Disability card, ecco cos’è e come funziona

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Un primo passo per permettere ai disabili di ampliare e avere agevolazioni sui servizi pubblici a Viterbo. E’ la sintesi del convegno sulla Disability Card, svoltosi ieri mattina alla sala regia di Palazzo dei Priori, organizzato dal Comune di Viterbo e dalla Consulta del volontariato. Un punto di partenza per l’attuazione dell’ordine del giorno sull’implementazione della Disability card nel comune di Viterbo, proposto in consiglio comunale nel novembre 2023 da Antonella Sberna, Melania Perazzini e Paolo Moricoli e approvato all’unanimità. Come ha spiegato il presidente della consulta Raimondi «la disability card è una tessera che dà facilitazioni e accessi a servizi gratuiti o a costo ridotto su trasporti, spettacoli, sport nel territorio nazionale e nell’Ue: è rilasciata dall’Inps su domanda dell’interessato diversamente abile». Nella prima parte della mattina ci sono stati gli interventi istituzionali mentre nella seconda parte una tavola rotonda per le idee di confronto sul tema a cui è intervenuta anche la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna. Nel faccia a faccia si sono confrontati il segretario Cna Attilio Lupidi; il segretario della Camera di Commercio Rieti-Viterbo Francesco Monzillo; il professor Luca Salvatelli dell’Orioli; Giancarlo Turchetti della Uil Lazio e il professor Mario Contarini di Unitus inclusione. Il logo della disabilty card di Viterbo è stato realizzato e donato dalla studentessa dell’Orioli Linda Maria Stella.

«Quella di oggi è una tappa nel percorso di condivisione – ha detto la sindaca Frontini – Era il novembre 2023 quando il consiglio comunale ha approvato l’inserimento della disability card nel comune di Viterbo. All’inaugurazione della nuova sede dell’Unicef Viterbo la presidente ha ringraziato il presidente della consulta del volontariato che è stata un supporto di stimolo e progettazione già definitivamente strutturato». L’assessora alle politiche sociali Giliberto ha detto che «riflettendo su questa giornata il primo valore da sottolineare è il ruolo della squadra. C’è stato un lavoro costante di squadra tra il Comune e il settore politiche sociali che ringrazio. La disability card non è solo uno strumento ma diventa un simbolo per rendere Viterbo una città inclusiva e riconoscibile all’esterno. Come candidatura di Viterbo a capitale europea della cultura l’abbattimento delle barriere architettoniche dev’essere un focus».
Dopo la preside dell’Orioli Monica Cavalletti che ha ricordato l’impegno del professor Luca Salvatelli per le idee creative sulla Disability card, è intervenuta la direttrice dell’Inps di Viterbo, Vittoria Romeo, che ha dettagliato le modalità d’uso della card. «Inps è un attore nella realizzazione della carta europea della disabilità – ha detto Romeo -. La card è una prestazione inserita in un progetto europeo in cui l’Italia è parte attiva. E’ un prodotto molto innovativo, strumento vivo perché c’è tutta la documentazione cartacea che attesta la disabilità della persona. La Disability card é un documento formato tessera, introdotto il 22 febbraio 2022, che identifica la persona e permette l’accesso ai servizi per i disabili. Possono richiedere la carta le persone che hanno: invalidità assistenziale e previdenziale; invalidi civili e minori con invalidità minima del 67%; i legge 104 e chi ha indennità di accompagno; ciechi civili e sordi; titolari della pensione di guerra; inabili e invalidi civili con assegno sociale; titolari di invalidità sul lavoro superiore al 35% e chi prende assegno per assistenza costante e personale o menomazione».

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Antonella Sberna, nel suo intervento, ha detto che «è stato un onore essere stata promotrice e firmataria nel novembre 2023 dell’atto di Consiglio che istituiva a Viterbo la Disability card e, oggi, poter lavorare nelle commissioni del Parlamento Europeo per implementare e potenziare i servizi per l’inclusione e la solidarietà. Un percorso lungo ma concreto che vede lavorare insieme molti livelli istituzionali insieme alle associazioni, alle realtà imprenditoriali e datoriali del territorio per portare il buono della Tuscia in Europa».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link