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Molti i temi toccati dal Pontefice, intervistato a “Che tempo che fa”. Tra questi anche la guerra tra Israele e Hamas: “L’unica soluzione” per Israele e la Palestina è quella dei “due popoli e due stati”. Sulle sue condizioni di salute dopo la caduta a Casa Santa Marta: “Il braccio sta bene, si muove meglio”. E annuncia che a marzo nominerà una donna governatrice dello Stato Città del Vaticano, la segretaria generale suor Raffaella Petrini
Il crollo della natalità in Italia, i migranti come risorsa e non come pericolo, Donald Trump, Israele e Gaza. Sono molti i temi toccati da Papa Francesco durante la sua intervista – quasi un’ora – con Fabio Fazio a Che tempo che fa, per presentare l’autobiografia Spera, scritta con Carlo Musso per Mondadori. Sul primo punto, il Pontefice ha ricordato come in Italia “l’età media è di 46 anni”: non si stanno più facendo figli. Come risolvere il problema? “Se non fai i figli fai entrare i migranti, questa è una cosa che va risolta”, dice Bergoglio. Poi guarda oltre i confini nazionali: “Se è vero che il nuovo presidente Usa Donald Trump tra i primi provvedimenti manderà via i migranti irregolari è una disgrazia, fa pagare ai poveri il conto dello squilibrio. Non va. Così non si risolvono le cose”.
Gaza: “Unica soluzione per Israele e Palestina è due popoli e due Stati”
Nel giorno dell’inizio della tregua tra Israele e Hamas, Papa Francesco è tornato a parlare della questione palestinese. “L’unica soluzione” per Israele e la Palestina, ha detto, è quella dei “due popoli e due stati”. Da qui, una nuova riflessione sulla pace: “La pace è superiore alla guerra sempre. Per fare la pace tante volte si perde qualcosa ma si guadagna di più. Per la pace ci vuole coraggio”. Ricordando che la guerra è “sempre, sempre, una sconfitta”, come già fatto all’Angelus, il Santo Padre è tornato a ringraziare i mediatori che hanno reso possibile un cessate il fuoco a Gaza.
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“A mia elezione pensai: ‘Sono pazzi ma si faccia quello che Dio vuole'”
Bergoglio è poi tornato indietro nel tempo, ricordando il giorno della sua elezione come Pontefice. “Sono pazzi, ma che si faccia quello che Dio vuole”, ha detto di aver pensato quando fu nominato al Soglio di Pietro. A Fazio ha anche dato aggiornamenti sulla sua salute: “Il braccio sta bene, si muove meglio”, ha spiegato in riferimento alla contusione che ha riportato all’avambraccio destro dopo una caduta a Casa Santa Marta.
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“A marzo nominerò una donna governatrice del Vaticano”
Tra le notizie interne al Vaticano, il Papa, ha annunciato che a marzo nominerà una donna governatrice dello Stato Città del Vaticano. Si tratta dell’attuale vice governatrice, la segretaria generale suor Raffaella Petrini. Restando dentro la Chiesa, che vive il Giubileo – “Ma se vieni a Roma e vai alla porta santa come un turista senza un senso religioso non serve a nulla” – il Pontefice parla anche dei peccati. Premesso che “Dio perdona sempre”, il Papa dice: “A me fa schifo quando nella confessione si cercano quei peccati lì”, riferendosi a quelli carnale, a volte considerati più gravi di quelli commessi “dai figli che non vanno a trovare i genitori”.
Carcerati e Shoah
Dal Pontefice anche un pensiero per chi è in carcere – “Non dimenticatevi dei carcerati. Tanti che sono fuori sono più colpevoli di loro” – e alle vittime della Shoah. Parlando della sua amicizia con la scrittrice Edith Bruck e ricordando il massacro degli ebrei, il Papa ha detto di provare “un sentimento di pietà e di vergogna”, perché “noi uomini siamo stati capaci di fare quello, “è stata una vergogna umana e un dolore umano”.
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