Appalti, alcune domande al direttore generale dell’Arpab, Donato Ramunno

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Nell’attesa di ricevere da Giuseppe Postiglione le risposte alle nostre domande contenute nell’ultima inchiesta pubblicata in due parti il 7 gennaio 2025e il 13 gennaio 2025, senza perdere tempo ne aggiungiamo altre.

IL GRUPPO CRONACHE ESISTE?

Del Gruppo Cronache non abbiamo traccia da nessuna parte. Un Gruppo imprenditoriale di solito è una holding, una SpA, una Srl, insomma una Società madre che comprenda le altre o sotto forma di controllate o partecipate. Nello specifico “un gruppo d’imprese o gruppo aziendale, è un insieme di imprese direttamente collegate tra loro sul piano finanziario ed organizzativo. Un gruppo aziendale viene di solito definito come un insieme di unità tra loro autonome dal punto di vista giuridico, assoggettate ad un unico soggetto economico.”

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Ora, leggiamo per l’ennesima volta sul Pdf Le Cronache Lucane, il cui editore pare sia un fantasma, la parola Gruppo Cronache, quindi, deve esserci una capo gruppo, deve esserci un unico soggetto economico che assoggetta le altre aziende.  Chi è questo soggetto societario e imprenditoriale? Qualunque Gruppo editoriale o Gruppo imprenditoriale in altri settori ha una partita iva, ha soci o azionisti e  amministratori. Se vogliamo sapere chi sono i soci, i proprietari, gli amministratori e a quanto ammonta il capitale sociale è sufficiente estrarre una visura camerale.

Se vogliamo sapere chi amministra il “Gruppo Cronache”, chi è il proprietario e che cosa fa, diventa difficile. Semplicemente perché non esiste un Gruppo Cronache. E allora perché sul giornale Pdf che Giuseppe Postiglione dice di essere direttamente riconducibile a se stesso si parla di Gruppo? Per la verità la parola Gruppo compare anche in altre circostanze. In attesa che qualcuno ci risponda possiamo soltanto ipotizzare che si tratta della solita spruzzata di fumogeno comunicativo in stile Postiglione. Può anche darsi, però, che Postiglione non sappia cosa sia un Gruppo imprenditoriale e quindi è probabile che lo confonda con l’allegra compagnia dei mattacchioni o con una banda musicale che suona in playback.

Abbiamo già chiarito che le presunte testate giornalistiche del presunto editore Giuseppe Postiglione non hanno un editore. Abbiamo già chiarito che tutte le società che rastrellano pubblicità, e riconducibili in qualche modo all’ambigua ragnatela di affari di Postiglione, sono amministrate da personaggi improbabili. Abbiamo già chiarito che enti pubblici lucani elargiscono, spesso con affidamenti diretti, denaro per inserzioni pubblicitarie sui mezzi mediatici presumibilmente riconducibili a Postiglione. Ai dirigenti di questi enti pubblici, ci riserviamo di porre qualche domanda.

Le nostre inchieste sulla ragnatela di affari di Postiglione, e sugli intrecci pericolosi tra l’istrionico presunto editore e esponenti politici, sono fondate su documenti e fatti. E stiamo ancora aspettando le risposte dall’interessato il quale evita di entrare nel merito dei fatti e prova a buttarla in piazzate tanto per confondere le acque. Comprendiamo, la sua reazione scomposta, inconcludente e calunniosa.  Dietro e intorno a lui c’è  un sistema di compiacenze e convenienze che comincia ad avere molta paura di chi scrive la verità. Personaggi timorosi della caduta di Postiglione: se cade lui cade un bel pezzo della combriccola che sta ulteriormente “annebbiando” la città di Potenza e l’intera Basilicata. Tuttavia le risposte che aspettiamo non arriveranno mai da Postiglione, per evidenti ragioni, ma siamo certi arriveranno dalle autorità inquirenti, quelle serie. Detto questo, cominciamo ad occuparci dei politici, dirigenti e manager che hanno a che fare con quella che abbiamo definito la “Non mafia” e in un altro articolo La Cosa

LE PRIME DOMANDE LE RISERVIAMO ALL’ARPAB

Il 29 novembre 2024 l’Arpab affida lo “speciale fine anno”, vale a dire la marchetta per promuovere il grande e glorioso lavoro dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, a due società: La Letizia Srl di Potenza e Agi Srl di Teramo. Due società già descritte nelle nostre inchieste a proposito degli affari della famiglia Postiglione. In tutte e due le determine con cui l’Agenzia “aderisce” alle offerte non sono indicate le testate su cui sarebbe stato pubblicato lo speciale fine anno dell’Arpab. Grave omissione. Se acquisto da una concessionaria spazi pubblicitari devo sapere su quali testate sarà pubblicata la promozione. Devo, cioè sapere, quali spazi sto acquistando. Nelle determine questa indicazione è omessa. Alle due concessionarie l’Agenzia paga 3mila e 500 euro ciascuna. Gli enti pubblici in tutta Italia quando devono acquistare servizi di pubblicità legale o spazi di semplice promozione delle proprie attività si rivolgono alle concessionarie di pubblicità, non ai giornali.

Ma l’Arpab è particolare, nella premessa alle determine di affidamento, scrive: “Dato atto che la Direzione generale richiedeva alle diverse testate giornalistiche presenti nella Regione Basilicata di formulare una proposta contrattuale che vedesse come protagoniste le varie attività istituzionali di maggiore rilevanza poste in essere da questa Agenzia nel corso dell’anno 2024…”

Da che mondo è mondo La Letizia srl non è una testata giornalistica e l’AGI Srl con sede a Teramo, se fosse una testata giornalistica, e non lo è, certamente non è presente in Basilicata. Formalmente è così. Nella sostanza, come abbiamo già evidenziato nelle altre inchieste, sia la prima Società sia la seconda, sono riconducibili alla famiglia Postiglione.

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Ma c’è un altro passaggio della determina relativa a La Letizia srl che ci ha ulteriormente incuriosito: “Richiamata la nota prot.16453/24 con la quale la società La Letizia Srl p.iva 02121750760, sul solco del precedente anno e di quanto illo tempore già realizzato, formulava sua sponte, una proposta commerciale afferente ad uno speciale fine anno, con spazio riservato all’Arpab ad un costo di € 2.980,00 oltre Iva…” Qui la determina per AGI srl Teramo e Qui la determina per La Letizia srl

Il direttore generale dell’Arpab, Donato Ramunno, è stato allegramente premiato nel corso del Gran Galà fuffa del Premio Internazionale Nino Postiglione. La Commissione del premio, di cui l’opinione pubblica ignora l’esistenza, ha ritenuto Ramunno un grande manager, magari lo è. Il grande manager, però, deve spiegarci la ragione per cui ha firmato una determina con gravi omissioni e il motivo per cui, come fanno tutti nell’individuare i contraenti, non si sarebbe rivolto al MEPA (Mercato elettronico della pubblica amministrazione).

Ad ogni modo la domanda la facciamo semplicemente perché nelle determine direttoriali di affidamento non c’è alcun accenno al MEPA. E non c’è traccia degli operatori economici consultati nell’ambito della procedura di affidamento. Sono informazioni che dovremmo ricavare da qualche altro documento che non troviamo. Ce le spedirà Ramunno.

Naturalmente ci sono altri affidamenti a La Letizia srl e ad altre partite iva riconducibili alla cerchia Postiglione. Tracce documentali di affidamenti Arpab le troviamo anche nel 2020, 2021, 2022, 2023. Per quanto riguarda gli altri enti pubblici o società a partecipazione pubblica li tratteremo scorrendo i premiati al Gran Galà della fuffa, un po’ alla volta. Naturalmente continueremo ad occuparci anche degli esponenti politici e dell’imprenditoria che continuano a perseguire gli interessi propri a danno dell’interesse generale.

L’annotazione riservata dell’Anac su La Letizia srl

Fino al 28 dicembre 2022 amministratore unico della Società era Ida Palma Tortorelli. Alla stessa data si è reso necessario affidare la carica a Lydia Postiglione. Perché? Ida Palma Tortorelli, madre di Antonio e Giuseppe Postiglione, era stata condannata dal tribunale di Salerno con sentenza penale divenuta irrevocabile il 3 marzo 2022, per il reato “di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti continuato.” L’Operatore economico, nel periodo dal 03 novembre 2023 al 18 novembre 2023 è stato interdetto dalla partecipazione alle gare, dall’affidamento dei subappalti e dalla stipula dei contratti. Per le stesse ragioni l’Asl 1 Napoli Centro il 19 dicembre 2022 revoca a La Letizia srl l’aggiudicazione di un appalto di 210mila euro. Questa annotazione riservata dell’Anac  l’Arpab l’acquisisce soltanto grazie a una ricerca effettuata il 26 novembre 2024, nonostante l’inserimento dell’annotazione nella banca dati Anac risalga 3 novembre 2023. Evidentemente le ragioni che hanno costretto la Asl 1 Napoli Centro alla revoca di un’aggiudicazione a La Letizia srl, all’Arpab non interessano. Così come non interessa il fatto che proprietaria al 95% de La Letizia srl è la stessa persona condannata ai sensi dell’art. 2 d. lgs. n. 74/2000: “E’ punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi.”  Arrivederci alla prossima



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