“Meno rischio in Toscana”, in 500 all’avvio del percorso per prevenire frane e alluvioni 

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PRATO – Hanno risposto in centinaia tra amministratori, volontari della protezione civile, vigili del fuoco, tecnici, rappresentanti degli Ordini professionali e delle molte realtà coinvolte nel sistema di prevenzione e gestione del rischio idraulico ed idrogeologico. Al teatro Politeama di Prato questa mattina si sono registrate oltre 500 persone per l’avvio del percorso “Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni contro alluvioni e frane”, iter formativo in 10 tappe, tra incontri in presenza e webinar  promosso e organizzato dalla Regione Toscana.

“La Toscana ha fatto della difesa del suolo la priorità tra le opere pubbliche, – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – dall’inizio dell’anno ad oggi ho già proclamato quattro stati di emergenza, a fronte di eventi di eccezionale gravità collegati ai cambiamenti climatici, che hanno cambiato anche la percezione da parte delle persone: se fino a pochi anni fa i cittadini chiedevano a chi amministrava infrastrutture o ospedali, oggi la priorità, evidenziata anche da sondaggi indipendenti, è quella della sicurezza da rischio idraulico e idrogeologico. La Regione sta facendo la sua parte, serve lo stesso impegno anche da parte del Governo perché per realizzare tutte le opere necessarie ad abbattere davvero il rischio è necessario un forte investimento statale. Il tema delle risorse è importane, così come la capacità di progettare e la presenza di una rete di collaborazione tra enti pubblici, autorità, mondo del volontariato. Serve una regia collettiva su questo tema ed eventi come quello di oggi servono proprio per creare una consapevolezza ed un modo do agire comune e coordinato”.     

“Con questo percorso – ha aggiunto l’assessore regionale all’ambiente ed alla difesa del suolo Monia Monni – la Regione prova a mettere nella “cassetta degli attrezzi” di chi opera nei settori dell’urbanistica, della prevenzione e della gestione dell’emergenza gli strumenti giusti per aumentare la sicurezza delle nostre comunità. Per farlo abbiamo coinvolto un gruppo di professionisti di chiara fama e di docenti universitari, che attraverso una serie di webinar mirati potranno diffondere le corrette informazioni. I Comuni che parteciperanno a tutti gli incontri avranno vantaggi nei nostri bandi. Inoltre tutti i partecipanti riceveranno un attestato corredato di un logo realizzato grazie al coinvolgimento delle scuole”.

“Oggi – ha proseguito Monni – siamo di fronte ad una realtà climatica più dura rispetto a quanto eravamo abituati a gestire, per questo per ridurre  il rischio idraulico e idrogeologico occorre progettare opere che superano quanto previsto dalle norme e dai piani di settore. Dobbiamo andare oltre e farci trovare preparati. E questa preparazione riguarda anche l’urbanistica, l’uso dei suoli, la conoscenza da parte dei cittadini dei piani comunali di Protezione civile. Riguarda la corretta informazione, fatta dai giornalisti, e la formazione delle giovani generazioni, che coinvolgeremo con un percorso specifico aperto a tutte le scuole secondarie della Toscana. Saranno proprio gli studenti a disegnare il logo che caratterizzerà gli attestati che saranno consegnati ai partecipanti alla fine dell’iter”.

“Ringrazio la Regione Toscana – ha detto il sindaco di Prato, Ilaria Bugetti – e il sistema di Protezone civile, che con la sua presenza ci consente di affrontare con maggiore tranquillità ogni genere di calamità. Sappiamo che è fuori dai momenti di crisi che avviene la formazione, necessaria per farsi trovare preparati. Prato e tutti i Comuni possono lavorare per migliorare la risposta del territorio alle nuove esigenze, visto che in questi anni sono cambiati i fenomeni climatici, è cambiato il territorio, sono cambiate le sensibilità. Giornate come questa ci aiutano a trovare una strada tuti insieme”.  

Il percorso di “Meno rischio in Toscana” si snoderà da marzo a giugno e vedrà altri eventi nei quali saranno trattati argomenti di specifico interesse tecnico come la progettazione opere idrauliche in relazione ai cambiamenti climatici (evento del 27 marzo), il rischio di collasso arginale (3 aprile), suscettibilità al danno da alluvione (17 aprile) e alluvione (8 maggio), la pianificazione urbanistica e cambiamenti climatici (22 maggio), la manutenzione dei corsi d’acqua in relazione ai cambiamenti climatici. A maggio si terranno inoltre due incontri più specifici, un webinar dedicato al sistema di Protezione civile in relazione all’emergenza meteo, rivolto a sindaci e tecnici, ed un seminario per giornalisti incentrato sugli strumenti per migliorare l’informazione riguardo a frane e alluvioni. Al termine del percorso i partecipanti riceveranno un attestato ufficiale, che consentirà a chi lo riceve di utilizzare il logo dell’iniziativa e identificarsi come ente formato sul tema del rischio da frane e alluvioni. Gli attestati saranno consegnati nel corso di un evento conclusivo che si terrà a Firenze il 16 giugno, presso il teatro della Compagnia di via Cavour.



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