Airuno: Folla ai funerali di Lorenzo Grignani, il giovane morto nell’incidente

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Folla ai funerali di Lorenzo Grignani, il giovane morto nell’incidente. Non è bastata la chiesa parrocchiale di Airuno a contenere tutte le persone che nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 gennaio 2025, hanno voluto essere presenti ai funerali di Lorenzo Grignani, il 16enne airunese scomparso tragicamente nella notte di venerdì 24 gennaio a Olginate.

Folla ai funerali di Lorenzo Grignani, il giovane morto nell’incidente

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Airuno Gianfranco Lavelli, quello di Pescate Dante De Capitani (anche professore al Badoni) e anche la dirigente scolastica del Badoni.

“Siamo qui oggi molto numerosi e ringrazio chi è venuto per essere vicino ai genitori di Lorenzo – ha affermato don Ruggero Fabris nella sua omelia – I sindaci e i confratelli sacerdoti, i molti compagni di scuola della sua classe all’istituto Badoni con gli insegnanti e gli amici, anche del canottaggio. Per ciascuno di voi Lorenzo era qualcosa di speciale, un amico, un compagno, un alunno, un figlio. Per me era uno dei miei ragazzi dell’oratorio, ma per il Signore è un figlio. Vedere il Signore e il mistero di Dio sarà la prossima esperienza che vivrà Lorenzo”.

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Il ricordo di don Ruggero Fabris

“Ho conosciuto Lorenzo 10 anni fa, aveva appena terminato la prima elementare e stava finendo l’oratorio estivo – ha proseguito il sacerdote – Invece di camminare saltellava o si arrampicava, non stava mai fermo. Nel 2018 gli ho fatto la prima comunione e l’anno dopo la cresima. Lori, come lo chiamano i genitori, era diventato per i suoi amici Grigna e da un bambino era diventato un ragazzo. Ma chi lo conosce meglio di tutti è il Signore, per cui è un figlio gioioso, sorridente e mai fermo. Non so se nella casa del Signore potrà andare in giro con la moto, ma di certo potrà saltellare di qua e di là. Siamo qui oggi a condividere il dolore enorme di mamma Barbara e papà Giovanni perché i pesi vanno condivisi per sopportarli meglio”.

Poi ancora: “Lorenzo non è perduto, ma vive nella luce del Signore e un giorno riabbraccerete vostro figlio – ha aggiunto don Fabris rivolgendosi ai genitori – La vita è bella, ma a volte terribile. Quella sera di venerdì il terribile delle vita ha colpito lui. Tutto quello che Lorenza era, è finito. I suoi sogni, i suoi progetti, si è spento il suo sorriso. Non possiamo proteggere sempre i ragazzi, ma Lorenzo ci lascia la sua voglia di vivere, la sua energia, la sua gioia. A 16 anni la vita te la vuoi prendere. Ci lascia un messaggio: la vita va vissuta, va affrontata”.

Infine, un invito ai tanti giovani presenti: “Ragazzi, non chiudetevi nel dolore, siate in nome di Lorenzo dei ragazzi che fanno gruppo, come è stato lui. Riscoprite la gioia di stare insieme. Ora cosa facciamo? La prima cosa è piangere e fare uscire il dolore, così che non ci indurisca i cuori. Poi pregate per Lorenzo, i suoi genitori, i suoi coetanei. Vivete intensamente ogni giorno, perché ogni giorno è unico. Il tempo è un dono prezioso che Dio ci fa. Se volete onorare Lorenzo vivete intensamente ogni giorno. Ciao Grigna, continua a correre e saltare nella luce eterna di Gesù”.

I ricordi degli amici e delle insegnanti

Prima della conclusione della cerimonia, alcuni messaggi sono stati letti dalle insegnanti delle scuole medie di Airuno e, successivamente, dai compagni di scuola e dagli amici del paese.

 

 

“Vivace e vulcanico, ogni volta che penseremo a te sarà come se tu fossi ancora accanto noi, con i tuoi sorrisi e la tua immancabile allegria. Hai lasciato segni indelebile in chi ti ha conosciuto, educato e amato. A te il nostro grazie per la tua spassosa allegria e per il cammino condiviso, ti vogliamo bene” hanno detto le professoresse.

“Aveva una grande passione per i motori e ci ha lasciato come avrebbe preferito, in sella alla sua moto – hanno letto i ragazzi del Badoni, mentre all’esterno della chiesa rombavano i motori delle moto – Sempre pronto a dare gas per sentirsi libero e spaccare il mondo, Lorenzo ha dedicato tutto sé stesso alle passioni e i sogni. Se c’è una cosa in cui Lorenzo era imbattibile era lo sport, come quando siamo andati a pattinare sul ghiaccio. Non è un addio ma un arrivederci e lo ricorderemo con quel sorriso che anche dall’alto riuscirà a trasmetterci”.

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“Ciao Grigna, alcuni di noi ti conoscevano da tanto tempo, altri da meno, ma sei sempre con tutti. Vorremo che tu non andassi troppo lontano, stacci accanto e proteggici. Vogliamo ricordarti con il sorriso, come il bambino che è cresciuto con noi fino a diventare un ragazzo, un uomo” – hanno invece concluso gli amici del paese.

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Prima dell’uscita del feretro dalla chiesa, salutato dal rombo delle moto, Andrea, un amico di Lorenzo, ha consegnato ai genitori un casco firmato da tutti i suoi amici. La sua generosità, Lorenzo l’ha dimostrata fino all’ultimo, dopo l’incidente, infatti, ha donato le cornee.

 

 

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