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Domenica, 25 maggio si disputa la quindicesima tappa del Giro d’Italia da Fiume Veneto ad Asiago per una lunghezza di 214 km. È la tappa di montagna “prealpina”. Da Fiume Veneto si passa da San Martino Colle Umberto in omaggio a Bottecchia nell’anno del centenario del suo secondo Tour vinto. Da Romano d’Ezzelino salita al Monte Grappa dalla storica Strada Cadorna. Quindi discesa su Feltre e poi scalata all’Altopiano dei Sette Comuni da Enego fino all’arrivo di Asiago.
La quindicesima tappa del Giro d’Italia che da Fiume Veneto arriva ad Asiago
Giro d’Italia tra Fiume Veneto e Asiago: cosa vedere
Fiume Veneto, antico insediamento romano, oggi presenta un equilibrio tra industria e agricoltura e una vivace attività culturale e associativa. Il fiume Fiume attraversa il centro abitato e, in località Fiume Piccolo, offre un paesaggio con case affacciate sull’acqua. Nel centro, il corso d’acqua è regolato da paratie utilizzate in passato per la produzione di energia idromeccanica a servizio del cotonificio Amman Wepfer. Lungo il fiume Sile, a sud del Comune, si trovano antichi opifici, tra cui una segheria a Maglio e un mulino a Bannia. La chiesa più antica è la Chiesetta della Madonna della Tavella, di origine medievale e rimaneggiata nell’Ottocento. Ha una facciata semplice a capanna con un piccolo campanile e un interno con copertura a capriate. A Bannia, in un’area di risorgive, si trova un insediamento neolitico con strutture a pozzetto e fosse. Scoperto da Addone Grillo, è oggetto di scavi che Documentano la Cultura dei vasi a bocca quadrata (V millennio a.C.), studiati dal Museo delle Scienze di Pordenone. Il Museo Storico Aeronautico espone aerei, eliche, motori, documenti e cimeli che illustrano lo sviluppo della tecnologia aeronautica.
Thibaut Pinot vince ad Asiago durante il Giro d’Italia del 2017
Asiago, situata nell’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, è una cittadina montana a circa 1000 metri di altitudine. L’altopiano comprende i comuni di Asiago, Roana, Gallio, Foza, Enego, Rotzo e Lusiana, ed è caratterizzato da paesaggi alpini, boschi e sentieri escursionistici. La zona ha avuto un ruolo storico nella Grande Guerra. Il centro di Asiago conserva un’architettura tradizionale con strade acciottolate, negozi, ristoranti e botteghe artigianali. Tra i luoghi di interesse ci sono Piazza Carli, con la statua del Fauno, e Piazza Risorgimento, con la Chiesa di San Rocco. Il Duomo di San Matteo ospita affreschi e la Pala di Jacopo da Ponte. A nord della città si trova San Domenico, con la sua chiesa e produttori locali di formaggi e salumi. Tra le aree verdi, il Parco Millepini offre percorsi alberati, mentre il Parco della Rimembranza è dedicato ai caduti di guerra. Il Lago Lumera è una meta per passeggiate e picnic. Il Sacrario Militare commemora i soldati caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Giro d’Italia ad Asiago: l’eccellenza casearia
Notazione d’obbligo sulla gloria casearia dell’Altopiano: l’Asiago DOP. L’Asiago DOP è un formaggio a pasta semicotta prodotto esclusivamente con latte vaccino in due tipologie. La tipologia Asiago DOP Fresco, con latte intero, ha sapore dolce e delicato mentre il tipo Asiago DOP Stagionato, con latte parzialmente scremato, ha sapore più deciso. La zona di produzione dell’Asiago DOP ricade nella provincia di Vicenza, in due zone confinanti delle province di Padova e Treviso e nella provincia autonoma di Trento.
L’Asiago DOP, un’eccellenza gastronomica
L’Asiago DOP Fresco ha crosta sottile ed elastica, pasta bianca o leggermente paglierina con occhiatura marcata e irregolare; deve essere consumato entro circa dieci giorni dall’acquisto L’Asiago DOP Stagionato ha crosta liscia e regolare, la pasta interna è compatta, di colore che va dal paglierino fino all’ambrato e presenta occhiatura sparsa di piccola o media grandezza; può essere conservato per un mese.
Giro d’Italia tra Fiume Veneto e Asiago: dove mangiare, bere e dormire
Ecco dunque, nell’itinerario che da Fiume Veneto ci porta ad Asiago, qualche consiglio per una sosta di piacere.
L’Ultimo Mulino
L’Ultimo Mulino, tutelato dalla Soprintendenza per i beni storici del Friuli-Venezia Giulia, è un mulino ad acqua del XVII secolo, restaurato e trasformato negli anni ’80 da Franca e Carlo Balestrieri in un hotel con ristorante. La struttura presenta mura in pietra, pavimenti in legno e cotto, con un’atmosfera accogliente e armoniosa.
L’Ultimo Mulino a Bannia di Fiume Veneto
Il ristorante propone una cucina basata su ingredienti locali, ispirata alla tradizione friulana e reinterpretata dallo chef. Il menu include opzioni vegetariane e piatti adatti a diverse esigenze dietetiche. La carta dei vini è incentrata su etichette del Veneto e del Friuli. Gli ospiti possono rilassarsi nel giardino, passeggiare lungo un piccolo fiume o sostare vicino al fogolar friulano. La struttura dispone di otto camere, curate nei dettagli e arredate in modo semplice ed elegante.
Via Molino, 45 33080 Bannia di Fiume Veneto (PN)
Tel +39 0434 957911
Sostansa
Nella vicina Pordenone, tappa consigliata è da Sostansa. Si tratta del progetto nato dalla volontà di Stefano Sacilotto di portare a Pordenone, sua città d’origine, l’esperienza maturata in diverse realtà gastronomiche italiane e internazionali. Dopo anni trascorsi in ristoranti di rilievo, ha scelto di creare un luogo che unisse tradizione e innovazione, valorizzando materie prime locali con un approccio contemporaneo.
La guancetta di vitello di Sostansa
Il ristorante si distingue per una cucina basata sulla ricerca di equilibrio tra ingredienti tradizionali e nuove influenze. Il locale è caratterizzato da un ambiente essenziale e curato nei dettagli, con materiali come marmo, vetro, acciaio e legno, elementi che riflettono la filosofia concreta di Sostansa. La cucina a vista è il primo elemento che accoglie i clienti, offrendo un’esperienza sensoriale immediata. Il menu si ispira ai sapori del territorio, rivisitati con tecniche apprese in esperienze internazionali. La cantina è in costante evoluzione e propone un’ampia selezione di vini friulani, italiani e internazionali.
Viale Cossetti, 3 33170 Pordenone (PN)
Tel +39 327 5396971
CastelBrando
Non proprio a Fiume Veneto, ma nelle immediate vicinanze, precisamente nel grazioso borgo di San Vito al Tagliamento, ci concediamo un sontuoso Sunday Brunch al Panificio Cassin dove poi, prima di andare via effettuiamo smart buy acquistando la loro pregevole gubana. Ci si mette in viaggio con destinazione Asiago, ma circa a metà strada, una deviazione ci può essere consentita verso Cison di Valmarino ed in particolare a CastelBrando, un castello tra i più grandi d’Europa, situato sul Col de Moi in una posizione strategica tra due valichi di montagna.
CastelBrando a Cison di Valmarino
L’edificio, con 280 stanze e 365 finestre, è di proprietà della famiglia di Massimo Brandolini e ospita un hotel quattro stelle, due ristoranti e diverse aree museali. La struttura include un ampio scalone d’ingresso, sale in stile sansoviniano, una chiesa barocca del Settecento e spazi per eventi e incontri. Recentemente restaurato sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali, il castello ha rivelato tracce storiche come un antico forno del pane e bagni termali romani, oggi parte della Princess SPA & Royal Wellness. Tra le suite, spicca la Royal Suite, un tempo riservata ai conti Brandolini, dotata di arredi d’epoca e vie di fuga verso i giardini. I ristoranti offrono piatti della tradizione e una selezione di vini, tra cui il Prosecco CastelBrando. Il castello è visitabile su prenotazione con tour guidati disponibili tutto l’anno.
Via Brandolini, 29 31030 Cison di Valmarino (TV)
Tel +39 04389761
Val d’Oca
Già che siamo di strada, una sosta doverosa è certamente tra le colline di Valdobbiadene e di Val d’Oca in particolare. Con 1.000 ettari di vigneto e 600 soci viticoltori, la Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca è una delle realtà più significative nel mondo del Prosecco. La produzione copre tutte le denominazioni, tra cui Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Asolo Prosecco Superiore Docg e Prosecco Doc, con particolare attenzione a Cartizze e alle Rive, colline ripide di Valdobbiadene dove la viticoltura richiede grande impegno.
I vigneti di Val d’Oca a Santo Stefano di Valdobbiadene
Fondata nel 1952 con 129 soci, la cantina ha investito in tecnologie e pratiche sostenibili per valorizzare il lavoro in vigna. Nel 1997 ha introdotto la bottiglia nera satinata per la linea Cuvée Classiche e il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg. Oggi coltiva uve in 9 delle 43 Rive riconosciute, su 120 ettari, mantenendo un approccio che rispetta le caratteristiche del territorio. L’impegno per la sostenibilità si traduce in un’attenzione costante alla qualità e alla trasparenza nella produzione del Prosecco.
Via San Giovanni, 45 31049 Valdobbiadene (TV)
Tel +39 0423 070056
Enoteca Contemporanea
Sosta non breve e piacevolmente sorprendente a Feltre, centro principale del territorio feltrino. Feltre è immersa in una conca naturale delimitata a nord dalle bellissime vette alpine delle Dolomiti e a sud dalle cime prealpine del Tomatico e del massiccio del Grappa. Sorta al centro di importanti vie di comunicazione, sin dall’antichità la città è stata oggetto di conquista da parte di numerose popolazioni. Questo ha permesso l’avvicendarsi a Feltre di importanti famiglie aristocratiche, come gli Scaligeri e i Carraresi, divenendo, grazie a loro, uno dei centri artistici più importanti del Veneto. Il borgo è interamente composto da edifici storici, tutti finemente affrescati. A Feltre, dichiarazione giurata, troviamo uno dei locali che più piacevolmente ci hanno sorpreso in queste prime due settimane di “giro”.
L’Enoteca Contemporanea a Feltre
Siamo all’Enoteca Contemporanea, che quest’anno celebra i suoi primi dieci anni di attività. Ne è corpo e anima il patron Paolo Grando. Il locale ha sua pregevolezza estetica dovuta alla bellezza congiunta del legno e della pietra. Inimmaginabile, fino a quando non ne siamo ghiotti testimoni, la proposta originale alquanto, a queste altitudini, di eccellenti ostriche della Normandia e, dacché ci sono, di una valida selezione di Champagne. Squisiti i piattini di salumi e formaggi locali. Ottime le carni. Non mancano, ovviamente, i vini locali. Grando nella sua Enoteca Contemporanea, porta avanti una ricerca incentrata su vignaioli legati alla produzione di vini di “terroir”. Memorabile l’assaggio di un metodo classico di grande finezza ed eleganza, ottenuto da uve Pinot nero e Chardonnay, che sosta ben sette anni in bottiglia, fatto dalla cantina Pian delle Vette. Con grande arguzia, essa sottesa ad una vistosa passione, Paolo ha ampliato la sua proposta di ospitalità, allestendo e rendendo ben funzionante e piacevolissimo il B&B Via Paradiso 32, struttura di suggestiva bellezza ubicata nel centro storico di Feltre.
Via XXXI Ottobre, 26 32032 Feltre (BL)
Tel +39 347 9775707
Al Forno dei Keple
Lasciamo Feltre per inerpicarci fin lassù sull’Altopiano di Asiago. La nostra destinazione atta sia al pernottamento che alla (squisita) prima colazione che a smart buy è al B&B Al Forno dei Keple. Tre camere in stile montano, calde e accoglienti ti coccoleranno durante la notte.
Al Forno dei Keple di Asiago
C’è la camera della montagna, per gli appassionati dello stile caldo ed accogliente. C’è la camera dei cuori, che si affaccia su piazza del Duomo e dei Giardini, c’è la camera sotto le stelle. Al mattino, giù per le antiche scale e la colazione ci aspetta. Da provare assolutamente una fetta di Sacher.
Via Jacopo Scajaro, 4 36012 Asiago (VI)
Tel 39 0424 462604
Ciori Hotel Ristorante
Non vi è disponibilità di camere oppure, come sia, si preferisce pernottare in albergo? E allora c’è l’albergo giusto dove si cena anche. È il Ciori Hotel Ristorante, in zona periferica rispetto al centro di Asiago che offre una camera confortevole.
La sala del Ciori Hotel Ristorante ad Asiago
Fuori dall’ingabbiante stereotipo del cibo esclusivamente locale, si gradisce moltissimo l’antipasto: Jamòn Pata Negra Montaraz. Un primo? Un primo soltanto? Facciamo che due è meglio di uno, a patto che siano due mezze porzioni. E però ça va sans dire, che le mezze porzioni siano abbondanti. Ecco, dunque, i capunsei con pomodoro e peperoncino. I capunsei, piatto tipico della cucina dell’Alto Mantovano, sono dei gustosi gnocchi di pane. In successione, Lasagna padellata al Ragù di Coniglio con Grana Pennar. Alla griglia, una sontuosa tagliata di cervo a cui abbiniamo, a mo’ di prelibato contorno un po’ di Polenta Tosela e Chiodini.
Via Bertigo, 2 36012 Asiago (VI)
Tel +39 0424 455070
La Tana Gourmet
Qualora si optasse per memorabile fine dining, si cena a La Tana Gourmet. Binomio di eccellenza: Alessandro Dal Degan in cucina ed Enrico Maglio in sala. Ogni anno il ristorante propone due menu stagionali basati su ingredienti locali, ispirati alla varietà del territorio tra montagne, mare, campagne e laghi.
Il brodetto cipolla dolce, ostriche e merluzzo mantecato de La Tana Gourmet (foto Lido Vannucci)
La particolarità è che non vengono pubblicati in anticipo i piatti, rivelandoli solo al momento del servizio per offrire un’esperienza di scoperta. Il menu prevede una sequenza di assaggi con carne, pesce, crostacei, molluschi, frattaglie, latticini e verdure. Noi abbiamo optato per il menu degustazione In Cammino per un’esperienza eccellente e indimenticabile.
Via Kaberlaba, 19 36012 Asiago (VI)
Tel +39 344 1708004
Lemelae
E se invece che Asiago che dei sette comuni costituisce indubitabilmente il centro maggiore, ci spostiamo a Gallio? A Gallio, esperienza piacevole ed interessante al ristorante Lemelae, di recente apertura.
La cottura alla brace è uno dei tratti distintivi di Lemelae
Al governo della giovane brigata, il giovane (non ancora trentenne) chef Andrew Lunardi, nato in Altopiano, con significativa pregressa esperienza sotto la guida di Norbert Niederkofler. e successivamente in Svezia, dove ha sviluppato una passione per la cucina nordica, in particolare per le sue tecniche di fermentazione, marinatura, affumicatura e salatura. Imperdibili gli gnocchi alla brace.
Via Camona, 7 36032 Gallio (VI)
Tel +39 379 2453847
Al Caminetto
Ad Asiago si resta magari un giorno in più, il non farlo è cosa di cui pentirsi! E allora, se viene voglia di pizza ce ne andiamo Al Caminetto che celebra quest’anno ben 35 anni di attività. Buonissima la Schiacciata Altopiano. Intriganti anche le proposte dalla cucina. Due su tutte: Bigoli ai quattro formaggi; Polenta, sopressa, funghi, Asiago DOP.
La pizza al baccalà della pizzeria Al Caminetto di Asiago
Prima di lasciare Asiago (ma sarà Asiago a non lasciare noi), si va alla Pasticceria Likketar, in attività da oltre 30 anni. Torta alle Noci, Linzer Torte e Sogno Viennese sono da comprare e portare a casa. Nel mentre ci divoriamo con gli occhi tutto il banco, diamo soddisfazione e godimento al palato con Bignè allo zabaione e con Cannoncino alla crema pasticcera.
Via Ecchelen, 22 36012 Asiago (VI)
Tel +39 0424 463680
Le tappe del Giro d’Italia
- 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) – Tirana (Tiranë)
- 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) – Tirana (Tiranë)
- 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) – Valona (Vlorë)
- 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) – Lecce
- 14 maggio 2025 Ceglie Messapica – Matera
- 15 maggio 2025 Potenza – Napoli
- 16 maggio 2025 Castel di Sangro – Tagliacozzo
- 17 maggio 2025 Giulianova – Castelraimondo
- 18 maggio 2025 Gubbio – Siena
- 20 maggio 2025 Lucca – Pisa
- 21 maggio 2025 Viareggio – Castelnovo ne’ Monti
- 22 maggio 2025 Modena – Viadana (Oglio-Po)
- 23 maggio 2025 Rovigo – Vicenza
- 24 maggio 2025 Treviso – Nova Gorica/Gorizia
- 25 maggio 2025 Fiume Veneto – Asiago
- 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta – San Valentino (Brentonico)
- 28 maggio 2025 San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) – Bormio
- 29 maggio 2025 Morbegno – Cesano Maderno
- 30 maggio 2025 Biella – Champoluc
- 31 maggio 2025 Verrès – Sestrière (Vialattea)
- 1 giugno 2025 Roma – Roma
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