Colocation data center: un’opportunità di mercato che piace

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La colocation di data center è un aspetto nevralgico nella vita utile di un’infrastruttura adibita a centro elaborazione dati e genera un interesse economico di rilevanza crescente. Il motivo della crescita d’attenzione è dato dall’importanza dei data center: nell’insieme degli immobili commerciali, va considerato un’infrastruttura mission critical, al pari di una struttura ospedaliera. Per questo i costi per la sua realizzazione sono elevati. Secondo stime del 2022, per un asset di nuova costruzione, nell’hinterland milanese, il prezzo varia da 5 a 10mila euro al metro quadro (Fonte: Cushman & Wakefield).

Fonte Osservatori digital innovation

Nel 2024, il mercato colocation in Italia è stato stimato in 765 milioni di euro (+17% rispetto al 2023). Si tratta di una “crescita importante”, ha sottolineato Luca Dozio, direttore della ricerca Osservatorio Data Center, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, presentando i dati emersi dall’analisi.

Cos’è la colocation data center

Prima di procedere, è bene spiegare cosa si intende con colocation. Secondo la definizione offerta dall’Osservatorio Data Center, riguarda la compravendita o l’affitto di infrastrutture abilitanti o loro porzioni per il posizionamento di server e patrimonio informativo delle organizzazioni. Si divide in tre modalità: retail, wholesale, building hyperscale.

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Nel caso di colocation retail vengono messe a disposizione piccole porzioni di un’infrastruttura abilitante (fino a 10 rack unit totali), con la colocation wholesale vengono messe a disposizione grandi porzioni (da 10 rack unit fino a intere sale dati), fino ad arrivare a interi edifici per un singolo attore hyperscaler – in questo caso di parla di colocation building hyperscale.

Tornando al momento che sta vivendo il mercato colocation data center e al prossimo futuro, già nel 2023, aveva registrato un incremento sensibile (+10%) rispetto all’anno precedente. Ciò conferma il trend positivo che sta vivendo e che potrebbe portare il prossimo anno a una crescita ancora più sostenuta: la stima di mercato per il 2026 dell’Osservatorio varia tra i 1,47 miliardi di euro (con un CAGR di +39%) nello scenario peggiore, a 1,62 miliardi di euro (CAGR +46%) nello scenario migliore.

Andamento del mercato Colocation data Center - Osservatori digital innovation

La crescita così sensibile è il risultato “dei fortissimi investimenti e del numero molto alto di aperture previste in un arco di tempo assai ridotto, che rende la situazione dinamica”. L’incremento atteso al 2026 non sarà un momento isolato, ma “una tendenza che proseguirà nei prossimi anni”, ha proseguito Dozio, segnalando che il segmento retail andrà riducendosi a favore dell’affitto di spazi più grandi. Già nel confronto tra 2023 e 2024, il segmento retail è diminuito, a favore dei building hyperscale (è passato dal 18% al 19% del mercato) e soprattutto del wholesale (dal 57% al 58%).

Campus data center

Legato al tema degli ampi spazi c’è il tema dei campus data center, il raggruppamento di più edifici data center, con sistemi di ridondanza e alimentazione indipendenti tra loro, localizzati nello stesso complesso industriale.

Come rileva l’Osservatorio, rappresentano “il principale approccio alla progettazione e sviluppo di infrastrutture data center”. Nel mercato colocation data center rappresentano il 49% del totale, percentuale prevista in crescita (al 54%) nel 2026. In termini di potenza energetica impegnata, si passerà dal 50% al 52% nel 2026. I campus costituiscono una fonte d’attrazione crescente, capace di attrarre 5,7 miliardi di euro tra 2025 e 2026.

Sono costruzioni “decisamente estese sul territorio, che necessitano di collegamenti ad alta tensione e spesso osservate con grandissima attenzione dai cloud provider, con l’obiettivo di accordi strategici con i colocator per offrire i propri servizi digitali sul territorio italiano”.

L’importanza del cloud provider

Proprio i cloud provider, oltre all’impiego di data center di proprietà, supportano la strategia di espansione attraverso la building colocation data center. Gli operatori del cloud sono attori di importanza rilevante, se si pensa che il mercato del cloud in Italia è passato dai 5,5 miliardi di euro nel 2023 ai 6,8 miliardi nel 2024, con una crescita del 24%. Questa crescita è data dal fatto che “così come i data center abilitano tutti i mercati digitali, il cloud li abilita dal punto di vista applicativo. Il cloud si è rivelata la scelta privilegiata per lo sviluppo dei nuovi servizi di intelligenza artificiale e un’opportunità per far crescere anche il mercato infrastrutturale”, ha affermato Dozio.

Luca Dozio durante la presentazione dell'osservatorio data center

Resta da capire se tale opportunità sarà debitamente sfruttata: si dovranno creare le condizioni perché questo mercato cloud si realizzi in Italia anziché sia valorizzato all’estero.

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Anche a livello di potenza impegnata, sul totale della potenza nominale IT utilizzata da cloud provider, quella utilizzata dal segmento hyperscale è del 39%, composta da affitto di interi edifici data center per l’erogazione dei servizi dei cloud provider e delle infrastrutture di loro proprietà.

Edge data center

Nel mercato data center si aprono opportunità per le grandi infrastrutture, ma non solo. Anche gli edge data center possono ritagliarsi spazi importanti. Accanto al distributed edge, più legato a una sfera regionale, ci sono i far-edge e i site-edge, a scala provinciale e locale, avendo una presenza più capillare sul territorio.

Finora, però, non è un mercato sviluppato e non c’è un’offerta concreta. Questo si spiega, a parere del direttore della ricerca dell’Osservatorio, col fatto che i mercati potenzialmente beneficiari da questo tipo di servizi o non sono stati sviluppati o non si sta ancora iniziando a lavorarci.

Dall’auto a guida autonoma ad alcune applicazioni della realtà aumentata fino alle analisi in real time sono tutte applicazioni che hanno bisogno di una stretta vicinanza tra l’utilizzatore e l’infrastruttura. “Questo, però, è un contesto di mercato importante perché se quello delle grandi infrastrutture è appannaggio per lo più dei grandi gruppi, con una capacità di investimento notevole, far-edge e i site-edge costituiscono opportunità di crescita per le aree geografiche meno coperte da una rete infrastrutturale di data center” e per il tessuto aziendale italiano.



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