Italia, 5,7 milioni in povertà assoluta, ma oltre 70 miliardari: l’allarme Oxfam sulle disuguaglianze

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



⏱️ 3 ‘ di lettura

Analizzare lo stato delle disuguaglianze economiche e sociali nel mondo e in Italia. E’ questo l’intento dell’ultimo rapporto di Oxfam Italia, presentato in occasione dell’apertura del meeting annuale del World Economic Forum che si svolge a Davos dal 20 al 24 gennaio 2025. La confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo, infatti, ha scattato una fotografia basata su un’accurata rielaborazione di dati rilasciati da fonti autorevoli sia nazionali che internazionali e sulle evidenze derivanti dal lavoro sul campo che svolgiamo in 80 Paesi.

Oxfam, disuguaglianza ingiusta tra ricchezza e povertà: il report 

Nel 2024 la ricchezza dei miliardari ha visto un aumento: “In termini reali, di 2.000 miliardi di dollari, pari a circa 5,7 miliardi di dollari al giorno, a un ritmo tre volte superiore rispetto

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

all’anno precedente. Entro un decennio si prevede che ci saranno ben cinque trilionari – si legge nel sito ufficiale Oxfam, che al contrario, spiega – Il numero di persone che oggi vivono in povertà, con meno di 6,85 dollari al giorno, è rimasto pressoché invariato rispetto al 1990 e, alle tendenze attuali, ci vorrebbe più di un secolo per portare l’intera popolazione del pianeta sopra tale soglia. In Italia il 5% più ricco delle famiglie italiane, titolare del 47,7% della ricchezza nazionale, possiede quasi il 20% in più della ricchezza complessivamente detenuta dal 90% più povero”.

Italia, ampie disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane

L’Oxfam ha fotografato ampi squilibri nella distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane, secondo le stime più recenti, risalenti alla prima metà del 2024: “In Italia, a metà del 2024, il 10% più ricco dei nuclei familiari (titolare di quasi 3/5 della ricchezza netta del Paese) possedeva oltre 8 volte la ricchezza della metà più povera delle famiglie.

Il 5% più ricco delle famiglie italiane, titolare del 47,7% della ricchezza nazionale, possedeva quasi il 20% in più della ricchezza complessivamente detenuta dal 90% più povero. La metà più povera delle famiglie italiane deteneva appena il 7,4% della ricchezza nazionale – illustra il report Oxfam – Con uno sguardo ancor più granulare, nel 2024 la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro, al ritmo di 166 milioni di euro al giorno, raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui. L’ammontare permetterebbe di coprire l’intera superficie della città di Milano con banconote da 10 euro. Il 63% della ricchezza miliardaria in Italia è frutto di eredità”.

Italia, il paese delle ‘fortune invertite’ secondo l’Oxfam

In 14 anni, la ricchezza del 10% più ricco delle famiglie italiane è aumentata di oltre 7 punti percentuali, mentre quella del 50% delle più povere è diminuita di quasi 1 punto percentuale: “È il quadro di un Paese delle ‘fortune invertite’ con traiettorie di benessere familiare profondamente divergenti. Cristallizzando le differenze di opportunità nell’accesso a credito ed investimenti, a migliori istruzione, formazione e posizioni lavorative, le disuguaglianze definiscono strutture di cittadinanza differenziate. Persistendo nel passaggio da una generazione all’altra, impediscono all’ascensore sociale di ripartire”, continua la confederazione. 

Italia, bene l’occupazione, ma salari stagnanti: la fotografia Oxfam

L’occupazione è migliorata nello stivale durante il periodo post-pandemico: “con un tasso di occupazione al 62,4% (grazie soprattutto all’occupazione over-50) e una disoccupazione al 5,7% (in parte dovuta alla crescita degli inattivi). Tuttavia, persistono problemi strutturali, come forti squilibri territoriali e ritardi occupazionali rispetto all’Unione Europea, con giovani e donne che soffrono di sotto-occupazione e bassa qualità del lavoro – dichiara l’Oxfam – A fronte dei miglioramenti occupazionali, i salari rimangono stagnanti: il salario medio annuale reale è invariato negli ultimi 30 anni. Tra il 2019 e il 2023, le retribuzioni lorde sono aumentate del 6-7%, ma l’inflazione del 17-18% ha ridotto il salario lordo reale di oltre 10 punti percentuali”. 



Post Views: 7




Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link