“La Terza Commissione ha concluso l’esame delle materie di sua competenza, un bilancio lungimirante in un momento di difficoltà” – Targatocn.it

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Si è conclusa in data 29 gennaio, dopo numerose sedute con i membri della Giunta, la trattazione presso la Terza Commissione del Consiglio Regionale del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) e del Bilancio di previsione 2025-2027.

Sono stati otto gli assessori regionali che hanno trattato le proprie materie in sede di Terza Commissione.

“La Terza Commissione – ricorda il presidente Claudio Sacchetto – tratta moltissime materie che comprendono le attività produttive come industria, commercio, agricoltura, artigianato, turismo. Inoltre tra le competenze annoveriamo anche montagna, foreste, fiere e mercati, acque minerali e termali, caccia e pesca, formazione professionale, energia, cave e torbiere, movimenti migratori. Questo fa della Terza Commissione, che ho l’onore di presiedere, una della più complesse e ricche di argomenti da affrontare fra cui il Bilancio che abbiamo discusso in questi giorni”.

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Agricoltura

 

La trattazione delle materie è durata oltre due settimane.

Si è partiti dal Lavoro, formazione professionale e istruzione su cui si è raggiunta una dotazione finanziaria di circa 46 milioni in più rispetto al 2024 che porta il totale a 579 milioni di Euro di fondi regionali, nazionali ed europei (compreso il Pnrr), con la possibilità di un ulteriore incremento con il programma Gol.

Sulle attività produttive ci saranno risorse regionali di oltre 24 milioni che si sommano ai fondi europei che serviranno a dare maggiore competitività alle imprese piemontesi, mentre su montagna e foreste 180 milioni di cui 120 di fondi Feasr per politiche legate a questi territori, anche in questi due casi sono state conservate le risorse precedenti.

Sull’energia, altro tema importante, con i fondi Fesr saranno disponibili 370 milioni con obiettivi strategici quali la produzione di energia con idrogeno, biocarburanti e fonti rinnovabili valorizzando un sistema legato alla filiera produttiva piemontese. L’intenzione, inoltre, è finanziare con i fondi Fesr le comunità energetiche eliminando il vincolo dei 5 mila abitanti mentre il progetto Bandiera per la filiera dell’idrogeno verde sarà finanziata con 10 milioni statali che si sommano ai 20 regionali.

Il turismo vedrà passare le sue risorse per il 2025 dai 17,8 milioni del 2024 ai 22,3 del 2025. Con queste risorse si potranno incrementare i bandi sulla legge 18/1999 per finanziare le strutture alberghiere per investimenti in un settore che negli ultimi anni in Piemonte è cresciuto molto e continua a farlo.

L’agricoltura vede implementate di quasi un milione le risorse regionali tenuto conto che in questo ambito sono confermati i fondi Feasr primo e secondo pilastro che per il 2025 saranno di oltre 400 milioni di Euro. Significativa la volontà di puntare su ricerca e innovazione, con il rafforzamento del ruolo di Agrion e della promozione.

Il commercio punterà molto sui distretti e sul sistema fieristico legato ai centri urbani in integrazione coi prodotti qualificanti del patrimonio agroalimentare piemontese.

Infine in materia di immigrazione e movimenti migratori dove i fondi confermati in linea con il 2024 sono statali ed europei e la Regione svolge il compito di coordinamento su progetti quali l’inclusione sociale e lavorativa e il contrasto agli sfruttamenti lavorativi e sessuali.

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Saldo e stralcio

 

“I campi in cui opera la Commissione – sottolinea Sacchetto – vedono impegnati ben 8 Assessori ed il lavoro svolto dai Commissari di tutti i gruppi è stato notevole e per questo li ringrazio”.

Nei prossimi giorni il Defr ed il Bilancio di previsione completeranno il loro iter in sede di Commissione bilancio ed infine in Aula consiliare per l’approvazione definitiva.

“Voglio sottolineare che questo documento di previsione finanziaria – conclude Sacchetto – è frutto di una visione politica della Giunta e della maggioranza in Consiglio che si basa su due pilastri fondamentali: da un lato lo sfruttamento più efficace e completo possibile dei fondi statali ed europei in modo da ribaltare più risorse possibili su imprese e famiglie piemontesi (i dati dicono che il Piemonte è tra le regioni con i migliori risultati di spesa) e dall’altro con la volontà di valorizzare le risorse investendo in maniera puntuale sul sistema produttivo per permettere al Piemonte di cogliere le sfide economiche in quanto solo con un’economia forte si possono avere le risorse per distribuire la ricchezza e dare vita od implementare le politiche sociali”. 



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