novità in cantiere per il triennio 2025-2027

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La precompilata dovrà diventare la principale modalità di trasmissione della dichiarazione dei redditi: l’obiettivo del MEF nell’atto di indirizzo della politica fiscale 2025-2027. Dai dati alle semplificazioni: le novità in cantiere

Anche i prossimi anni, dal 2025 al 2027, saranno anno di novità per la precompilata che dovrà diventare la principale modalità di trasmissione della dichiarazione dei redditi. È questa la prospettiva tracciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’atto di indirizzo delle politiche fiscali per il triennio.

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La strada da fare per una gestione veramente semplice è ancora lunga. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate a febbraio dello scorso anno, il numero di cittadini e cittadine che hanno optato per la precompilata sfiora i 24 milioni ma soltanto 4,5 milioni di invii sono stati gestiti in maniera autonoma.

Non a caso si mette in campo una strategia su più fronti: incremento dei dati, versioni sempre più semplificate e platea di soggetti che possono contare sulle informazioni già confezionate sempre più ampia.


Dichiarazione dei redditi sempre più precompilata per evitare errori: la strada è ancora lunga

L’obiettivo ultimo è quello di miglioramento dei rapporti tra contribuente e amministrazione fiscale con la dichiarazione dei redditi precompilata, che dovrebbe “consentire un significativo risparmio in termini di costi amministrativi e di adempimento riducendo anche la possibilità di errori da parte dei contribuenti nel momento dichiarativo”.

Il condizionale resta d’obbligo: per arrivare a una ampia diffusione è necessario ottimizzare il meccanismo e tutti i suoi ingranaggi.

Proprio gli errori dell’Amministrazione finanziaria, infatti, all’inizio della stagione della precompilata dello scorso anno hanno mandato in tilt il sistema generando una reazione a catena di difficoltà per i contribuenti che avevano intenzione di inviare il modello 730 nella prima fase prevista per la trasmissione.

Senza dubbio, il 2024 è stato un anno di passaggio a una serie di novità che arrivavano dalla riforma fiscale e una fase di rodaggio è d’obbligo. Ma con l’atto di indirizzo per le politiche fiscale 2025-2027 il Ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia nuove stagioni di sperimentazione.

Dichiarazione dei redditi precompilata: quali sono le novità in vista nel triennio 2025-2027?

Prima di tutto si proseguirà sulla strada della modalità semplificata che permette ai contribuenti, tramite un percorso guidato, di confermare o modificare direttamente i dati proposti dall’Agenzia.

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E, inoltre, sarà esteso il panorama di dati che vengono inseriti nella dichiarazione dei redditi precompilata, rendendo fruibili ulteriori informazioni già disponibili nelle banche dati della fiscalità e acquisendo nuovi elementi da soggetti terzi.

Saranno, poi, tracciate strade sempre più agevoli per la trasmissione dei modelli:

  • per le imprese e i professionisti le modalità di accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata saranno semplificate e, anche in questo caso, nuove informazioni proposte direttamente dall’Amministrazione finanziaria faranno il loro ingresso;
  • continuerà l’estensione delle categorie di soggetti, titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione, che potranno avvalersi del 730, modello dichiarativo semplificato.

Dichiarazione dei redditi precompilata: nuove fasi di sperimentazione

Sicuramente le innovazioni in cantiere sul lungo periodo potranno essere utili ad avvicinare nuovi cittadini e nuove cittadine alla dichiarazione dei redditi precompilata.

D’altronde dopo le criticità iniziali sul modello 730 dello scorso anno, segnalate a più riprese dai contribuenti, i lettori e le lettrici hanno promosso le modalità di trasmissione a pieni voti.

Per il 77 per cento dei lettori e delle lettrici che hanno partecipato al sondaggio sul tema, l’invio è stata una operazione semplice e veloce.

Per chi si affida o si affiderà ai modelli messi a punto dall’Agenzia delle Entrate all’orizzonte, però, insieme alle novità all’orizzonte ci sono anche tutte le criticità fisiologiche di un sistema in evoluzione.

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