Terremoti e beni culturali, dal ministero della Cultura 375 milioni di euro

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


I ministri Alessandro Giuli (Cultura) e Nello Musumeci (Protezione Civile) sono intervenuti ieri al convegno sulla tutela dei beni culturali in relazione alle catastrofi naturali

“Il ministero della Cultura ha finanziato circa 425 interventi per 374 milioni di euro per far fronte agli effetti degli eventi sismici sul patrimonio culturale”. Ad affermarlo, ieri a Roma, nel corso del convegno “Beni culturali e catastrofi naturali: idee per la tutela”, il ministro della Cultura Alessandro Giuli. 

Il convegno, promosso dai dipartimenti della Protezione Civile e Casa Italia, si è focalizzato sulle protezione, salvaguardia e gestione del patrimonio culturale italiano in situazioni di emergenza connesse a eventi calamitosi.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Giuli: cinque depositi per la conservazione del patrimonio mobile
“Per assicurare l’adeguato ricovero delle opere d’arte nelle aree colpite da terremoti è inoltre prevista la realizzazione di cinque depositi per la conservazione del patrimonio mobile”, ha aggiunto il ministro Giuli. “La maggiore parte delle perdite avviene infatti non tanto in seguito al sisma o all’evento calamitoso, ma subito dopo a causa della mancanza di protezione, di vigilanza, di cura delle opere e del patrimonio”.
Denominate “Recovery art”, queste cinque strutture saranno ubicate in aree diverse del territorio nazionale, con l’obiettivo, ha spiegato il ministro, di intervenire rapidamente con le misure di trasporto e conservazione. “La spesa complessiva per la loro realizzazione è di 150 milioni di euro”.

Musumeci: necessaria maggiore attenzione al tema
Oltre a Giuli, al convegno è intervenuto il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, che ha sottolineato come in Europa l’Italia sia il Paese più esposto ai rischi naturali e, contemporaneamente, quello nel quale sono presenti il maggior numero di beni culturali. 
“Parliamo di opere d’arte, monumenti, documentazione cartacea, di biblioteche, di pinacoteche, di dimore storiche, anche provate, che sono un patrimonio da non sottovalutare”, ha sottolineato il ministro. “Il tema delle catastrofi naturali non è particolarmente approfondito e non ha appassionato particolarmente il mondo accademico dove e rimasto chiuso in alcuni ambienti. A mio avviso, invece, dovrebbe interessare tutti, a cominciare dagli enti territoriali”.

Non solo terremoti
Nel corso dei rispettivi interventi i due ministri si sono soffermati su altre tipologie di calamità naturali, come le inondazioni e gli incendi boschivi.
“È un errore pensare solo al terremoto, perché buona parte degli archivi storici si trovano negli scantinati che sono i luoghi dove per prima arriva l’acqua nel caso di inondazione di un fiume”, ha evidenziato Musumeci. “Dai lavori del convegno si è levato un appello a tutte le classi dirigenti e ai cittadini: essere sempre pronti alla tutela dei beni culturali. Non solo nella emergenza, anzi soprattutto nella prevenzione. Le catastrofi del recente passato dimostrano come arrivare impreparati alla calamità può costituire pregiudizio per la salvaguardia di un bene che sintetizza l’identità di ciascuno”.

Dal canto suo Giuli ha considerato come, inn aggiunta al rischio sismico, negli ultimi anni sia emersa un’attenzione collettiva per gli incendi boschivi.
“Azioni di prevenzione e protezione non sono sempre sufficient”i, ha concluso Giuli. “Per questo motivo il ministero della Cultura ha predisposto delle specifiche procedure che prevedono una struttura organizzativa straordinaria da attivare in situazione di emergenza che pongono a rischio beni di interesse culturale. Si tratta di un’unità di crisi, una rete di sicurezza e di coordinamento a livello nazionale e regionale che garantisce la sinergia operativa costante con tutti gli istituti preposti, Prefetture, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine e volontari”.

Red/la
Fonti: ministero della Cultura, Adnkronos, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link