A rivedere i prezzi raccomandati risultano Eni (+1 centesimo sul diesel), Q8 (+1 centesimo su benzina e diesel) e Tamoil (+1 centesimo su benzina e +2 centesimi sul diesel). In autostrada i prezzi della verde viaggiano verso i 2,2 euro nella modalità servito
Nuovi aumenti dei carburanti con i listini dei maggiori marchi aggiornati al rialzo a cui segue il rincaro delle medie nazionali dei prezzi praticati. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 16 gennaio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,824 euro (1,821 il dato del 15 gennaio), con le compagnie tra 1,821 e 1,840 euro (no logo 1,806). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,731 euro (rispetto a 1,727), con i diversi marchi tra 1,726 e 1,746 euro/litro (no logo 1,715). Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 1,962 euro/litro (1,957 la rilevazione del 15 gennaio), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,918 e 2,043 euro/litro (no logo 1,862). La media del diesel servito è 1,869 euro/litro (contro 1,864), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,828 e 1,949 euro/litro (no logo 1,771).
In autostrada verso 2,2 euro
In autostrada i prezzi della verde viaggiano verso i 2,2 euro al litro, con le rilevazioni di Staffetta Quotidiana che indicano la Super a 1,88 euro al litro e il diesel a 2,111 euro nella modalità servito. Questi gli altri prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,916 euro/litro (servito 2,177), gasolio self service 1,834 euro/litro (servito 2,102), Gpl 0,868 euro/litro, metano 1,530 euro/kg, Gnl 1,576 euro/kg.
I listini delle compagnie
I prezzi hanno cominciato a salire a fine dicembre 2024 e con le sanzioni Usa nei confronti del greggio russo. A rivedere i prezzi raccomandati risultano Eni (+1 centesimo sul diesel), Q8 (+1 centesimo su benzina e diesel) e Tamoil (+1 centesimo su benzina e +2 centesimi sul diesel). In attesa di assorbire gli ultimi rincari, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa risultano in salita a seguito dei precedenti interventi. Quanto alle quotazioni internazionali dei raffinati, ieri sono tornate a calare sulla benzina.
La polemica sui rincari
Gli aumenti dei prezzi di Eni ha suscitato una disputa con i gestori dei distributori. Secondo Faib (Federazione Italiana Benzinai) e Fegica, Enilive ha aumentato i prezzi dei carburanti tre volte nello spazio di quindici giorni: +1 centesimo il giorno di Natale (mai successo prima); +2 centesimi il giorno di capodanno (mai successo prima); +2 centesimi l’8 gennaio. «La question’aumento dei prezzi – dichiara Giuseppe Sperduto, presidente di Faib – è una questione che i benzinai hanno molto a cuore perché, a differenza dei tabaccai che distribuiscono prodotti di monopolio e lavorano a percentuale, i gestori dei distributori hanno un contratto che assegna un margine di guadagno fisso, fra 4 e 5 centesimi lordi al litro. Quindi, più aumenta il prezzo e meno il benzinaio guadagna: minore è l’erogato e minore è il guadagno e più sale il prezzo e inferiore è l’erogato. Se prima di Natale con 20 euro di rifornimento il benzinaio riceveva 45 centesimi, oggi con 20 euro ne incassa meno di 40».
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