Napoli, spazzatura in strada: ecco le telecamere nascoste

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Undici telecamere che verranno spostate di mese in mese sul territorio cittadino per individuare e punire i pirati della monnezza: il piano della polizia municipale di Napoli è già operativo, il materiale è pronto e l’accordo per l’installazione è stretto.

Nel giro di un paio di settimane gli occhi elettronici saranno già operativi, e le sanzioni fioccheranno. L’iniziativa risale alla metà dello scorso anno quando, grazie alle possibilità di un finanziamento ministeriale, il comandante dei vigili di Napoli, il generale Ciro Esposito, predispone un progetto di tutela del territorio dagli sversamenti illeciti.

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Il piano è convincente, i finanziamenti, circa 200mila euro, vengono erogati; parte il percorso per l’assegnazione del lavoro, che si è concluso alla fine del 2024 e nei prossimi giorni diventerà operativo: sarà la Sagredo, azienda capitolina specializzata nel settore della videosorveglianza, ad occuparsi dell’installazione. «Si tratta di un’iniziativa nata dalla necessità di proteggere Napoli dall’assalto degli sversatori illegali che sono tanti e troppo spesso la fanno franca», spiega accorato il generale Esposito mentre illustra il progetto.

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La particolarità del piano di contrasto sta nel fatto che le undici telecamere in dotazione non saranno installate in postazioni fisse ma, secondo il contratto che durerà tre anni, potranno essere spostate ogni mese in caso di necessità: significa che nell’arco dell’intero programma potranno essere tenuti sotto controllo quasi quattrocento luoghi di Napoli per stringere la rete attorno ai pirati della monnezza. In dotazione ci saranno cinque telecamere fisse, quattro “brandeggianti” e due inserite in box per l’occultamento, in modo da risultare totalmente invisibili. Saranno dotate di alimentazione a carica solare, senza bisogno di collegamento alla rete elettrica; ciascuna ha la possibilità di connettersi via web e trasmettere in diretta le immagini che riprende. I computer che ricevono le immagini saranno posizionati negli uffici della neonata unità operativa “Iaes”, Investigativa ambientale e emergenze sociali, dotata di 59 unità.

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Le telecamere segnaleranno, con un allarme, ogni movimento nel luogo individuato per bloccare gli sversatori illegali. Subito scatterà l’allarme, diramato anche alle unità operative territoriali, per andare sul luogo e cogliere in flagrante chi lascia i rifiuti. Nel caso in cui i pirati riescono a svignarsela prima dell’arrivo delle pattuglie, le immagini ad altissima risoluzione permetteranno di ricostruire il numero di targa del mezzo utilizzato per raggiungere, comunque, chi ha violato le norme, «se si tratta di deposito di rifiuti non pericolosi scatta una sanzione – spiega Esposito – se il materiale abbandonato rientra fra quelli inquinanti e pericolosi, allora parte la denuncia alla Procura». Solo nel corso del 2024 la polizia municipale di Napoli ha presentato 203 informazioni di reato alla Procura della Repubblica dopo aver individuato cittadini che abbandonavano rifiuti pericolosi sulla strada.

In realtà le attività di contrasto agli sversamenti illeciti sono estremamente attive anche senza l’ausilio delle telecamere. Nell’ultimo anno i vigili di Napoli hanno effettuato 15.465 controlli sul deposito dei rifiuti da parte dei cittadini e hanno elevato 1.231 contravvenzioni. Percentuale di violazioni estremamente più elevata sul fronte dei controlli sul conferimento da parte delle attività commerciali: su 1.393 verifiche sono stati staccati 229 verbali, quasi tutti per sversamento fuori orario o per mancata differenziazione dei rifiuti.

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Con l’arrivo delle nuove telecamere “anti-discariche abusive” sarà possibile presidiare i luoghi dove abitualmente vengono accumulati i rifiuti, ma esistono anche aree nelle quali d’improvviso sorgono cumuli di materiale, in zone dove non era mai accaduto. È su questo punto che il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, lancia un appello alla cittadinanza: «Il nostro intervento potrà essere più incisivo se i napoletani ci aiuteranno, segnalando luoghi che meritano di essere tenuti sotto controllo. Grazie alle segnalazioni e agli occhi elettronici delle nuove telecamere il contrasto potrà essere estremamente più incisivo e, finalmente, chiunque prova ad utilizzare la città come una discarica, sarà sanzionato come merita».





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