Genova. Sarà pronto entro la fine del 2026 il Padiglione Zero, cuore pulsante del nuovo ospedale Gaslini, nonostante i ritardi sulla tabella di marcia. La conferma è arrivata oggi a margine della posa della prima pietra, cerimonia simbolica per celebrare l’inizio della costruzione dopo l’avvio delle demolizioni.
“Questa è una pietra miliare – spiega il presidente Edoardo Garrone -. Questo investimento era necessario perché una struttura a venti padiglioni, pensata nel 1930, non è più adeguata alla medicina moderna. Il Padiglione Zero dovrà essere consegnato entro la fine dell’anno prossimo, per impegno del costruttore, poi ci saranno le altre due fasi della costruzione dei padiglioni 1 e 2, con bassa intensità di cura e laboratori, e l’opera complessivamente sarà completata nel 2029. Ma l’alta intensità di cura sarà funzionante dai primi mesi del 2027. Qualche ritardo è normale che ci sia, l’opera sicuramente verrà consegnata entro fine 2026″.
L’operazione vale complessivamente 546,2 milioni di euro ed è realizzata con un partenariato pubblico-privato. Il concessionario è il consorzio Zena Project (costituito da Cmb Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Renovit Public Solutions e Arcoservizi. Il project management è di Rina-Proger. L’onere complessivo per i lavori ammonta a 180,74 milioni, sostenuti per la maggior parte (130,45 milioni) dai privati e per la restante quota (50,29 milioni) da enti pubblici. In quest’ultima porzione sono inclusi anche 10 milioni dal Pnrr che impongono la scadenza tassativa al 2026 per la prima fase dell’intervento, comprensiva di demolizioni e costruzione del Padiglione Zero e del nuovo polo tecnologico. Sul piatto c’è anche un finanziamento in project finance da 103,6 milioni messo a disposizione da Bper, Cdp e UniCredit con garanzia di Sace Nel partenariato è prevista la gestione dei servizi di facility management, compresa la fornitura energetica, per 19 anni dalla costruzione del Padiglione Zero.
Il progetto prevede la costruzione di un padiglione ex-novo, il cosiddetto Padiglione Zero, che sarà destinato a tutte le funzioni di emergenza-urgenza a elevata intensità assistenziale e chirurgica e la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di cinque edifici già esistenti, che avranno destinazioni sociali di supporto alle attività sanitarie. Successivamente saranno ristrutturati i padiglioni 6, 15, 16, 17 e 18 entro il 2029.
“Il progetto – spiega la direzione del Gaslini – offrirà importanti vantaggi per la sicurezza e l’efficacia dell’assistenza ai bambini, grazie alla nuova e più funzionale distribuzione spaziale dei servizi e dei reparti, che d’ora in poi saranno organizzati per piattaforme assistenziali. Ciò comporterà un miglioramento delle collaborazioni tra gruppi professionali e disciplinari e una riduzione del rischio clinico causato dalla frammentazione dei servizi tra più edifici. Il Nuovo Gaslini, ed in particolare il Padiglione Zero, sarà dotato di tecnologie all’avanguardia tra loro integrate, attraverso l’impiego, ad esempio, di sistemi di monitoraggio che lo seguano nel tempo e consentano ai nostri professionisti di ottenere un quadro clinico davvero globale e concreto”.
Per il nuovo Gaslini la Regione potrebbe rinunciare a nominare il commissario, tecnicamente project manager, a differenza degli altri ospedali in programma. “Non so se ce n’è bisogno, perché la fondazione è privata, ma adesso vediamo un attimo – risponde a margine il presidente ligure Marco Bucci -. Sono loro che gestiscono la situazione, noi controlliamo. Per adesso non credo, se vediamo che ci sono difficoltà burocratiche lo faremo. Il percorso amministrativo è già stato fatto”. Il nome indicato, nel caso, è quello del direttore generale Renato Botti.
La posa della prima pietra
La prima pietra dell’edificio, svelata questa mattina, è stata disegnata dallo street artist internazionale Andrea Ravo Mattoni e sarà un dettaglio di un grande murale che andrà ad adornare il Nuovo Gaslini. Durante il momento simbolico della posa della prima pietra il coro dei Mitici Angioletti, 15 bambini con un’età dai 5 ai 9 anni, ha cantato l’Inno d’Italia per gli ospiti presenti. Infine, in occasione dell’evento è stata anche allestita nel Padiglione 16 una mostra di disegni dei piccoli pazienti dell’Istituto Gaslini, curata dalle maestre della scuola in ospedale del Gaslini, che raffigurano come i bambini immaginano il nuovo ospedale.
“Si percepisce l’impegno della giunta regionale, della classe dirigente tutta ligure nel restituire un punto d’eccellenza – dichiara il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato -. Il ministro Schillaci e la presidente Meloni guardano con positività a tutto questo, si rafforza il sistema nazionale pubblico, si dà un segnale forte nei confronti dei bambini. Il Gaslini è un punto di riferimento a livello mondiale”.
“Oggi è un bel giorno, una pietra miliare per la storia del Gaslini, una pietra miliare per la storia di Genova – commenta il presidente ligure Marco Bucci -. È un Irccs, assieme a San Martino sono i due istituti di ricerca riconosciuti dal governo in Liguria, quindi due realtà assolutamente importanti per il futuro della medicina e soprattutto per la medicina pediatrica, dove abbiamo qui un’eccellenza a livello mondiale. Siamo estremamente orgogliosi di poter dare questo servizio a tutto il mondo. Per la sanità ligure è un grosso passo avanti”.
“Questa nuova struttura ospedaliera – aggiungono gli assessori regionali alla Sanità Massimo Nicolò e all’edilizia ospedaliera Giacomo Raul Giampedrone – avrà un effetto positivo sull’intero ecosistema pediatrico regionale attraverso il ‘Gaslini Diffuso’ che ricomprende tutte le pediatrie e neonatologie ospedaliere provinciali della Liguria. Darà anche un impulso fondamentale per un ulteriore crescita sul fronte della ricerca in ambito pediatrico a livello nazionale e internazionale. Dal punto di vista infrastrutturale, questo è il cantiere in fase più avanzata nella nostra regione, che vedrà realizzati complessivamente sei nuovi ospedali nei prossimi anni”.
“Questo ammodernamento, che va ben oltre la ristrutturazione edilizia, renderà l’ospedale ancora più efficiente nel fornire un’assistenza personalizzata ai piccoli pazienti e alle loro famiglie e contribuirà alla riqualificazione urbana e ambientale dell’intera area circostante. – interviene Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente di Genova – Da tempo l’Ircss necessitava di una veste nuova, e siamo fieri di aver assistito oggi a questo grande passo avanti che è stato compiuto. La posa della prima pietra del Padiglione Zero proietta il Nuovo Gaslini e la città di Genova sempre più verso il futuro”.
“Questo progetto è una sfida e un atto di coraggio perché stiamo utilizzando un approccio nuovo: da un lato stiamo costruendo un nuovo ospedale dentro un istituto che, per tutta la durata dei lavori, manterrà ogni reparto pienamente funzionante– spiega il direttore generale dell’istituto Giannina Gaslini Renato Botti – Dall’altro, il Nuovo Gaslini prende vita grazie a finanziamenti pubblici e privati e un complesso progetto di ristrutturazione edilizia, tecnologica e funzionale reso possibile da un partenariato pubblico privato. In pochi mesi siamo riusciti a passare dall’idea di costruire un nuovo ospedale, all’assegnazione della concessione a Zena Project e all’avvio dei lavori. Una rapidità che ci rende orgogliosi, perché dimostra come attraverso un partenariato ben gestito, anche una struttura pubblica come il Gaslini può rinnovarsi, senza spreco di risorse, senza perdere qualità e rispettando i tempi previsti. Il nuovo polo di ricerca, cura e formazione vuole essere un ospedale pediatrico esemplare per la salute di tutti i bambini in Italia e nel mondo, in grado di confrontarsi e dialogare con le strutture leader a livello internazionale”.
I numeri del nuovo Gaslini
Oggi il Gaslini è un Ircss pediatrico pubblico, specializzato in alta complessità di cura, patologie invalidanti, malattie rare e croniche, che si prende cura del bambino dal concepimento alla maggiore età. Con 434 posti letto, 26 mila ricoveri e circa 700 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, oltre 2000 addetti, l’istituto da 87 anni è un punto di riferimento nazionale ed internazionale della moderna pediatria e medicina perinatale.
Il Padiglione Zero, la cui costruzione inizia oggi con la posa del primo simbolico mattone, sarà un monoblocco che si integrerà con gli altri padiglioni esistenti. Sarà strutturato su più livelli, dedicati alle funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e chirurgica per i bambini, le future mamme e le famiglie.
Nel Nuovo Gaslini ci saranno 475 posti letto tra degenza ordinaria, day hospital, day surgery e posti letto tecnici (come dialisi, culle del Nido ecc.). Il Padiglione Zero conterrà 219 posti letto di cui 70 per la terapia intensiva e semi-intensiva neonatale pediatrica, 12 sale operatorie e 5 sale parto di cui 1 con parto in acqua. Sarà, inoltre, rinnovato e potenziato l’attuale parco tecnologico. Sarà sempre più accogliente, a misura di famiglia, specialistico, sempre connesso e aperto alla città di Genova. Per farlo, la direzione strategica dell’istituto Gaslini ha portato avanti un’importante sfida: creare un nuovo presidio all’interno di un altro completamente funzionante.
L’ospedale diventerà una vera e propria città della salute: in progetto al suo interno ci saranno spazi per un campus universitario, un asilo aziendale, una foresteria per gli studenti e le famiglie dei piccoli degenti; attività commerciali; spazi per lo sport e la riabilitazione motoria aperti a tutta la popolazione che vive il Gaslini quotidianamente.
Un ospedale green
“Dopo le prime fasi di demolizione, oggi iniziamo a costruire spazi innovativi e funzionali, pensati per migliorare l’accoglienza e la cura dei piccoli pazienti, il sostegno alle famiglie e gli ambienti di lavoro del personale. – commenta l’ingegnera Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project, concessionario del progetto per il Nuovo Gaslini – Come costruttori, siamo profondamente consapevoli della responsabilità e del valore di contribuire a un progetto che avrà un impatto concreto e duraturo sulla salute e anche sul benessere dell’intera comunità genovese”.
Il progetto del Nuovo Gaslini è stato candidato per ricevere la certificazione Leed dal Green Building Council statunitense. Si tratta di un simbolo di eccellenza nella bioedilizia riconosciuto a livello mondiale, in quanto promuove risparmi sui costi dell’elettricità, minori emissioni di carbonio e ambienti più salubri. È un riconoscimento internazionale utilizzato in oltre 140 Paesi che valuta le prestazioni ambientali e la qualità costruttiva degli edifici.
L’ammodernamento è stato possibile anche grazie alle risorse messe in campo dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da Marco Tasca, arcivescovo di Genova, che ha contribuito con due finanziamenti di complessivi 20 milioni di euro in conto capitale. Le risorse destinate al Nuovo Gaslini dimostrano il supporto al progetto di rinnovamento dell’Istituto e hanno l’intento di aumentare la percentuale di finanziamento a fondo perduto e diminuire così l’onere del canone concessorio.
“La Fondazione Gerolamo Gaslini e l’Istituto condividono lo stesso obiettivo: migliorare e sostenere le cure pediatriche attraverso l’innovazione. Il Nuovo Gaslini sarà sempre più in grado di fornire supporto all’intero nucleo familiare che si trova a dover affrontare un momento di difficoltà, come la malattia di un bambino. Immaginiamo, per il futuro, un Nuovo Gaslini sempre più efficiente e attento alle necessità di tutta la famiglia e della comunità che vive ogni giorno la realtà dell’ospedale – spiega l’arcivescovo Marco Tasca -. La giornata di oggi è molto importante, non solo per la creazione del nuovo ospedale, ma per l’intero sistema Gaslini. Assistere alla posa della prima pietra è la dimostrazione di quanto l’unione e il sostegno tra pubblico e privato, permetta di raggiungere una missione comune così importante come migliorare e rendere sempre più efficiente il percorso di cura dei bambini. La Fondazione Gaslini ha contribuito a rendere il Nuovo Gaslini una realtà, speriamo che sempre più enti e individui scelgano di fare lo stesso”, dichiara Carla Sibilla, vicepresidente della Fondazione Gerolamo Gaslini.
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