Moda, alla metropolitana di Catania la sfilata di Marco Strano

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Le arie più famose della migliore tradizione lirica italiana, mixate con i rumori e suoni underground, hanno dettato il ritmo all’ultima collezione “RicAmare” – Wedding e Couture 2025 – dello stilista Marco Strano, presentata ieri, domenica, all’interno della stazione Fontana della metropolitana di Catania.  Un allestimento straordinario, unico nel suo genere, che ha trasformato gli spazi di transito della stazione Fontana, tra i quartieri Nesima e Monte Po, in un atelier urbano, con una passerella di 150 metri perimetrata da pareti a vetro e da 400 metri di drappeggi lungo il percorso, quasi a voler ricreare un sipario.

Oltre 700 ospiti e un viavai continuo di passeggeri incuriositi e sorpresi, che hanno potuto assistere al défilé. Certamente, uno degli eventi glamour più attesi della stagione invernale della moda a Catania, reso possibile grazie alla Ferrovia Circumetnea che ha concesso l’uso degli spazi della metropolitana per far vivere alla città un’esperienza immersiva collettiva; e soprattutto, aprire ad una visione moderna del concetto di mobilità legato alla sostenibilità, alla fruizione degli spazi comuni, al miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane. Un cambio di passo per una città che ambisce ad adeguarsi a modelli urbani sempre più sostenibili, oltre che una sfida per lo stilista Marco Strano.

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“Ringrazio di cuore il management di FCE, il direttore generale Salvatore Fiore, l’ingegnere Sebastiano Gentile, l’architetta Loredana Cucinotta, ed anche la direzione dell’ospedale Garibaldi Nesima, la cui disponibilità è stata fondamentale”.

“Un evento bellissimo, che è riuscito a coniugare la moda, l’arte con i temi del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile e ciò ci rende particolarmente orgogliosi – ha commentato Salvatore Fiore – ed è riuscito a farlo in una città come Catania, lontana geograficamente dai grandi palcoscenici nazionali della moda, ma allo stesso così ricca di bellezze culturali, di talenti immensi e di altrettante potenzialità ancora inesplorate, da renderla all’altezza di accogliere sempre più ambite sfide”.  La scelta della stazione Fontana, poi, inaugurata neppure sei mesi fa, non è casuale. Oltre ad essere una delle “fermate d’arte“ della città, poiché in uno dei piani intermedi, è stato allestito un importante percorso espositivo con pezzi di collezioni del Museo Civico del Castello Ursino, è senz’altro anello di congiunzione che avvicina le periferie al centro della città. Dunque la moda, come l’arte, un mezzo per promuovere un cambiamento culturale.

Per l’occasione, in tutte le stazioni della metropolitana sono stati allestiti totem, realizzati messaggi vocali e messi a disposizione oltre 25 fra hostess e steward che con tanto di palette, che ricordano quelle dei vecchi capistazione, hanno indicato ai passeggeri il percorso da seguire.

Centotrenta addetti ai lavori in tutto, che hanno consentito di dare anima e corpo ad un evento di tali proporzioni come non si era mai realizzato all’interno della metropolitana di Catania. Lo chef Seby Sorbello, patron di Cookingout, anche quest’anno ha firmato l’aperitivo allestito nello stesso piano in cui sono in mostra le statue e i frammenti dei mosaici provenienti dalle Catacombe di Domitilla. Modelle bravissime e bellissime, rese ancora più eteree dall’hairstyling curato da Roberto Napoli, Compagnia della Bellezza di Acireale e Alfio Reitano, Compagnia della Bellezza di Giarre, dal make-up realizzato da Orazio Tomarchio per la Truccheria Cherie. La regia moda è firmata da Mario Gazzo per Magam, autore anche della sound track assieme a Daniele Di Mauro, luci scenografiche di Benedetto Light, allestimenti e service labbing di Fabio Ruggiero, le decorazioni floreali delle sorelle Vittoria e Roberta Alfino di Fiorelli Wedding. Un ringraziamento anche a Melania Millesi wedding planner e l’associazione contro il tumore ovarico Acto Sicilia. L’organizzazione e la comunicazione affidata a Sandra Mascali, Morena Assenza Parisi, Andrea Castagna e tutto lo staff di Mas Communication, l’ufficio stampa alle giornaliste Letizia Carrara e Grazia Sicali di Battutalibera.

Lo stile sartoriale del fashion designer Marco Strano è, del resto, da sempre legato ai temi dell’inclusione e delle commistioni. La  nuova Collezione 2025 è costituita da 74 abiti. Per l’Alta Moda, lo stilista catanese si è ispirato proprio ai nuovi spazi metropolitani, con vagoni che si susseguono e binari che si intersecano. “La sfilata, come un viaggio sensoriale attraverso la moda, con tre segmenti, come fossero tre fermate di metro”, dice Marco Strano. La prima, dedicata al glamour metropolitano, una rivisitazione audace dei capi quotidiani, in una fusione di stili, come il piumino che diventa un corsetto luccicante di paillettes. E’ l’invito rivolto ad ogni donna a reinterpretare il concetto di eleganza calandolo in un contesto urbano, così da rendere ogni outfit adatto tanto per una passeggiata in città, quanto per una cena con amici. Il secondo segmento, è l’omaggio alla “couture”, la celebrazione della tradizione sartoriale italiana, con abiti che evocano la maestria artigianale dei grandi couturier. I broccati e i tessuti riccamente lavorati si combinano in silhouette voluminose, creando un dialogo tra passato e presente. Il terzo, è l’esplosione di abiti scintillanti con cristalli e piume che danzano sotto le luci, trasformando i tessuti tecnici in opere d’arte contemporanea.

La sposa 2025, invece, un percorso attraverso la storia e la tradizione del ricamo. Un tributo all’arte del ricamo, che continua a vivere e a reinventarsi nel tempo: il ricamo è un inno all’amore; è una danza in perfetto equilibrio fra armonia e sogno; creatività e ricerca; sofisticata artigianalità e moderna tecnica “La mia missione – ha sottolineato Marco Strano – è rendere ogni “pezzo” della collezione un abito potente e indimenticabile per far sentire ogni donna “la più bella del reame’”.

Nella scelta dei materiali poi, la nuova collezione Sposa è studiata per evocare emozioni, con tessuti che si fondono con la pelle, offrendo comfort e stile. Le silhouette degli abiti si ispirano a forme classiche, reinterpretate in chiave contemporanea. I volumi ampi si alternano a linee più aderenti, creando un gioco di contrasti che esalta la femminilità. I dettagli, come le maniche a sbuffo e le scollature profonde, sono pensati per mettere in risalto la bellezza di ogni donna.

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