Specchio, specchio delle mie brame chi è il più falso del reame? C’era una volta…si può dire? – Alessandria Today Italia News Media

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Articolo di Marina Donnarumma. Roma 23 gennaio 2025

C’ era una volta un paese bello

a cui piaceva il girotondo,

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Saldo e stralcio

 

marcondiro, ndiro bello,

forse un poco picchiatello.
Ci viveva una regina,

veramente sibillina.

Tante belle parole diceva,

ma non dava prospettiva,

e la gente alla deriva.

Lo strano caso del generale libico arrestato e frettolosamente liberato. https://47a5d0caf9d517a5e432d9d7f29158c6.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html

La vicenda del generale libico frettolosamente riaccompagnato a Tripoli dal governo italiano pone una domanda in più oltre a quelle che giustamente in tanti si stanno facendo. Una domanda che riguarda la guerra per il potere interna alla destra. Ma andiamo con ordine.

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Un personaggio del genere, inseguito dalla giustizia internazionale per terribili crimini, come può pensare di arrivare a Torino con un nutrito seguito per godersi in santa pace Mole, calcio e bicerin? E’ verosimile che, considerati gli eccellenti rapporti tra Italia e Libia per la gestione disumana delle persone migranti, abbia ritenuto di poterselo permettere e probabilmente proprio per questo non lo ha fatto di nascosto. Insomma: è probabile che l’arrivo a Torino di questo diligente delinquente fosse noto a tutti quelli che dovevano saperlo. Tratto daLo strano caso del generale libico arrestato e frettolosamente liberato. Ho una domanda – Il Fatto Quotidiano https://search.app/vYtdgbtCEyG1zTSK6

Corte Penale Internazionale ha chiesto spiegazioni all’Italia sul rilascio del numero uno della polizia giudiziaria libica, conosciuto come Almasri. “Il 21 gennaio 2025, senza preavviso o consultazione con la Corte, il signor Osama Almasri Njeem sarebbe stato rilasciato dalla custodia e riportato in Libia. La Corte sta cercando, e deve ancora ottenere, una verifica dalle autorità sui passi presumibilmente intrapresi. La Corte ricorda il dovere di tutti gli Stati Parte di cooperare pienamente con la Corte nelle sue indagini e nei procedimenti penali per crimini”. Lo scrive in una nota la Corte penale internazionale. “Il 18 gennaio 2025, la Camera preliminare I della CPI, a maggioranza, ha emesso un mandato di arresto per il signor Osama Elmasry Njeem, noto anche come Osama Almasri Njeem – scrive la Corte – che si presume sia stato responsabile delle strutture carcerarie di Tripoli, dove migliaia di persone sono state detenute per periodi prolungati, è sospettato di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, tra cui omicidio, tortura, stupro e violenza sessuale, presumibilmente commessi in Libia da febbraio 2015 in poi. “La Corte – si legge ancora – ha continuato a impegnarsi con le autorità italiane per garantire l’effettiva esecuzione di tutti i passi richiesti dallo Statuto di Roma per l’attuazione della richiesta della Corte. In questo contesto, la Cancelleria ha anche ricordato alle autorità italiane che, nel caso in cui si dovessero individuare problemi che potrebbero ostacolare o impedire l’esecuzione della presente richiesta di cooperazione, dovrebbero consultare la Corte senza indugio per risolvere la questione”, affermando che l’Italia non ha consultato la CPI per il rilascio.

Gli avvenimenti

Nuovi elementi sulla  vicenda della scarcerazione di Njeem Osama Elmasry Habish, numero uno della polizia giudiziaria libica, conosciuto come ‘Almasri’ – e soprattutto noto come torturatore dei migranti, capo del famigerato carcere di Mitiga dove aveva instaurato un regime del terrore e compiva abusi sistematici sui diseredati arrivati in Libia nella speranza di mettere piede in Europa. A quanto si apprende da fonti informate, infatti, l’uomo sabato scorso si trovava in Germania dove si è presentato a un autonolo per chiedere se poteva riconsegnare a Fiumicino il veicolo che avrebbe preso a noleggio. Lo stesso giorno la Corte penale internazionale ha spiccato il mandato d’arresto nei suoi confronti, accogliendo una richiesta del procuratore che risalirebbe al 2 ottobre scorso. In quelle ore un funzionario della Corte dell’Aja ha preso contatto con un funzionario di sicurezza dell’ambasciata italiana nei Paesi Bassi per comunicargli che Almasri sarebbe entrato in Italia, dove è stato poi arrestato la sera del 19. Ieri l’Italia l’ha lasciato andare per un vizio di forma: la mancata comunicazione preliminare al ministero. 

La piattaforma mediatica libica Fawasel Media ha pubblicato su X (Twitter), intorno alla mezzanotte di ieri, un breve video che mostra Najeem Osama Almasri arrivato a Tripoli e portato in trionfo da un gruppo di persone. Si sente la folla scandire in dialetto libico “uh uh al talian”, ossia “uh uh gli italiani”.

Il caso Almasri, Piantedosi riferisce in Parlamento: “Espulso perché pericoloso” https://search.app/6YFnZXBi9Axmc3BZ6

Una barzelletta? no, la realtà. Dopo che tempo fa fu arrestato e trattenuto l’ingegnere siriano Abedini e portato senza nessuna accusa al carcere dell’Opera, liberato perchè scambiato con la giornalista detenuta in Sira la ” Sala”. ora che fanno, liberano un criminale internazionale?

. L’uomo è stato scarcerato grazie a un “errore procedurale”, un piccolo cavillo che lo avrebbe salvato e immediatamente espulso dall’Italia. La polizia che lo aveva arrestato, pochi giorni prima, sabato 18 gennaio, non sarebbe riuscita infatti a informare in tempo il ministero della Giustizia come richiesto. Così, accompagnato da un I-Carg italiano decollato dall’aeroporto di Caselle Torinese alle 19.51, Almasri è tornato ieri al suo “lavoro”, accolto tra applausi e festeggiamenti.

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continua su: https://www.fanpage.it/politica/migranti-cosa-e-successo-e-perche-il-generale-libico-e-stato-scarcerato/
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Perché il generale libico Almasri è stato scarcerato e di cosa è accusato https://search.app/2SsP5efWEr5p19Cu8 Martedì 21 gennaio, dopo ben tre giorni dall’arresto, il ministero della Giustizia emette una breve comunicazione ufficiale, confermando la detenzione e segnalando che la situazione era in fase di valutazione. O come si legge dalla nota del Ministero della Giustizia: “Considerato il complesso carteggio, il Ministro sta valutando la trasmissione formale della richiesta della CPI al Procuratore generale di Roma, ai sensi dell’articolo 4 della legge 237 del 2012”. Il ministro Carlo Nordio stava quindi ancora considerando l’arresto di Almasri, con l’intenzione di inoltrare formalmente la richiesta della CPI al Procuratore generale, come previsto dalla normativa italiana.

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Senza parole! non sono riusciti a raggiungere, in tre giorni, il ministro Nordio, faceva una braciata su un isola deserta senza cellulare? Eh certo ogni tanto ci vuole un poco di relax!

Meloni voleva inseguire gli scafisti per il “globo terracqueo”, nella realtà li mette in salvo con un volo di Stato https://search.app/qzFuSBojCBzHcSJ2A, ma il nostro signora ministro non voleva inseguire e prendere gli scafisti per tutto il globo terracqueo?

Ecco godetevi le sue parole, dal vivo su you tubehttps://youtube.com/watch?v=nVsAU6OcMdE&si=9BzJLn_-mFVKRmyJ

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Ma guarda, che strano, la signora diceva queste cose? Certo lei una teorica, poi se non si mette in pratica, alla faccia di noi che continuiamo a credere a certe persone, chi se ne frega! Da noi si dice faccia da…

Continuate a dormire. Fateve n’ altro sonno

Foto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/22/najeem-osama-almasri-habish-generale-libia-arrestato-liberato-torino/7846810/

Meloni: “Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”. E il video diventa virale

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