nella piazzetta incuriosite. Mentre erano intente ad osservare gli agenti che identificavano le persone coinvolte nel parapiglia, l’argomento al centro delle conversazioni era sempre lo stesso: la sicurezza.

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LE TESTIMONIANZE

«Ero affacciata al balcone di casa quando ho sentito un po’ di trambusto e mi sono precipitata in strada perché ho avuto paura per mio figlio che stava giocando a pallone davanti alla chiesa. Quindi sono rimasta io a farli giocare» ha raccontato una residente. «Non è l’unico episodio che avviene nella zona. Spesso ci sono litigi. C’è gente che beve e poi sfoga la sua rabbia per delle sciocchezze» aggiunge un altro passante. Proprio di recente, infatti, nell’area dello Scalo del capoluogo è stata istituita la cosiddetta zona rossa. Decisione presa per contrastare la microcriminalità, il degrado urbano e per garantire la sicurezza pubblica, restituendo ai cittadini la piena fruibilità degli spazi pubblici.

Il provvedimento è stato emanato dalla Prefettura di Frosinone il 20 gennaio scorso. Ha un’efficacia di due mesi e dispone il divieto di stazionare nell’area individuata ai soggetti che assumono comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti o già segnalati per diversi reati.

«I controlli ci sono, anche dopo le segnalazioni di aggressioni. So che sono stati inviati anche dei video alle forze dell’ordine – spiega un assiduo frequentatore del quartiere -. Di giorno le pattuglie passano continuamente, ma i problemi sorgono di notte. Si ubriacano e poi quando stanno insieme basta una parola che perdono il controllo. Si prendono anche a bottigliate. L’altro giorno, poi, abbiamo trovato un piatto rotto con una pozza di sangue proprio sul sagrato della chiesa. Qualcuno si era tagliato probabilmente. Un altro giorno abbiamo trovato un paletto divelto. Qui ci sono le telecamere, spero che qualcuno veda le immagini».

«In questo periodo poi si sono moltiplicati i danneggiamenti e i furti d’auto – racconta un altro residente -. Rompono i vetri, prendono gli oggetti all’interno. Oppure rubano proprio la macchina». Come accaduto ad un poliziotto pendolare che aveva lasciato la sua utilitaria nel parcheggio di viale Puccini, davanti alla stazione ferroviaria. Era andato a Roma per il turno di notte e al rientro non ha trovato più la macchina. L’automobile è stata localizzata a qualche chilometro di distanza e fermato l’uomo che la guidava, un italiano.

I LAVORI

Intanto, proseguono i lavori di ristrutturazione della stazione ferroviaria e ieri è stato interdetto un altro passaggio pedonale. Proprio sul versante della Sacra Famiglia, non si potrà accedere ai binari. In pratica piazzale Kambo ora è completamente isolato anche ai pedoni. Pertanto, gli unici passaggi aperti per i viaggiatori sono via Licinio Refice attraverso il corridoio che parte dal sovrappasso e, sul lato di via Verdi, il sottopasso carrabile. Una nuova sorpresa che ha creato disagi in più proprio nel giorno di rientro al lavoro. C’è chi ha perso il treno.

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