Coppia di corrieri in trasferta al nord con la supercar, spacciavano antidepressivi e narcotizzanti oltre alla droga

Operazione Athena 2023 – Ai domiciliari 42enne e 45enne – In carcere i due vertici del narcotraffico

Viterbo – (sil.co.) – Coppia di corrieri in trasferta al nord con la supercar, oltre alla droga spacciavano antidepressivi e narcotizzanti. Sono il 42enne e la 45enne arrestati il giorno dell’Immacolata di due anni fa al casello di Orte, che hanno dato il via alle indagini sfociate nell’operazione Athena 2023. Le difese dei cinque arrestati all’alba di martedì sarebbero pronte a ricorrere al riesame: “Misure non più attuali”. 

Operazione Athena – Uno degli indagati

Operazione Athena 2023, l’anno scelto per la maxi operazione antidroga che ha smantellato una organizzazione dedita al traffico di stupefacenti tra il settentrione e la provincia di Viterbo non è casuale.

Risale infatti all’Immacolata di due anni fa l’arresto al casello di Orte, di ritorno a bordo di un’auto sportiva da Legnano, della coppia che, con quasi un chilo di cocaina nascosta nel portabagagli, ha dato il via alla maxinchiesta antidroga dei carabinieri, che si è conclusa il 28 gennaio con le ultime cinque misure cautelari, disposte dal gip Rita Cialoni, in seguito agli interrogatori preventivi di inizio mese, dopo la richiesta risalente alla scorsa estate della procura. 

La coppia dell’Immacolata, è una delle due coppie sottoposte a misura dall’alba di martedì. Si tratta, nello specifico, di due italiani, G.C. e la compagna E.E., 42 e 45 anni, all’epoca residenti nei pressi di piazza della Rocca e ora a Bagnaia, difesi dall’avvocato Remigio Sicilia, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari. Per la trasferta al nord avrebbero ricevuto 17mila euro in contanti per l’acquisto dello stupefacente, una supercar per il viaggio e altri soldi per affrontare senza pensieri le spese vive.

L’altra coppia, invece, assistita dall’avvocato Franco Taurchini, è composta  dal romeno  A.A.K. e dall’italiana D.P., di 35 e 26 anni, lui in carcere e lei sottoposta a obbligo di dimora. 

Custodia cautelare in carcere anche per il quinto soggetto, il più pericol0so secondo gli investigatori, l’albanese R.M., un 33enne residente al Murialdo e raggiunto dalla misura presso la casa circondariale di Velletri, dove era nel frattempo già detenuto.

Orte – La cocaina sequestrata

Le posizioni più compromesse, al momento, sarebbero quelle dell’albanese e del romeno, considerati ai vertici dell’organizzazione.

Il 42enne e la compagna 45enne avrebbero invece avuto il ruolo di corrieri. Quando furono arrestati con quasi un chilo di cocaina nel portabagagli, due anni fa, si stimò che lo stupefacente avrebbe fruttato sul mercato oltre 40mila euro. la cocaina sarebbe stata destinata agli assuntori viterbesi per le festività di fine anno. 

Attraverso i successivi accertamenti tecnici sui cellulari loro sequestrati e mediante le dichiarazioni di numerosi acquirenti, corroborate da riconoscimenti fotografici, nel corso delle indagini si è avuta conferma dell’attivismo della coppia nella vendita, tra Viterbo e Tuscania, di cocaina, hashish, eroina, marijuana, medicinali antidepressivi e narcotizzanti. La loro abitazione dell’epoca, in particolare, sarebbe stata utilizzata come base di spaccio. 

Gli investigatori hanno ricostruito, complessivamente, circa 300 cessioni di droga, che nel corso di due anni hanno portato a 22 arresti, 10 denunce a piede libero e 6 segnalazioni alla prefettura. 

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Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.

30 gennaio, 2025