Toscana ed Emilia-Romagna: “A noi le Olimpiadi 2036”

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Toscana ed Emilia-Romagna rilanciano la corsa alle Olimpiadi 2036. Eā€™ uno dei punti toccati oggi, in occasione della lettera di intenti tra le due Regioni firmata dai governatori Eugenio Giani e Michele de Pascale. Eā€™ proprio Giani a dire chiaramente che ā€œsulle Olimpiadi 2036 lavoreremo con serietĆ ā€.

Secondo il presidente della Toscana, si tratta di una ā€œprospettiva che potrebbe unire le nostre Regioni, per offrire eventi che valorizzano il nostro territorio e il nostro ambiente attraverso lo sportā€. Del resto, de Pascale a sua volta ĆØ convinto che ā€œEmilia-Romagna e Toscana insieme non si devono porre limitiā€ per lavorare in maniera congiunta ā€œsui grandi eventiā€. Fino ad oggi, sottolinea il presidente dellā€™Emilia-Romagna, ā€œabbiamo giĆ  fatto grandi cose sia in campo sportivo che culturale, come il Tour de France e i 700 anni di Danteā€.

Dalla gestione unitaria di alcune linee ferroviarie, come la Faentina tra Firenze e Ravenna, alla strategia comune per turismo, ambiente e servizi in Appennino. Fino allo sviluppo dei collegamenti tra Adriatico e Tirreno, a partire dalla linea Pontremolese. Sono alcuni dei punti principali contenuti nella lettera dā€™intenti firmata oggi a Firenze dai due presidenti di Emilia-Romagna e Toscana, Michele de Pascale ed Eugenio Giani, con lā€™obiettivo di arrivare a un ā€œvero e proprio patto tra le due Regioniā€.

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Ai primi posti cā€™ĆØ appunto ā€œlā€™attenzione al collegamento Adriatico-Tirreno e alle linee che attraversano lā€™Appennino- spiega de Pascale- che hanno una grande valenza in particolare per studenti e pendolari, a cui dobbiamo garantire un servizio piĆ¹ efficaceā€. In alcuni casi, arriva a dire de Pascale, si puĆ² pensare anche ā€œdi ā€˜fondereā€™ i due servizi regionali, perchĆ© ci sia continuitĆ  di trafficoā€. Eā€™ il caso ad esempio della Faentina, spesso soggetta a forti disagi, su cui tra lā€™altro le comunitĆ  locali hanno indetto per il prossimo 2 febbraio una manifestazione di protesta. ā€œLa linea Firenze-Ravenna si ferma di fatto a Faenza- conferma i problemi de Pascale- fino a lƬ ĆØ competenza della Toscana, dopo dellā€™Emilia-Romagna. Gestire la linea in modo univoco potrebbe cambiare il servizio a favore di cittadini e turistiā€. Anche secondo Giani, ā€œla Faentina puĆ² essere gestita in modo unitario per dare risposta ai pendolari e per valorizzare i territoriā€. In poche parole ā€œcā€™ĆØ lavoro per tutti- afferma ancora de Pascale- anche per il Governo, perchĆ© sappia cogliere queste opportunitĆ ā€. La Pontremolese, ad esempio, ĆØ una ā€œconnessione essenziale e strategica per il traffico e la logistica tra il Tirreno e Adriaticoā€. Una strategia su cui coinvolgere appunto anche il Governo e la confinante Liguria. ā€œLa Pontremolese puĆ² offrire una direttrice nuovaā€, conferma Giani.

Poi ci sono anche ā€œalcune linee su cui dobbiamo lavorare meglio anche noi- non fatica ad ammettere de Pascale- non vogliamo solo scaricare sul Governoā€. Allo stesso modo, le due Regioni puntano a mettere in piedi una ā€œstrategia comune sulle zone appenninicheā€, continua de Pascale, perchĆ© ā€œspesso i servizi essenziali delle comunitĆ  toscane sono in Emilia-Romagna, e viceversa. In unā€™Italia molto verticale, tutti i nostri punti mettono al centro lā€™Appenninoā€.

Il patto riguarda anche la valorizzazione turistica dei due territori, sia quello invernale sia quello culturale, sia quello verde legato ai parchi. E anche in questo caso si puĆ² arrivare a unā€™unica gestione dei servizi, sostiene Giani, come ad esempio per il Parco del Sasso Simone e Simoncello, che ā€œpuĆ² essere unicoā€. Lā€™Appennino, afferma il governatore toscano, ā€œnon deve essere una divisione ma un elemento di unione, un ponte che riusciamo a offrireā€, puntando quindi sulla ā€œvalorizzazione del turismo e il contrasto allo spopolamentoā€. Anche sullā€™alluvione, ricorda poi de Pascale, ā€œil lavoro di squadra ĆØ fondamentale.
Entrambi abbiamo salutato con favore la nomina del commissario Curcio e lā€™avvio, spero positivo, di una nuova collaborazione col Governo. Rimane il tema di ricondurre a una gestione unitaria gli eventi del 2023 e del 2024ā€. Non mancano poi i fattori politici.

Essendo entrambe le Regioni a guida centrosinistra, ā€œcā€™ĆØ una maggiore facilitĆ  di rapporti per comuni valori e ispirazione politica- ammette Giani- ma non ĆØ esaustivo. Io credo molto nel rapporto istituzionale, perchĆØ Toscana ed Emilia-Romagna sono lā€™espressione dellā€™Italia di mezzo, un territorio che ha determinato lo stimolo a uno sviluppo e una crescita del nostro Paese in modo equilibratoā€. In fondo, sostiene ancora Giani, ā€œsiamo Regioni sorelle, con caratteristiche simili. Tanti problemi sono vissuti insieme e ci sono giĆ  sinergie sul piano ambientale, dei collegamenti e delle opere pubbliche. Sono due Regioni guida sulla sanitĆ  e attraverso i nostri territori si snodano i collegamenti per tutta lā€™Italiaā€. Tra Emilia-Romagna e Toscana, aggiunge de Pascale, ā€œcā€™ĆØ una consuetudine di rapporti che non ĆØ iniziata oggi ed ĆØ venuto naturale riprendere le fila di relazioni e rapporti che sono da sistematizare in un modo unicoā€.

(Agenzia DIRE)



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