Pesaro, in un giorno già 438 firme per dire no al caro acqua

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PESARO – «L’aumento retroattivo non è possibile da sostenere, rivogliamo indietro i soldi». C’è chi, come Alessandro Corsini, imprenditore locale, ha ricevuto una bolletta idrica da 800 euro questo mese per il ristorante che gestisce. E 1300 euro per la spiaggia. I suoi genitori, a casa, altra bolletta da 800 euro.

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  E’ una delle storie che si sentivano ieri mattina la banchetto organizzato dal centrodestra in via Branca per la petizione contro le maxi bollette dell’acqua. A metà mattinata avevano firmato già un centinaio di persone (alle quali aggiungere le circa 131 sottoscrizioni online). A fine giornata (nel pomeriggio i banchetti si sono spostati alla Galleria Miralfiore) le firme erano 307. In sostanza 438 firme e la cifra crescerà. «L’acqua è carissima, ho avuto una bolletta sui 146 euro – dice un’altra signora al banchetto – c’è stato questo aumento retroattivo dal 2024 fino adesso. Prima pagavo circa 85 euro, un po’ meno del doppio. Ho firmato ben volentieri, è già caria di per sé l’acqua, aumentarla ancora è veramente impossibile». E ancora un’altra firmataria: «Gli aumenti sono evidenti, firmo per migliorare l’economia delle famiglie. Se si può spendere meno sui costi della vita quotidiana, e si risparmia per le famiglie, questo è importante. Le spese aumentano su ogni tipo di consumo oltretutto».

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I conti

Corsini, dopo aver stimato la cifra di quasi 3000 euro di acqua tra ristorante, spiaggia e utenza familiare, sollecita l’amministrazione «a fare qualcosa, questi soldi ci sono stati presi senza diritto. Un aumento retroattivo non è possibile». Ed è proprio questo aspetto, ad ascoltare gli umori dei cittadini ieri mattina al banchetto dell’opposizione, a dare maggiormente fastidio: aver applicato l’aumento sui mesi precedenti. Il rincaro, infatti, è dell’8% a Pesaro, ma applicato sui primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre. Questo è dovuto, dopo l’indicazione dell’aumento da parte di Arera, all’approvazione da parte dell’Aato delle tariffe arrivata lo scorso 25 ottobre. Da lì è stato applicato, nelle bollette del gestore Marche Multiservizi, tutta la retroattività precedente al varo dell’assemblea dei sindaci.

La petizione ha l’obiettivo di sostenere la principale misura lenitiva degli aumenti, richiesta dai gruppi di FdI, Lega, Pesaro Svolta e Forza Italia, formulata con una mozione alla quale verrà allegata la petizione, una volta arrivata a conclusione (i banchetti si terranno anche nei prossimi weekend), per destinare gli utili di Mms ad un fondo ristoro per le famiglie, utilizzando le risorse derivanti dai dividendi degli utili della multitutility, annullando attraverso gli stessi ristori gli aumenti tariffari del 2024 almeno per le famiglie a basso reddito (azzerare gli aumenti per chi ha un Isee inferiore a 15.000 euro. E offrire sostegno proporzionato alle spese di famiglie e imprese). E attivare un tavolo con sindacati, associazioni di categoria e rappresentanti del consiglio comunale per stabilire priorità e criteri per la distribuzione dei ristori. Al banchetto ieri erano presenti diversi consiglieri comunali, rappresentanti politici, e di quartiere, oltre ad alcuni giovani militanti, del centrodestra pesarese. Tutti si sono adoperati per spiegare ai passanti e firmatari la situazione legate alle bollette idriche.

Soddisfatto dell’adesione, il consigliere di Fratelli d’Italia Michele Redaelli: «Una mobilitazione davvero importante, le persone si fermano a firmare perchè il tema è molto importante. Gli aumenti ci sono, sono oggettivi così come sono oggettivi gli aumenti dell’amministrazione Biancani su tutte le tasse locali, vedi Imu, Irpef, tassa soggiorno e parcheggi blu. Siamo contrari a questi rincari e ci faremo sentire in consiglio comunale, chiedendo all’amministrazione comunale di calmierare l’impatto di questi aumenti verso cittadini e imprese, con una serie di iniziative concrete che andremo a proporre. Per il mondo del lavoro, sollecitiamo investimenti e innovazione strutturale, gli aumenti devono diventare investimenti – continua Redaelli – Il Comune ha sempre preferito fare utili anzichè investimenti da parte di Marche Multiservizi. Occorre cambiare rotta». Oggi si replica: banchetti alla Coop dalle 15,30 alle 18,30.





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