Nel corso dello scorso autunno 2024 il distaccamente europeo dell’OMS ha provveduto alla raccolta ed elaborazione di dati, chiedendo ai candidati – studenti e studentesse – quale fosse il livello di stress percepito in classe e a casa durante lo svolgimento dei compiti assegnati e dello studio personale. I risultati sono preoccupanti ed evidenziano un continente nervoso e sotto pressione: tale dinamica, oltre a compromettere le effettive prestazioni dello studente, rende il supporto familiare di complessa realizzazione. Sono le studentesse, nella fattispecie, a soffrire di più lo stress sociale determinato dall’ambiente scolastico. Il tema aggiuntivo oggetto d’indagine da parte dell’OMS concerne il supporto a casa da parte delle famiglie, questo considerato inversamente proporzionale allo stress, dunque in riduzione. Con i genitori professionalmente impegnati, è spesso la solitudine ed il disagio a caratterizzare i pomeriggi di studio autonomo.
I preoccupanti dati del report
Un nuovo rapporto dell’OMS/Europa e dello studio Health Behavior in School-aged Children (HBSC) ha rivelato un allarmante calo del sostegno sociale per gli adolescenti in Europa. I risultati sono netti: solo il 68% degli adolescenti segnala un elevato livello di sostegno familiare, un calo significativo rispetto alla precedente indagine del 2018, mentre la pressione scolastica è aumentata notevolmente, in particolare per le ragazze adolescenti. Queste tendenze stanno influenzando la salute mentale e il benessere di milioni di giovani, in particolare gli adolescenti più grandi e quelli provenienti da famiglie meno abbienti. Il rapporto si basa sui dati di 279.117 giovani di età compresa tra 11, 13 e 15 anni in 44 paesi e regioni che hanno partecipato all’indagine HBSC 2021/2022. I risultati sottolineano la necessità di affrontare i determinanti sociali della salute – i fattori non medici che influenzano i risultati sanitari – come parte di un approccio globale a sostegno dei giovani. Per affrontare questi problemi in modo efficace, il rapporto richiede un’azione coordinata a tutti i livelli – nazionale, regionale e comunitario – per promuovere ambienti più favorevoli, affrontare le disuguaglianze e rafforzare i vari sistemi sui quali fanno affidamento i giovani.
Risultati chiave dell’indagine
I “findings” del rapporto seguono in elenco puntato:
- Diminuzione del sostegno della famiglia e dei pari. I sistemi di supporto fondamentali per la salute mentale degli adolescenti si sono indeboliti dal 2018, con la percentuale di adolescenti che segnalano elevati livelli di sostegno familiare scesi dal 73% al 67% e il sostegno tra pari dal 61% al 58%. Il calo è stato particolarmente pronunciato tra le ragazze (sostegno familiare: dal 72% al 64%; sostegno tra pari: dal 67% al 62%).
- Crescente pressione scolastica. Un numero maggiore di studenti riferisce di sentirsi sotto pressione a causa dei compiti scolastici rispetto al 2018, colpendo in particolare gli adolescenti più grandi, con forti differenze di genere che emergono. Tra i quindicenni, quasi due terzi delle ragazze (63%) ora riferiscono di sentirsi sotto pressione – rispetto al 54% nel 2018 – rispetto al 43% dei ragazzi (rispetto al 40%).
- Disuguaglianze sociali. Gli adolescenti provenienti da famiglie meno abbienti riferiscono costantemente livelli di sostegno inferiori rispetto ai loro coetanei più benestanti. Ad esempio, il 62% degli adolescenti a basso reddito riporta elevati livelli di sostegno familiare, rispetto al 71% degli adolescenti ad alto benessere. Modelli simili si riscontrano nel supporto tra pari (53% vs 62%) e nel supporto dei compagni di classe (52% vs 58%). Differenze di genere. Esistono significative disparità di genere in molteplici ambiti della vita dei giovani. Meno ragazze rispetto ai ragazzi trovano facile parlare con uno dei genitori di cose che li preoccupano davvero, con maggiori divari di genere nella comunicazione con i padri (62% contro 78%) rispetto alle madri (81% contro 86%). Le ragazze riferiscono inoltre livelli più bassi di sostegno familiare (65% contro 71%) e devono affrontare una pressione scolastica sostanzialmente più elevata (62% contro 43% tra le quindicenni). L’unica eccezione sono le relazioni tra pari, in cui le ragazze mantengono livelli di sostegno più elevati rispetto ai ragazzi (62% contro 55%).
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