Ener.bit, l’ntervista al presidente della Fondazione “CERio” Michele Lerro – Newsbiella.it

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Presidente Lerro, che cos’è “CERio”?

«CERio è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di zona di mercato, costituita sotto forma di Fondazione di partecipazione nell’ambito del modello organizzativo delle fondazioni del terzo settore (E.T.S.). CERio è stata fondata lo scorso mese di settembre dalla Provincia di Biella e dal locale Comitato della Croce Rossa Italiana e, tramite la sottoscrizione di un contratto di servizio, si avvale del coordinamento, anche gestionale, di Ener.bit, società totalmente pubblica che rappresenta il braccio operativo dei Comuni biellesi in ambito energetico e ambientale.

CER di zona di mercato sta a significare che CERio, sulla base delle ultime interpretazioni normative recentemente rese dagli enti competenti, può operare in tutto il territorio nazionale.
L’organizzazione secondo il modello delle fondazioni del terzo settore testimonia che tra gli obiettivi di CERio c’è la volontà di supportare le comunità locali nell’attività di contrasto alla povertà energetica, anche al fine di mitigare le disuguaglianze sociali. Destinatario delle attività di CERio è dunque in particolar modo il territorio biellese: cittadini, imprese ed Enti del Terzo Settore.»

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Come è strutturata la Fondazione “CERio”?

«Gli organi di CERio sono: il Consiglio di Indirizzo composto dai Fondatori, l’Assemblea dei Partecipanti alla Fondazione, il Consiglio Direttivo, l’Organo di Controllo, il Comitato scientifico e i Comitati di Configurazione.»

 

Oggi, da chi è composto il Consiglio direttivo di “CERio”?

«Fanno parte dell’attuale Consiglio Direttivo il sottoscritto Avv. Michele Lerro (Presidente) e due Vice Presidenti che sono il Dott. Simone Chieppa (commercialista) e l’Ing. Stefano Rugginenti (ingegnere esperto in materia ambientale). Si è cercato di dotare la Fondazione delle competenze tecniche necessarie in questa complessa e delicata fase di avvio delle attività della CER.

Statutariamente i tre membri del Consiglio Direttivo sono nominati dal Consiglio di Indirizzo dei Fondatori e dall’Assemblea dei Partecipanti. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Fondazione e tra le altre attività adotta il Regolamento per ciascuna configurazione, sulla base delle proposte ed indicazioni del relativo Comitato, delibera in merito agli obiettivi, alle iniziative e ai programmi della Fondazione nel quadro degli indirizzi stabiliti dal Consiglio di Indirizzo e dall’Assemblea dei Partecipanti. Da chiarire che le configurazioni sono le strutture organizzative collegate a ciascuna cabina primaria, ovvero sottoarticolazioni che fanno tuttavia capo alla Fondazione.»

 

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Qual è la sua attività prevalente e quali sono i vantaggi che derivano dalla partecipazione a “CERio”?

«L’attività prevalente di CERio, in quanto Comunità energetica, consiste nell’autoproduzione e consumo collettivo di energia elettrica da fonti rinnovabili nel perseguimento, nell’ambito della transizione energetica, di benefici ambientali, economici e sociali per il territorio e per i partecipanti alla Fondazione. Questi ultimi ottengono dalla partecipazione a CERio indubbi vantaggi tramite gli incentivi economici che derivano dall’autoproduzione e dalla condivisione dell’energia all’interno della CER. In particolare, i produttori di energia facenti parte di CERio, oltre ai proventi derivanti dalla vendita alla rete dell’energia prodotta ricevono incentivi derivanti dalla sua condivisione all’interno della Comunità.»

 

Una curiosità: perché il nome CERio?

«Si è voluto evidenziare l’importante ruolo del singolo partecipante all’interno della CER: è infatti “l’io” che contribuisce a generare benefici economici, ambientali e sociali collettivi.

Il cerio è poi un elemento appartenente alla serie dei lantanidi e al gruppo delle Terre Rare e il suo utilizzo nei moduli a perovskite può portare ad incrementi dell’efficienza di conversione energetica in una prospettiva di circolarità nell’uso delle fonti rinnovabili. In CERio tale circolarità sarà alla base di una procedura standardizzata che consentirà di certificare, attraverso soggetti terzi, l’impronta carbonica degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili operanti all’interno della Fondazione.»

C.S. Uff. Stampa Ener.bit, G. Ch.

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