A Napoli cantieri per 2,5 miliardi di euro: ecco i progetti dei trasporti candidati al ministero per la città del 2030.
La mappa dei trasporti pubblici a Napoli per il 2030-32
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Trasporto pubblico a Napoli
Nel 2030 a Napoli si potrà andare in metropolitana all’aeroporto di Capodichino, la metro Linea 6 arriverà a Mergellina, Bagnoli e Posillipo. Ci sarà la metro Arcobaleno a Secondigliano. Una nuova metro Linea 10 senza conducente che collegherà piazza Carlo III alla Stazione Av di Afragola. Le linee flegree e ci sarà il raddoppio di Cumana e Circumflegrea. In città ci saranno nuove linee su monorotaia: una collegherà il Bosco di Capodimonte alla Zona Ospedaliera, un’altra il varco Immacolatella del Porto all’Ospedale del Mare.
Una terza monorotaia, la Gronda Ovest, collegherà Napoli ai comuni dell’area nord. Sono solo alcuni dei progetti che prenderanno vita nei prossimi anni, come prevede il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato a gennaio 2025 dalla giunta del sindaco Gaetano Manfredi.
Oggi, martedì 28 gennaio 2025, il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Edoardo Cosenza, hanno annunciato gli interventi candidati al finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal ministro Matteo Salvini, dal Comune e dalla Città Metropolitana di Napoli per il potenziamento del settore del Trasporto Rapido di Massa per un investimento totale di circa 2,5 miliardi di euro. Presente anche Luciano Borrelli, consigliere metropolitano con delega ai Trasporti.
Per i trasporti a Napoli progetti per 2,5 miliardi
Di questi 2,5 miliardi, 1,8 miliardi saranno investiti direttamente sui trasporti pubblici cittadini. Serviranno ad acquistare 16 treni della Linea 6 (144 milioni), 30 tram da 30 metri (100 milioni), nuovi treni per le 4 Funicolari (40milioni), 40 filobus elettrici (59milioni). Proseguirà, inoltre, il potenziamento della metro Linea 1, con l’apertura della seconda uscita Materdei al Rione Sanità (15 milioni).
Sono previsti la costruzione della stazione deposito di Campegna della metro Linea 6 e il prolungamento fino a Posillipo, il potenziamento della stazione Mostra-Campi Flegrei che diventerà interscambio tra Cumana, Metro Linea 2 e Linea 6. Sarà costruita una nuovaofficina dei tram in via Nazionale delle Puglie, mentre la linea tranviaria sarà estesa sia a est che verso piazza Sannazaro e la Funicolare di Mergellina. La Funicolare di Montesanto avrà una nuova stazione Sant’Elmo in via Tito Angelini e ci sarà l’uscita in viale Raffaello. Ci saranno nuovi ascensori al Vomero.
Il progetto prevede finanziamenti per tre monorotaie: il collegamento in tunnel tra la stazione Colli Aminei metro Linea 1 e il Bosco di Capodimonte (360 milioni), la Monorotaia Gronda Est (217 milioni), la monorotaia sopraelevata Gronda Ovest che collegherà Napoli ai Comuni dell’area nord (640 milioni).
I progetti candidati da Napoli al Mit per il 2030-32
La città di Napoli si prepara a vivere una nuova grande stagione di grandi opere. L’obiettivo è quello di migliorare i collegamenti con il trasporto pubblico, ridurre il traffico cittadino, rendere il centro cittadino più vivibile e ridurre lo smog. Il piano di finanziamenti è diviso in tre sottoprogrammi, per complessivi 2,5 miliardi di euro. Di seguito, in dettaglio tutti gli interventi:
Nuove stazioni metro: i quartieri raggiunti
Il piatto forte del piano dei cantieri riguarda il potenziamento delle stazioni e delle tratte delle linee metropolitane. In cantiere la realizzazione della seconda uscita della stazione Materdei della linea 1 della metropolitana per servire una zona ad altissima densità abitativa quale il Rione Sanità.
È previsto, poi, il rinnovo dei binari della tratta Montedonzelli-Muzii lungo la linea 1 della metropolitana. Il nuovo sistema sarà molto più silenzioso e ridurrà le vibrazioni, nonché il completamento del deposito mezzi e dell’officina di manutenzione della linea 6 e della stazione Campegna, la cui prima fase realizzativa è già finanziata.
Seconda uscita Mostra a piazzale Tecchio
Quindi, il nodo di interscambio di Mostra – Campi Flegrei tra linea 6, linea 2 e linea Cumana della rete metropolitana di Napoli, razionalizzando i flussi pedonali da e verso il nodo di campi Flegrei attraverso la realizzazione di una seconda uscita della stazione Mostra della linea che costituirà anche un collegamento urbano protetto tra piazzale Tecchio e la direttrice di viale Kennedy.
La realizzazione del prolungamento della linea 6 della metropolitana, tratta Campegna – Posillipo che consentirà di raggiungere Posillipo in corrispondenza di piazza San Luigi con successivo collegamento, mediante ascensore, a via Petrarca.
E, ancora, il completamento della nuova officina tranviaria nel deposito di via Nazionale delle Puglie, la realizzazione di un impianto di segnalamento delle linee tranviarie con l’obiettivo di ottimizzare l’esercizio e garantire il transito dei veicoli in sicurezza. I sistemi di automazione 3 impianti funicolari del Vomero con la realizzazione di una centrale unificata che garantisce il controllo totale dei sistemi sia elettronici che elettromeccanici.
La realizzazione della nuova stazione intermedia Sant’Elmo della Funicolare Montesanto-via Morghen, con uscite in via Angelini e viale Raffaello. L’intervento, oltre ad ampliare il bacino d’utenza della funicolare, è volto anche a favorire lo scambio intermodale attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato nell’area di uscita della galleria di collegamento con l’autostazione a servizi della nuova stazione e del Parco Minopoli.
La nuova stazione della Funicolare di Montesanto a San Martino
Prolungamento della linea tranviaria dal deposito di San Giovanni fino alla sede RFI/Sistemi Urbani, nella zona messa a disposizione da FS per la realizzazione di un hub di trasporto multimodale, che prevede gli attestamenti di autobus, filobus, tram e metro.
La realizzazione del collegamento tranviario tra piazza Sannazaro e la stazione Mergellina della omonima funicolare, con doppio binario per una lunghezza di circa 600 metri.
La realizzazione del nuovo sistema intermodale verticale Vomero con la sostituzione dell’attuale sistema di scale mobili, con un sistema di risalita con ascensori inclinati panoramici che consente il superamento delle barriere architettoniche e l’aumento della capacità di carico.
Tre nuove monorotaie
Tra le altre novità ci sono poi le nuove monorotaie, anche chiamate sistemi di collegamento people mover.
Nell’area orientale di Napoli si prevede di costruire una infrastruttura di trasporto su viadotto, innovativa per l’Italia, che consiste in una monorotaia a doppio binario, della lunghezza di 5 chilometri sulla quale si muoveranno mezzi elettrici su gomma. L’infrastruttura collegherà l’Hub intermodale del Centro Direzionale con Taverna del Ferro, servendo i quartieri di Barra e San Giovanni. Si integrerà con la linea bus rapid transit prevista nel Piano urbano della mobilità sostenibile della Città Metropolitana.
L’altra monorotaia collegherà il Cardarelli e il Real Bosco di Capodimonte. Una infrastruttura, in galleria e a binario unico, che connetterà la seconda uscita di Colli Aminei (cosiddetta uscita Cardarelli) della metro linea 1 con il Real Bosco di Capodimonte, in corrispondenza della Porta Piccola, attraversando viale Colli Aminei per una lunghezza di 2 chilometri.
Acquisto di nuovi treni
È previsto il rinnovo e il miglioramento del parco veicolare. Il primo passo sarà il completamento della flotta della metro linea 6, con la fornitura 16 elettrotreni, che andranno ad aggiungersi a quelli già in fase di realizzazione da parte di Hitachi. La fornitura di 30 tram da 32 metri dotati di moderne tecnologie al fine di potenziare l’attuale flotta. Nuovi treni per le 4 funicolari cittadine per migliorare il comfort, il grado di sicurezza e l’affidabilità in linea. Sulle strade arriveranno 40 filobus di nuova tecnologia ibridi/elettrici, di 12,5 metri di lunghezza, da impiegare per riserva, manutenzione e sostituzione dei 60 mezzi attualmente in uso, in modo da garantire una maggiore efficienza del servizio di trasporto filoviario.
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