NEW YORK\ aise\ – “Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU è stato avvertito martedì che l’implementazione delle nuove leggi israeliane che bloccano le operazioni dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) – entreranno in vigore giovedì – aumenterà l’instabilità e approfondirà la disperazione nei territori palestinesi occupati. L’UNRWA fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948 per fornire servizi umanitari ed essenziali ai rifugiati palestinesi fino a quando non sarebbe stata trovata una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese”. Ne scrive Simone D’Altavilla su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“Informando gli ambasciatori a New York, il Commissario Generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha ribadito che le leggi approvate nell’ottobre scorso dalla Knesset mettono a rischio la vita di milioni di palestinesi e potrebbero compromettere il fragile cessate il fuoco a Gaza.
Queste leggi richiedono che l’UNRWA cessi le sue attività nel territorio dello Stato di Israele – inclusi Cisgiordania occupata, Gaza e Gerusalemme Est, come definito dalla Knesset, sfidando il diritto internazionale – e limitano qualsiasi contatto del Governo israeliano con l’agenzia o con chiunque agisca a suo nome.
“Limitare ora le nostre operazioni – al di fuori di un processo politico, e quando la fiducia nella comunità internazionale è così bassa – comprometterà il cessate il fuoco. Saboterà la ripresa e la transizione politica di Gaza,” ha dichiarato Lazzarini.
Il diplomatico svizzero che ha la responsabilità dell’UNRWA ha richiesto un “intervento decisivo” del Consiglio per sostenere la pace e la stabilità nei territori palestinesi occupati e nell’intera regione. Lazzarini ha inoltre ripetuto che la piena implementazione della legislazione della Knesset sarà “disastrosa”. A Gaza, il ridimensionamento delle operazioni dell’UNRWA comprometterebbe la risposta umanitaria internazionale, degradando la capacità delle Nazioni Unite proprio quando l’assistenza umanitaria deve essere intensificata. “Questo non farà altro che peggiorare le già catastrofiche condizioni di vita di milioni di palestinesi”.
Lazzarini ha sottolineato che il lavoro dell’agenzia non può essere semplicemente trasferito ad altre entità, poiché il suo rapporto di fiducia con le comunità è senza pari. “La sola presenza dell’Agenzia porta stabilità in mezzo a una profonda incertezza”, ha detto. “Indebolire l’UNRWA saboterà la ripresa di Gaza e ogni prospettiva di pace.”
A Gerusalemme Est, dove la legislazione della Knesset prevede l’espulsione immediata dell’UNRWA, 70.000 pazienti e 1.000 studenti perderanno l’accesso ai servizi sanitari e educativi. Queste minacce sono aggravate da gravi vincoli finanziari, con i principali donatori che stanno riducendo o sospendendo i contributi. Lazzarini ha fatto appello per finanziamenti urgenti per sostenere le operazioni dell’UNRWA, avvertendo che il suo lavoro umanitario potrebbe finire bruscamente senza risorse sufficienti. Lazzarini ha anche evidenziato una campagna di disinformazione guidata dalle autorità israeliane, che accusano falsamente l’agenzia di sostenere il terrorismo, minando la neutralità dell’UNRWA e mettendo a rischio il suo personale.
In conclusione, Lazzarini ha esortato i membri del Consiglio di Sicurezza a opporsi alla legislazione della Knesset, garantire finanziamenti continui all’UNRWA e sostenere un vero percorso politico per affrontare la condizione dei rifugiati palestinesi. “L’UNRWA è sempre stata intesa come temporanea,” ha dichiarato. “Una soluzione politica equa e duratura permetterebbe all’agenzia di concludere il suo mandato, garantendo che i suoi servizi vitali siano trasferiti a uno Stato palestinese funzionante.”
La risposta all’appello di Lazzarini è stata variegata. L’Algeria, che detiene la presidenza del Consiglio per il mese di gennaio, con l’ambasciatore Amar Bendjama ha affermato che per generazioni di palestinesi l’UNRWA “non è solo un’agenzia, è la vita stessa”.
Su tutt’altra posizione gli USA, che non hanno ancora al tavolo del Consiglio l’inviata di Trump Elise Stefanik, ma che, attraverso l’incaricata d’affari, l’ambasciatrice Dorothy Shea, hanno dichiarato che sostengono il diritto sovrano di Israele di chiudere gli uffici dell’UNRWA a Gerusalemme. Anche se la rappresentante degli USA ha sottolineato la necessità di evitare interruzioni nella consegna degli aiuti, ha aggiunto: “L’UNRWA sta esagerando gli effetti delle leggi suggerendo che queste costringeranno l’intera risposta umanitaria a fermarsi, il che è irresponsabile e pericoloso. Ciò che serve è una discussione più articolata su come garantire che non ci siano interruzioni nella fornitura di aiuti umanitari e servizi essenziali. L’UNRWA non è, e non è mai stata, l’unica opzione per fornire assistenza umanitaria a Gaza. Molte altre agenzie hanno esperienza e competenza per svolgere questo lavoro e lo hanno già fatto. Il lavoro dell’UNRWA è stato compromesso e la sua credibilità messa in discussione a causa dei legami terroristici con Hamas che sono stati rivelati in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre”.
La Russia, dal canto suo, chiede a Israele di abrogare le leggi che vietano le attività dell’UNRWA. Lo ha affermato l’ambasciatore russo Vasily Nebenzia. “Noi sosteniamo gli appelli del Segretario generale delle Nazioni Unite e del Commissario generale dell’UNRWA a Israele e chiediamo che questo paese rispetti i suoi obblighi legali internazionali e abroghi gli atti legislativi”, ha detto il diplomatico russo.
Riyad Mansour, Ambasciatore e Osservatore Permanente della Palestina, ha dichiarato che Israele ha distrutto tutto a Gaza, tranne il legame sacro tra un popolo e la sua terra. “Le loro radici sono troppo profonde. La loro storia copre millenni. Le ferite della loro Nakba [espulsione dalle terre ancestrali nel 1948] non si sono ancora rimarginate. Così, a centinaia di migliaia stanno tornando verso il nord, da dove sono stati sradicati ed espulsi dalla potenza occupante,” ha affermato. Il diplomatico palestinese ha sottolineato l’importanza di ripristinare la vita e la speranza per il popolo palestinese, con il supporto della comunità internazionale. “Non c’è alternativa al governo palestinese e non c’è alternativa all’UNRWA,” ha dichiarato.
L’Ambasciatore israeliano Danny Danon, dal canto suo, ha affermato che la legislazione riguardante le attività dell’UNRWA in Israele entrerà ufficialmente in vigore entro 48 ore (domani – nda), e che l’Agenzia dovrà cessare le sue operazioni ed evacuare tutti i locali che gestisce a Gerusalemme. “Israele terminerà ogni collaborazione, comunicazione e contatto con l’UNRWA o chiunque agisca per suo conto,” ha dichiarato, affermando che l’UNRWA “ha miseramente fallito” nel suo mandato e nei confronti delle persone che avrebbero dovuto beneficiare dei suoi servizi. “È ora che accettiate, come abbiamo fatto noi, che l’UNRWA ha fallito – in ogni aspetto del suo mandato e delle sue responsabilità, sia moralmente che professionalmente,” ha detto. La chiusura delle operazioni dell’UNRWA in Israele segna “l’inizio di un nuovo capitolo, focalizzato su dignità, sicurezza e progresso,” ha aggiunto, esortando la comunità internazionale a scegliere tra continuare a finanziare un’agenzia che semina odio o promuovere un sistema che favorisca la convivenza.
Intanto il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha inviato una lettera all’ambasciatore israeliano Danon, in cui chiede a Israele di ritirare l’ordine all’UNRWA di lasciare Gerusalemme. Nella missiva, Guterres ha ribadito la sua richiesta allo Stato ebraico di “rispettare il mandato” assicurato all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi dall’Assemblea Generale e ribadisce che comunque Israele non può decidere non solo risguardo a Gaza e alla Cisgiordania ma anche a Gerusalemme Est sull’UNRWA essendo per il diritto internazionale “territori occupati”. Guterres ha scritto all’ambasciatore che la lettera era stata trasmessa anche al Presidente dell’Assemblea Generale e ai membri del Consiglio di Sicurezza”. (aise)
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