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L’agevolazione per assunzioni con maxi-deduzione, prorogata fino al 2027 dalla Legge di Bilancio 2025, rappresenta un’importante opportunità per tutte le imprese, con particolare rilevanza per il settore ricettivo e della ristorazione. In un contesto in cui l’incremento del personale è fondamentale per migliorare l’efficienza e l’accoglienza, l’incentivo fiscale ha lo scopo di premiare le assunzioni permanenti, stimolando la crescita aziendale e favorendo la stabilità occupazionale.

La normativa offre ai titolari di reddito d’impresa e ai professionisti la possibilità di usufruire di un’importante deduzione fiscale IRPEF e IRES pari al 120% del costo del personale per le assunzioni a tempo indeterminato. Questo incentivo, volto a promuovere la stabilità lavorativa, si eleva al 130% per l’assunzione di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate, come persone con disabilità, residenti in regioni economicamente deboli, e altri criteri che vedremo di seguito.

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Riferimenti normativi

La Legge di Bilancio 2025 ha esteso fino al 2027 l’agevolazione introdotta dal decreto legislativo n. 216/2023. Inoltre, La recente circolare n. 1/E del 20 gennaio 2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce in dettaglio le regole per accedere all’incentivo, fornendo indicazioni precise sui criteri di applicazione, le modalità per calcolare l’incremento occupazionale e il valore della deduzione fiscale.

Destinatari del beneficio

Il vantaggio fiscale è rivolto a titolari di reddito d’impresa e lavoro autonomo. Tra i beneficiari troviamo:

  • Società di capitali, cooperative e società europee con sede in Italia;

  • Imprese individuali e società di persone con reddito d’impresa;

  • Professionisti, anche associati, con reddito da lavoro autonomo non forfettario;

  • Persone fisiche non residenti con redditi tassabili in Italia.

  • Enti pubblici e privati, inclusi organismi di investimento collettivo, con attività commerciale prevalente;

Non possono accedere all’agevolazione i datori di lavoro con redditi non classificabili come d’impresa o lavoro autonomo, gli imprenditori agricoli con reddito agrario esclusivo e i soggetti in regime forfettario. Le nuove attività avviate dopo il 1° gennaio 2023 sono escluse, salvo eccezioni come le imprese in fase di risanamento aziendale. Inoltre, i beneficiari devono aver svolto attivamente l’attività per 365 giorni (o 366 giorni in caso di anni bisestili) prima dell’inizio del periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023.

Requisito dell’incremento occupazionale: doppia verifica

L’incentivo è subordinato al rispetto del requisito dell’incremento occupazionale, verificato su due livelli:

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  1. Aumento dell’occupazione stabile: il numero di dipendenti a tempo indeterminato deve essere superiore alla media dell’anno precedente.

  2. Aumento occupazionale complessivo: il totale dei lavoratori dipendenti, inclusi i contratti a tempo determinato, deve superare la media dell’anno precedente.

Per verificare l’incremento, si calcola la media dei dipendenti sommando il rapporto tra i giorni di lavoro contrattualmente previsti per ciascun dipendente e i giorni dell’anno. La maggiorazione non è applicabile se si verifica un decremento occupazionale complessivo, anche se vi è un aumento dei contratti stabili.

Come si determina la maxi-deduzione?

L’agevolazione consiste in un aumento del 20% del costo del personale deducibile dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo (portando quindi la deduzione totale al 120%). Tale costo è calcolato in base al valore più basso tra:

La relazione illustrativa alla Legge di Bilancio 2025 chiarisce che l’incremento occupazionale deve essere calcolato su una base “mobile”, confrontando ogni periodo d’imposta con quello precedente.

Aumento della maggiorazione per categorie meritevoli di tutela

La deduzione fiscale è incrementata al 30% per l’assunzione di categorie di lavoratori considerati meritevoli di tutela, tra cui:

  • Lavoratori molto svantaggiati;

  • Persone con disabilità o in categorie svantaggiate;

  • Dilazione debiti

    Saldo e stralcio

     

  • Giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;

  • Donne con almeno due figli minori o prive di impiego regolare da almeno sei mesi;

  • Donne vittime di violenza;

  • Lavoratori in regioni economicamente svantaggiate (regioni che, nel 2018, registravano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media dei Paesi EU27, oppure compreso tra il 75% e il 90%, accompagnato da un tasso di occupazione inferiore rispetto alla media nazionale);

  • Ex percettori del reddito di cittadinanza privi dei requisiti per l’Assegno di inclusione.

La circolare e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Per approfondire i dettagli sulla maxi-deduzione per le assunzioni, scarica la circolare n. 1/E del 20 gennaio 2025 con oggetto “Maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni”:

Scarica la circolare

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