Meglio i voli suborbitali o un Grottaglie-Milano? – Ambient&Ambienti

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Grottaglie è un’infrastruttura strategica …sottoimpiegata?

 

“È evidente che l’aver individuato all’aeroporto di Grottaglie la sede per i voli suborbitali è motivo di orgoglio per tutto il territorio”. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, mette in evidenza i pro ma va subito al punto: “È altrettanto evidente che i tarantini da anni chiedono che oltre che viaggiare nello spazio, vi sia la possibilità di viaggiare per raggiungere Roma o Milano”.

Già nel 2016 il Consiglio regionale aveva approvato una mozione con la quale si impegnavano presidente e Giunta regionale a valorizzare la pista ma finora poco è stato fatto per inserirlo nelle rotte che interessano gli altri tre aeroporti civili di Foggia, Bari, Brindisi.

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Foto di Orna da Pixabay

“I tarantini non devono essere presi in giro. Il presidente degli AdP ha detto che è stato commissionato uno studio per verificare la compatibilità di voli suborbitali con quelli civili. Se gli organismi nazionali e internazionali dovessero dare una risposta affermativa – incalza Perrini – è evidente che dovranno essere effettuati lavori sull’infrastruttura, ma ognuno per la propria parte si attiverà perché il risultato possa essere raggiunto. Per questo motivo ho chiesto l’aggiornamento della seduta per audire l’ingegnere che sta effettuando lo studio, in modo da avere tutte le informazioni necessarie. Non solo, nell’attesa è necessario anche calmierare i costi delle tariffe delle navette che da Taranto portano verso gli aeroporti di Bari e Brindisi. Chi deve prendere un aereo già non può farlo da Taranto, ma poi non deve sopportare circa 70/80 euro per raggiungere gli scali di Bari o Brindisi”.

Grottaglie come aeroporto di interesse nazionale

L’aeroporto di Grottaglie è gestito da Aeroporti di Puglia ed è stato designato spazioporto commerciale dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2018, diventando il primo spazioporto in Italia e il primo nell’Unione Europea.

Il Piano Nazionale degli Aeroporti ha classificato l’aeroporto di Taranto Grottaglie come aeroporto di interesse nazionale destinato a svolgere funzioni di piattaforma logistica integrata a supporto della ricerca e dello sviluppo industriale.

Nell’ambito della rete aeroportuale regionale, riveste una preminente funzione cargo-logistica e costituisce un esempio di respiro internazionale di integrazione tra trasporto aereo e industria aerospaziale. Lo scalo, già parte integrante del programma internazionale per la produzione delle fusoliere del Boeing 787 “Dreamliner”, è interessato da un suo ulteriore sviluppo quale infrastruttura strategica per l’Europa per la crescita del sistema industriale ed accademico al servizio del comparto aeronautico e aerospaziale, come confermato dall’individuazione dell’Arlotta quale primo spazioporto italiano destinato ad accogliere voli suborbitali.

Si sta operando, perciò, in funzione dello sviluppo di una struttura che vanta favorevoli condizioni logistiche ed è provvista di un corridoio di volo per velivoli non pilotati, condizione essenziale per attrarre e radicare la crescita di importanti realtà produttive e scientifiche.

In tal senso è in corso un progetto di infrastrutturazione ed ampliamento dello scalo che tiene conto delle esigenze espresse dai partner industriali coinvolti in questo ambizioso programma di insediamento produttivo, in armonia con la programmazione del Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese, che emerge tra i distretti italiani per gli eccellenti risultati raggiunti e per l’alto livello di crescita, e che rientra in quella logica di integrazione del valore e detta funzione tra attività aeroportuale e attività aerospaziale fortemente voluta dall’Amministrazione regionale.

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Dal volo suborbitale al volo spaziale

Foto di Kurt Bouda da Pixabay

Il progetto ambizioso a cui si sta lavorando è quello di rendere Grottaglie primo polo in Italia, e uno dei 5 al mondo, per i voli suborbitali. Il presidente Enac Pierluigi Di Palma e il presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma hanno firmato lo scorso novembre un accordo per promuovere un modello di sviluppo della filiera dell’aerospazio a Taranto:

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L’obiettivo dell’accordo è quello di creare un ecosistema di opportunità in grado di:

  • Creare consapevolezza e connessione con il territorio;
  • Individuare, intorno alle progettualità in essere, un modello di sviluppo in grado di attrarre imprese operanti nella filiera;
  • Attivare sinergie per lo sviluppo di partenariati industriali e la nascita di nuova impresa innovativa;
  • Promuovere l’avvio di un Tecnopolo che possa supportare lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione;
  • Avviare una ricognizione delle imprese localizzate sul territorio e quelle operanti con il sito di Taranto al fine di costituire un nucleo di aziende quale sezione associativa di rappresentanza;
  • Promuovere nelle scuole, attraverso il progetto “Il futuro ti aspetta qui!”, la conoscenza del settore dell’Aerospazio quale eccellenza territoriale, la filiera delle imprese in esso rappresentata e le competenze necessarie per esprimere la professionalità nel settore.

A dicembre invece, Virgin Galactic e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, hanno annunciato a Washington la firma di un Accordo di cooperazione per studiare la fattibilità di Virgin Galactic di condurre operazioni di volo spaziale dallo spazioporto di Grottaglie in Puglia. Lo studio atteso per il 2025 valuterà i requisiti tecnici necessari per le operazioni di volo spaziale suborbitale, la capacità operativa dell’area circostante e la compatibilità delle normative suborbitali italiane con quelle degli Stati Uniti.

“Questa collaborazione – ha detto nell’occasione il presidente Enac Di Palma – costituisce un passo decisivo verso l’operatività dello spazioporto e apre opportunità significative non solo per il settore civile, ma anche per quello militare, data la natura duale del progetto. Un percorso condiviso dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha inserito la realizzazione dello spazioporto di Grottaglie tra gli investimenti strategici, evidenziando come lo spazio costituisca uno dei domini geopolitici del futuro”.

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Dibattito aperto in Consiglio regionale

L’ultima riunione della VI Commissione regionale ha affrontato il tema del futuro dell’aeroporto Arlotta anche in previsione degli imminenti Giochi del Mediterraneo che interesseranno il capoluogo jonico e la sua provincia.

Antonio Maria Vasile, Presidente Aeroporti di Puglia (Fonte: Enav)

In assenza dell’assessora ai trasporti Deborah Ciliento, il direttore del Dipartimento Mobilità della Regione, Vito Antonacci, ha assicurato che l’iter per la verifica della possibilità di aprire l’Arlotta ai voli civili è già stato avviato sia da Regione Puglia sia da Aeroporti di Puglia: si è in attesa della conclusione di uno studio affidato da Adp all’esito del quale la documentazione potrà essere trasmessa al Ministero dei trasporti per l’eventuale avvio della Conferenza dei servizi, in sede centrale o, per delega, regionale.

In Commissione il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile ha confermato l’avvio dello studio per l’utilizzo di Grottaglie anche a fini civili. Ha però rimarcato l’importanza di rendere funzionale la struttura, come sta avvenendo con gli investimenti previsti di circa 6,7 milioni di euro che hanno permesso di avviare lavori che potrebbero concludersi per l’inizio del 2026. Pur lasciando aperta la porta a eventuali richieste da parte di compagnie aeree, previo esito positivo del test Meo sulla sostenibilità della rotta, ha però evidenziato che l’utilizzo di Grottaglie è più facilmente esperibile in seguito alla saturazione degli aeroporti attivi, ipotesi non troppo lontana considerato che Adp ha appena registrato i 10 milioni di passeggeri.

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Tavolo con Enac e Ministero dei Trasporti per aprire ai voli passeggeri”

“Attivare un tavolo in Prefettura con Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Enac, Enav, Aeroporti di Puglia e Regione Puglia, oltre al Comune di Grottaglie e alla Provincia e al Comune di Taranto, per pianificare la riapertura al traffico di linea per i voli civili dall’aeroporto di Grottaglie”. È la proposta avanzata da Massimiliano Stellato, consigliere regionale di Italia viva, durante l’ultimo incontro organizzato dai comitati pro-aeroporto. “La Regione Puglia ha stanziato risorse importanti per il ripristino dello scalo ed ora è giusto che l’investimento in infrastrutture e ammodernamenti abbia un ritorno in termini di passeggeri e di voli di linea. Proprio a fine aprile – ha spiegato – in una visita all’aeroporto di Grottaglie, a pochi giorni di distanza dall’apertura del cantiere per i lavori all’aerostazione, i vertici della società Aeroporti di Puglia, gestore dello scalo, hanno dichiarato che non si possono avere voli civili se non c’è un’aerostazione a norma. Infatti, sono stati investiti 10 milioni sull’aerostazione. Grottaglie ha una pista di 3.200 metri ma da sola non basta. Ecco perché sono stati ampliati i piazzali ed è stata realizzata una via di rullaggio. Ora resta la riqualificazione dell’aerostazione.Ciò, deve quindi spingerci a valorizzare l’intero aeroporto in tutte le sue funzioni, affinché convivano e si integrino in una logica di servizio al territorio, non solo jonico, non solo pugliese”.

Per il presidente della Commissione Michele Mazzarano, pur sottolineando come la scelta prioritaria per l’Arlotta sia determinata dall’investimento di 70 milioni del Fsc  in ricerca e innovazione per rafforzare la vocazione aerospaziale, ha ritenuto il tema del bacino di utenza sovraregionale un argomento da far valere in sede di valutazione complessiva dell’ipotesi di affiancamento dell’utilizzo civile a quello aerospaziale.

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Navette per agevolare i passeggeri tarantini

In commissione consiliare si è valutata anche l’opportunità di istituire un servizio navetta su gomma da Taranto per raggiungere lo scalo brindisino e abbattere i costi a carico ai viaggiatori. Nel dibattito è stato evidenziato che dei collegamenti già esistono, più o meno cinque al giorno nelle due direzioni, programmati in base al piano dei voli dell’aeroporto del Salento. Tuttavia – ha chiarito il direttore del Dipartimento Mobilità della Regione, Vito Antonacci – gli strumenti per operare un incremento ci sono e sono previsti sia nella vecchia delibera 1112 del 2023, atto di indirizzo per l’istituzione di servizi automobilistici di trasporto pubblico che Regione sta per rinnovare, sia con il programma Easy to reach, che finanzia investimenti finalizzarti ai collegamenti con i principali hub logistici (porti e aeroporti).

Da parte del presidente della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto, Vincenzo Cesario, è venuta una sollecitazione soprattutto all’attivazione di una rete efficiente di trasporto su gomma, con navette a scadenza più o meno oraria, per permettere a lavoratori, imprenditori e studenti, più rapidi collegamenti con gli aeroporti di Bari e Brindisi, facendo notare inoltre la necessità di calmierare i prezzi del trasporto che finiscono per essere esorbitanti rispetto ai prezzi dei voli stessi.

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