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marted� 21 gennaio 2025


I GIOVANI E LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE SOTTO LA LENTE

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Come stanno arrivando i giovani italiani al 2030, ovvero alla scadenza indicata dall’Agenda Onu per la sostenibilità? È quanto si è proposto di indagare il Rapporto 2024 del SOCIAL SUSTAINABILITY LAB, redatto da Eikon Strategic Consulting con una serie di partner nazionali. L’indagine ha coinvolto un campione di giovani italiani tra i 16 e i 34 anni per capire percezioni, atteggiamenti, aspettative sulla sostenibilità sociale riferita a 9 dei 17 obiettivi SDG’s (ne abbiamo parlato qui).

Cosa è emerso dal Rapporto? Vediamolo di seguito anche perché, al di là delle domande specifiche sul tema della sostenibilità sociale, emergono anche altri aspetti sulle aspettative e i comportamenti delle fasce più giovani. 

Partiamo comunque dalla sostenibilità sociale, che riguarda l’attenzione verso i diritti delle persone, la comunità, il lavoro equo ecc.: è un concetto noto al 64% dei giovani, ma solo uno su quattro dimostra di comprenderne il significato. Rispetto al futuro, i giovani si dividono tra ottimismo e sfiducia: il 37% ritiene di avere più opportunità rispetto ai propri genitori, mentre il 34% ne vede meno. In questo contesto, il 37% dei giovani punta sulla meritocrazia e sulle proprie capacità, ma il 22% affronta le difficoltà con fatica. 
L’engagement personale nella sostenibilità sociale è elevato, con il 65% dei giovani che dichiara di sentirsi coinvolto. Tuttavia, la fiducia scende notevolmente quando gli intervistati valutano le proprie aziende/organizzazioni (47%) e le Istituzioni (38%). Il 78% ritiene che le Istituzioni non facciano abbastanza per promuovere l’occupazione giovanile, anche se il 53% apprezza l’impegno verso lo smart working e il lavoro flessibile. 

Tra chi lavora, il 67% percepisce un’attenzione insufficiente da parte delle aziende al benessere psico-fisico dei dipendenti. Inoltre, il 59% nota discriminazioni professionali verso le donne quando diventano madri. 

Guardando al futuro, i giovani mettono al primo posto nelle priorità lavorative la retribuzione (47%) e la stabilità contrattuale (41%)
Allargando lo sguardo all’ambiente, sulla transizione energetica, il 56% dei giovani considera il nucleare una scelta green, almeno in parte. Tuttavia, nei propri stili di vita quotidiani, il 75% non tiene conto della sostenibilità negli spostamenti, preferendo rapidità, comodità e costi più bassi. Stesso atteggiamento nelle scelte di acquisto: il 53% degli intervistati presta scarsa attenzione alla sostenibilità delle aziende, concentrandosi soprattutto sui prezzi.

Sul fronte alimentare, il 76% dei giovani non apprezza il consumo di cibi pronti e l’uso frequente dei servizi di delivery. Quanto all’intelligenza artificiale, gli intervistati mostrano un atteggiamento equilibrato: otto su dieci affrontano l’argomento con prudenza, evitando rifiuti a priori, ma anche eccessive aspettative o mitizzazioni. 

Ma quanto si sentono personalmente coinvolti i giovani sulla sostenibilità? Nel 64% delle risposte, il campione si ritiene impegnato nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 che investono la vita quotidiana, con l’attenzione alla sostenibilità sociale al 66%, leggermente superiore al coinvolgimento su quella ambientale (58%). Anche il coinvolgimento professionale registra valori positivi: il 64% delle lavoratrici e dei lavoratori si percepiscono coinvolti negli obiettivi dell’Agenda 2030 per la sfera lavorativa. E per quanto riguarda il giudizio verso l’impegno di aziende e organizzazioni sulla sostenibilità? Il 52% delle risposte lo valuta abbastanza positivamente, anche se gli obiettivi ambientali dell’Agenda 2030 sono, per il 67% del campione, più perseguiti di quelli sociali (47%). Diverso il giudizio sulle Istituzioni: qui il 63% giovani intervistati valuta negativamente il coinvolgimento dei vari enti negli obiettivi dell’Agenda 2030, senza differenze tra ambiente e sociale.

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ATTENZIONE: La notizia � riferita alla data di pubblicazione dell’articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere pi� attuali.





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