A Palazzo Mosti cambiano i toni, molto più contenuti del solito, ma non la sostanza. La maggioranza si conferma granitica e porta a casa Bilancio, Documento unico di programmazione e tariffe Tari, respingendo pressoché tutte le proposte formulate dall’opposizione. Unica eccezione, l’introduzione dell’imposta di soggiorno sulle strutture ricettive turistiche. Tra le principali novità gli sconti sulla tassa dei rifiuti, ancora più corposi per le attività commerciali e un maggior numero di rate per tutti gli utenti. Queste le principali novità del Piano Tari approvato in aula, con l’astensione dell’opposizione. Le tariffe 2025 conterranno una significativa differenza per i titolari di negozi e botteghe: meno 17,3 per cento che si tradurrà in risparmi di diverse decine di euro.
Il dibattito
Dopo oltre quattro ore di confronto, l’amministrazione Mastella incassa il via libera della maggioranza ai cardini della programmazione finanziaria. Un sì che non è stato mai in discussione, come testimonia l’esito bulgaro del voto sul Bilancio con 19 favorevoli (unico assente Luca de Lipsis) e 3 contrari (Farese, Megna, Perifano). Le uniche fibrillazioni, qualche minuto prima, le avevano provocate i consiglieri mastelliani allontanatisi momentaneamente in occasione del voto sul Dup (approvato con “soli” 18 consensi, non votanti De Lipsis e Lauro), richiamati precipitosamente in aula dalla precettazione perentoria di un visibilmente irritato Mastella.
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Il sindaco, reduce da un periodo di convalescenza per problemi respiratori, ha presenziato stoicamente all’intera seduta. Toni sostanzialmente distesi per tutto l’arco del dibattito, ma il muro contro muro tra schieramenti resta la regola. L’opposizione si è vista bocciare 8 emendamenti su 9 al Dup, e 2 su 2 sul Bilancio. L’unica apertura della maggioranza si è avuta sul varo dell’imposta di soggiorno da istituire previa definizione di un Regolamento che dovrà stabilirne l’importo. Il pollice verso dei mastelliani ha spazzato via, uno dopo l’altro, i tentativi avanzati dai consiglieri del centrosinistra per apportare correttivi ritenuti migliorativi.
Come il ripristino dei 195mila euro tagliati al capitolo di Bilancio inerente il verde pubblico: «Anziché ridurre i fondi, dovremmo potenziare le risorse destinate alla cura e alla manutenzione del verde, altrimenti poi si finisce a tagliare alberi mati dai beneventani come i pini del viale Atlantici», ha rilevato Giovanna Megna. Tesi accolta con una scrollata di spalle per cause di forza maggiore dall’assessora al Bilancio Maria Carmela Serluca, che ha rinviato a successive disponibilità di cassa il rimpinguamento del capitolo. Bocciata anche la proposta di incrementare le risorse per l’assunzione di vigili, perorata invano in aula da Francesco Farese. Capuano ha interpretato la linea della maggioranza evidenziando come «8 vigili sono appena stati assunti, e altri lo saranno nel 2025».
Piazza Duomo e le incompiute
Qualche timido accenno di polemica solo sul risanamento delle ferite ancora aperte nel tessuto urbano: «Da piazza Duomo al Parco Cellarulo, dal Malies al parcheggio di Porta Rufina, senza dimenticare i tanti immobili privati in condizioni fatiscenti come l’ex Inail in piazza Risorgimento, ascoltiamo proclami da anni, ma la situazione è sempre la stessa» ha incalzato Vincenzo Sguera motivando l’emendamento da 200mila euro per la riapertura parziale della piazza coperta di Piazza Duomo. Mastella replica: «Parlate di ferite, ma mi spiegate per quale ragione il medico dovrei essere io per tutte? Non faccio i miracoli come Gesù Cristo. Ne abbiamo ereditate a decine, le stiamo in gran parte risolvendo. Per Piazza Duomo non bastano certo 200mila euro, servono milioni.
Parteciperemo al bando della presidenza del Consiglio» ha aggiunto il primo cittadino. Contraria all’emendamento anche Rosetta De Stasio del centrodestra. Accomunati dal verdetto contrario della maggioranza gli emendamenti finalizzati a varare la gratuità degli asili nido per i secondi figli, il ripristino del presepe Dalisi, la creazione del parco fluviale in zona I Sanniti, la mensa scolastica, lo scuolabus per gli alunni delle scuole da trasferire, il sostegno agli istituti integrativi di sostegno alle donne vittime di violenza. Raffica di bocciature commentata così dal leader di Alternativa per Benevento Luigi Diego Perifano.
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«Si conferma che non è l’opposizione a fare ostruzionismo, ma la maggioranza a respingere la stragrande parte delle proposte costruttive da noi avanzate. Continueremo a farle, consapevoli che abbiamo visioni molto diverse su tanti temi: piazza Duomo, terminal bus, demolizione delle scuole, gallerie. E sul Pnrr, non serve sbandierare il cumulo di risorse ottenute ma i risultati che esse sortiranno in termini di sviluppo e lavoro». Secca replica di Picariello per la maggioranza: «No al De Profundis, i finanziamenti non sono piovuti dal cielo ma sono testimonianza delle capacità dell’amministrazione Mastella».
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