dai Friedkin 1,2 miliardi per costruire l’impianto

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Più di un miliardo. Si arriva a un miliardo e 200 milioni di euro: tanti ne serviranno per pagare lo stadio della Roma a Pietralata, i parcheggi, i ponti ciclopedonali, il parco verde e il parco sportivo aperto alla cittadinanza.
Se la Roma sul campo stenta alternando amare sconfitte a buone vittorie, dal punto di vista dell’investimento strutturale si va avanti, piano e con cautela, ma si prosegue. Fugando, intanto, quelle voci di un disimpegno da parte dei Friedkin che aleggiano fra i corridoi di Palazzo Senatorio dove una fetta di persone dubita della volontà degli americani di condurre in porto il progetto stadio. Anzi, al momento, secondo quanto trapela, non solo Dan Friedkin ha approvato il budget per l’intervento ma sarebbe allo studio la possibilità di autofinanziare l’opera. In quale percentuale, se parziale o totale, poi, si vedrà quando la Roma presenterà il progetto definitivo con il piano economico finanziario.
Vanno avanti tutti i tavoli tecnici: sembrano ormai sciolte le questioni legate ai parcheggi e ai ponti ciclopedonali. Nel progetto che ha ricevuto il pubblico interesse, ci sono alcune opere che vanno considerate come obbligatorie, a carico della società giallorossa e sulle quali è stato concesso proprio l’imprimatur dell’interesse per la città.
Spiega l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia: «Abbiamo visto i rendering di eccezionale impatto mediatico. Vediamo questo aumento dei costi. Ma ricordo, ed è stato anche un tema di discussione con la Roma, che tutte le opere funzionali allo stadio devono essere realizzate da parte della Roma. Ovviamente non è che chiediamo alla Roma di risolvere i problemi della città facendosi carico di opere extra tanto che stiamo lavorando con il dipartimento Mobilità per reperire le risorse per il prolungamento della Metro B oltre Rebibbia e per il nuovo sistema di segnalamento. Ma, al tempo stesso, il mandato che è stato dato al tavolo tecnico è quello di fare in modo che le opere pubbliche connesse e necessarie allo stadio devono essere fatte tutte e tutte economicamente sostenute dalla Roma».

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Stadio Flaminio per la Lazio, come potrebbe essere. Il progetto: Ztl durante tutte le partite, 50mila posti e investimento di 400 milioni

IL PROGETTO

Fra queste ci sono tre ponti o passerelle ciclopedonali: la prima, dal lato Pietralata della stazione Tiburtina, che scavalca le aree di parcheggio di Ferrovie dello Stato a servizio dello scalo ferroviario. Questa passerella sarà uno degli elementi più importanti dal punto di vista della accessibilità con il trasporto pubblico perché consentirà di connettere la “curva sud” con l’area di Tiburtina dove arrivano i treni alta velocità, i regionali, quelli da e per l’aeroporto di Fiumicino e la metro B. Tra l’altro, sarà anche la fermata metro a servizio diretto per l’uscita dallo stadio considerando che quella di Quintiliani, in occasione delle gare, potrà essere usata solo per andare allo stadio ma non all’uscita per ragioni di sicurezza essendo una fermata piccola e inadatta a ricevere un flusso potenziale di 30mila passeggeri in un’ora: basti considerare che oggi è una fermata che fa mediamente 81 passeggeri al giorno. Quintiliani, però, come detto, resterà a servizio dello stadio in ingresso: 400 metri soli di distanza da tribune e curve. Stazione Tiburtina sarà a 600 metri dall’impianto.
Gli altri due ponti ciclopedonali sono quello su via Livorno che scavalca il fascio dei binari e che unisce la fermata Bologna della metro B e B1 con lo stadio dal quale dista 1,2 km. Questo ponte è stato oggetto di un lungo confronto con Ferrovie dello Stato per cercare di ridurre al minimo l’impatto sulla circolazione ferroviaria durante la costruzione.
Terzo, quello su via dei Monti Tiburtini a servizio del parcheggio che dovrà essere costruito, l’unico fuori terra di tutto il progetto.

«TOTALE FAKE NEWS»

E a proposito dei parcheggi, spiega Veloccia: «Ho letto di questa specie di “sconto” sui parcheggi che qualcuno pensa che il Comune avrebbe fatto alla Roma con le nuove Norme tecniche attuative al piano regolatore. È una fake news totale. Queste norme non sono ancora in vigore e comunque valgono quelle del Coni. Inoltre, lo stadio ha già una fermata metro, Quintiliani, a meno di 500 metri di distanza per cui, volendo, questo presunto sconto già si applicherebbe».
E anche sulla questione del presunto “bosco” di Pietralata, Veloccia non le manda a dire: «Il tema dell'”esiste o no il bosco?” va affrontato intanto rispettando il lavoro della Procura in corso. Ma poi, nessuno in Comune nega che lì ci siano aree verdi ma quello che è sempre stato affermato è che sono assenti vincoli paesaggistici e ambientali e che in nessuna tavola prescrittiva sono stati evidenziati vincoli. Inoltre, ricordo che nel progetto è prevista la piantumazione di molti più alberi di quelli esistenti oggi e di qualità superiore. Le eventuali alberature più pregiate che possono trovarsi nella zona saranno valorizzate. Insomma, quello che possiamo definire il “saldo ecologico” sarà positivo sia in termini quantitativi che qualitativi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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