“Proteggere i pubblici esercizi e i negozi dai crimini”

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Continuano a tenere banco gli episodi di criminalità accaduti ieri, tre rapine in sequenza, interviene con una nota Confcommercio. “La tremenda mattina di Borello, le rapine con il machete e un bar preso di mira, pur con il meritorio intervento delle forze dell’ordine, inducono ancora una volta a una profonda riflessione sullo stato della sicurezza nella nostra città e nei suoi quartieri, dalla periferia al centro”. A rimarcarlo è il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani. 

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“Il crimine e le modalità con cui è avvenuto – prosegue il presidente Patrignani – sono gravi e suscitano una forte impressione e ben capiamo lo scoramento di chi ne è stato vittima e dell’intera comunità borellese. La sicurezza è il valore primario su cui si fonda la convivenza civile e quando viene minata in una maniera così rimarchevole l’apprensione che si diffonde è tanta. Dai nostri imprenditori associati, dai baristi, dai tanti che hanno attività commerciali di prossimità quello che emerge spesso è la percezione di essere lasciati soli ad affrontare situazioni di rischio e di pericolo in un contesto ambientale non attrezzato adeguatamente per contrastare il crimine. Ci riferiamo ad esempio alla rete di telecamere che avrebbe dovuto essere installata sul territorio cittadino, ma che solo in esigua parte lo è stata e più in generale al decoro urbano di zone urbane che abbisognano di un maggior contrasto al degrado. Naturalmente il problema non riguarda solo Borello, ma l’intera città e le sue zone maggiormente coinvolte dai crimini, specie le periferie”. 

“Confcommercio è articolata in dodici consigli di quartiere propri che corrispondono a quelli comunali – mette in luce Patrignani – e continuerà a fornire il suo contributo alla creazione di un ambiente sicuro e in tal senso i pubblici esercizi e le attività commerciali sono già di per se stessi un presidio importante del territorio in grado di favorire decoro e vivibilità. Occorrono però misure serie di contrasto alla criminalità agendo alla fonte, nella creazione di una città sicura, senza sottovalutare fenomeni come quello di Borello, ma percependone la spia di una situazione allarmante su cui agire senza indugio. La sicurezza deve essere il primo punto all’ordine dell’agenda politica e ci attendiamo interventi concreti per favorirla”.

Pascarella (Forza Italia): “Borello, Calisese, Cervese Nord non hanno ancora la videosorveglianza”

Sul tema sicurezza interviene anche il commissario comunale di Forza Italia a Cesena, Michele Pascarella che fa una riflessione partendo dai fatti di Borello: “Ancora una volta Cesena ed il suo hinterland sono preda di balordi e sbandati che approfittando della facilità con cui riescono ad agire sul nostro territorio, hanno colpito ieri con inusitata sfrontatezza e violenza a Borello. Questa volta non si è trattato di una spaccata o un furto ma di una rapina aggravata dall’uso delle armi, che non ha avuto nessun tragico epilogo solo per l’acquiescenza delle vittime ai rapinatori. Questo episodio insieme a quelli che si sono verificati nei giorni scorsi in città ed in altre zone della nostra periferia, dovrebbe far riflettere chi in questa città ha la responsabilità politica e le competenze amministrative  per innalzare la soglia di sicurezza dei cittadini, con azioni concrete e  incisive. Tra queste sicuramente il completamento della videosorveglianza nelle periferie della nostra città, come ho  più volte sollecitato a fare la nostra amministrazione, a nome di Forza Italia”.

Si legge ancora nella nota: “Borello, Calisese, Cervese Nord purtroppo non hanno ancora questa copertura e mi dicono che anche in città ci siano dei malfunzionamenti. Comprendere l’importanza di questi interventi vorrebbe dire avere a cuore la sicurezza dei cittadini e la tutela della proprietà, così come prevede la nostra Carta Costituzionale. L’episodio di Borello però offre una riflessione ulteriore che  viene dalle notizie stampa che vorrebbero già individuato uno dei due autori della rapina, ed addirittura recuperata parte della refurtiva, ma che se tutto ciò fosse confermato, a ieri  il presunto autore, non sarebbe nelle patrie galere in attesa del processo, come la  pericolosità  della sua azione dovrebbe suggerire. Tutto ciò dimostra come siano di particolare importanza i provvedimenti legislativi che il governo ha messo in campo, con la feroce opposizione della sinistra, per non vanificare l’attività di Polizia e Carabinieri. Che senso ha aumentare la presenza di Polizia e Carabinieri sul territorio, se chi delinque continua a farlo impunemente come sembrerebbe essere avvenuto a Borello”.

“Nella mia precedente esperienza di dirigente della Polizia di Stato – prosegue ancora Pascarella – ogni qual volta si arrestava un rapinatore quasi sempre  si scopriva che aveva già commesso una sfilza di reati simili. Per cui protestare, contro i Decreti sicurezza del Governo  come fa la sinistra,  insieme alle componenti anarchiche e della galassia estremista di sinistra, dimostra non avere nel proprio  Dna la tutela della sicurezza di cittadini commercianti e pensionati che sono i più esposti agli attacchi della criminalità”.



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