Un Settore in Continua Espansione
Il settore del turismo enogastronomico italiano continua a mostrare una crescita significativa, registrando un incremento del 12% rispetto al 2023 e del 49% rispetto al 2016. Il recente Rapporto sul Turismo Enogastronomico, presentato a Parma, rivela un impatto economico considerevole che raggiunge i 40,1 miliardi di euro. Questi dati emergono dalla settima edizione dello studio annuale ideato da Roberta Garibaldi e realizzato dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Lo studio sottolinea come questo settore stia diventando sempre più strategico per l’economia nazionale, rappresentando una risposta efficace al fenomeno dell’overtourism.
Le Tendenze dei Viaggiatori Italiani
Lo studio evidenzia un quadro particolarmente positivo per quanto riguarda le abitudini di viaggio degli italiani in ambito enogastronomico. Il 70% degli intervistati dichiara di aver svolto almeno una vacanza negli ultimi tre anni con questa motivazione primaria. Questo dato che assume ancora maggior rilevanza se confrontato con il generale calo del turismo domestico nell’ultima stagione estiva. Il bacino di domanda potenziale è stimato in 14,5 milioni di turisti del gusto, di cui una significativa maggioranza (64%) predilige le mete nazionali. Questo trend dimostra come l’enogastronomia stia diventando sempre più un fattore determinante nelle scelte di viaggio degli italiani, rappresentando non solo un elemento di attrazione turistica ma anche un veicolo di scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Le Destinazioni Più Amate
La geografia del turismo enogastronomico italiano vede la Toscana mantenere saldamente la leadership come destinazione preferita, con il 39,3% delle preferenze per i viaggi passati e il 33,9% per quelli futuri. Seguono l’Emilia-Romagna e la Puglia, che si alternano nelle posizioni successive a seconda che si considerino le esperienze passate o le intenzioni future di viaggio. L’interesse per le esperienze enogastronomiche italiane si estende ben oltre i confini nazionali, coinvolgendo circa 20,6 milioni di potenziali turisti europei. I turisti manifestano l’intenzione di includere esperienze gastronomiche nei loro viaggi invernali, indipendentemente dalla tipologia di vacanza scelta. Particolarmente significativo è anche l’interesse proveniente dai mercati long-haul, con una particolare attenzione da parte dei paesi del Far East, oltre al Brasile.
I Profili dei Turisti Enogastronomici
L’analisi approfondita del mercato ha permesso di identificare cinque distinte tipologie di turisti enogastronomici, ciascuna caratterizzata da motivazioni e aspettative specifiche. I Ricercatori, che rappresentano la quota maggioritaria con il 42,1%, sono mossi dal desiderio di scoperta e di immersione nella cultura locale attraverso l’esperienza gastronomica. I Festaioli (23%) vedono nell’enogastronomia un’occasione di socializzazione e divertimento, mentre gli Intellettuali (19%) sono guidati dalla volontà di arricchire il proprio bagaglio culturale. Completano il quadro i Figli dei Fiori (11,5%), che associano l’esperienza enogastronomica al benessere psico-fisico, e gli Edonisti (4,3%), per i quali il viaggio è un’occasione di lusso e gratificazione personale.
Strategie per lo Sviluppo del Futuro turismo enogastronomico italiano
Il rapporto delinea un’ambiziosa agenda di dieci azioni strategiche necessarie per massimizzare il potenziale del settore. Tra le proposte più significative che favoriscono il turismo enogastronomico italiano figurano l’eliminazione dei vincoli normativi per le imprese agricole nell’esercizio delle attività turistiche, la creazione di musei nazionali dedicati alle eccellenze alimentari italiane come il vino, l’olio e la pizza, il miglioramento dell’accessibilità delle aree rurali attraverso soluzioni di mobilità innovative e sostenibili. Grande enfasi viene posta anche sull’importanza dell’educazione alimentare e della formazione professionale.
L’Impatto sui Territori
Le testimonianze dei rappresentanti territoriali confermano il ruolo strategico del turismo enogastronomico nello sviluppo locale. La Valdichiana Senese in Toscana e l’area di Visit Emilia, con il suo patrimonio di prodotti DOP e IGP, rappresentano esempi eccellenti di come questo settore possa contribuire anche alla tutela e alla valorizzazione del territorio. L’esperienza di queste regioni dimostra come il turismo enogastronomico possa rappresentare un modello virtuoso di sviluppo sostenibile.
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