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Scontri violenti in A11 fra tifosi, proseguono le indagini.
Il Questore della provincia di Lucca, Edgardo Giobbi, ha emesso 14 Daspo, nei confronti di 6 tifosi lucchesi e 8 tifosi perugini, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, per gli incidenti avvenuti sull’autostrada A12, all’altezza dell’area di servizio Versilia Est, intorno alle 16 di domenica 23 febbraio scorso.
Gli ultras lucchesi, diretti con alcuni minivan allo stadio di Sestri Levante, hanno incrociato, sulla corsia di accelerazione che dall’area di servizio immette sulle corsie di marcia autostradale, un gruppo di ultras perugini, diretti allo stadio comunale di Chiavari che si erano appostati sul piazzale dell’area di servizio.
Dopo aver arrestato pericolosamente la marcia, i due gruppi di ultras si sono scontrati per diversi minuti, costringendo le pattuglie della Polizia Stradale intervenute alla chiusura temporanea della A12 direzione nord, al fine di evitare più che probabili investimenti e tamponamenti a catena. Le indagini della Digos lucchese, in concorso con quella di Perugia, stanno consentendo di ricostruire i fatti e le singole responsabilità.
“Per prima cosa abbiamo verificato le immagini di video sorveglianza dell’autogrill Versilia est e quelle realizzate dai colleghi della stradale, anche per vedere come si era svolto lo scontro tra le due tifoserie – dichiara il Commissario capo dirigente della Digos, Alessio Jaci -. Dai video ripresi dal circuito di sorveglianza si notava come i tifosi del Perugia fossero già presenti nell’area di servizio ed avessero indosso passamontagna, caschi, cappucci e strumenti di varia natura. I tifosi della Lucchese invece sono arrivati qualche minuto dopo le 16 e si sono fermati qualche metro più avanti nella corsia di accelerazione. Sono scesi dirigendosi contro la compagine del grifone, anche loro camuffati con strumenti di varia natura. Sono tornati a piedi verso l’area di servizio ed hanno iniziato a ingaggiare uno scontro violentissimo con i tifosi del Perugia. Lo scontro ha interessato più o meno un centinaio di persone, tifosi del grifone e una 6oina di support rossoneri. I tafferugli sono durati circa una decina di minuti, abbiamo notato in particolare, l’utilizzo di strumenti atti ad offendere particolarmente i gravosi, tra cui manganelli, telescopici, bottiglie in vetro, catene con lucchetti, fumogeni di varia natura e anche una pistola che spara il capsicum, cioè il famoso spray al peperoncino. Nel corso di questi scontri abbiamo peraltro avuto un ferito tra i tifosi della Lucchese che ha riportato un trauma piuttosto importante alla testa guaribile in 40 giorni”.
Al momento sono stati identificati e indagati, per i reati di rissa e interruzione di un servizio pubblico, aggravati dalla circostanza di aver commesso il fatto durante una trasferta a causa di manifestazioni sportive, 14 ultras sia lucchesi sia perugini; uno dei compartecipi, un tifoso lucchese 40enne, è stato costretto a ricorrere alle cure mediche all’ospedale Unico della Versilia per una frattura, cagionata da una spranga, con prognosi iniziale di 40 giorni.
“Nella mia divisione c’è la sezione misure di prevenzione, che tra gli strumenti a disposizione fornitogli dall’ordinamento, ha il Daspo che è molto importante per frenare queste pulsioni devianti degli ultrà – spiega Virgilio Russo, dirigente della Polizia anticrimine della Questura di Lucca -. Per fortuna i fatti che si sono verificati il 23 febbraio, grazie al tempestivo intervento della polizia stradale, non hanno avuto esiti infausti. Noi ci siamo subito mesi di impegno sulle direttive del Questore perché su questi fatti non possiamo transigere. Un po’ mi ha sconcertatoche gli ultras, non abbiano calcolato le conseguenze delle proprie azioni non solo come pericolo per sé e per gli altri, derivate dagli scontri, ma anche per eventuali investimenti sulla sede autostradale. Comunque la Polizia c’è, interviene ed interviene tempestivamente e fattivamente, tanto è vero che ne abbiamo al momento daspati ben 14 e questi 14 Daspo seguono di poco tempo i tre che abbiamo comminato a gennaio per l’aggressione ad un calciatore della Lucchese, dopo la partita Lucchese – Spal e gli otto che abbiamo comminato dopo i fatti del 27 ottobre, prima dell’incontro Lucchese – Pescara. Quindi noi ci siamo ci siamo sempre, facciamo il nostro dovere fino in fondo e grazie agli strumenti normativi che ci fornisce l’ordinamento puntualmente perseguiamo i responsabili di questi gravi fatti. Per altro di questi, alcuni hanno anche l’obbligo di firma il che è una forte limitazione anche alla libertà personale, tanto è vero che poi chiediamo e otteniamo, così come è previsto dalla riserva di legge, la convalida da parte del Gip che è sempre puntualmente avvenuta proprio perché i fatti contestati e soprattutto i riscontri forniti sono stati granitici. Dei 14 tifosi coinvolti nel Daspo, 6 sono della compagine Lucchese, 8 invece sono perugini e vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 7 anni. Quelli che abbiamo comminato oltre i 5 anni sono anche corredati dalla prescrizione accessoria dell’obbligo di firma, nella Questura di Lucca per il Lucchesi e ovviamente a Perugia per i tifosi perugini”.
Le indagini hanno evidenziato come i perugini abbiano atteso in massa, sul retro dell’autogrill, il momento propizio per l’agguato; infatti non erano entrati nella struttura, ma avevano atteso sul piazzale l’arrivo dei lucchesi.
Diversi, tra perugini e lucchesi, indossavano caschi e altri strumenti per nascondere la propria identità. Qualche perugino aveva addirittura camuffato parzialmente la targa con un nastro adesivo per tentare di scongiurare la propria identificazione.
Dei 14 daspati, 4 hanno anche l’obbligo di firma in Questura quando le rispettive squadre giocano sia in casa che fuori casa, poiché colpiti in precedenza da pregressi Daspo, obbligo che viene convalidato dal tribunale. I vari provvedimenti vanno da 3 a 7 anni, per un totale di 56 anni complessivamente.
Nel 2024 sono stati emanati 13 Daspo, a fronte dei 27 già emanati nel 2025. I tifosi lucchesi colpiti da Daspo dal 2024 sono 32.
“Rimane tanta amarezza e perplessità di fronte a questo tipo di atti – interviene a conclusione il Questore di Lucca Edgardo Giobbi -, in un momento storico in cui la Lucchese ha difficoltà societarie, il Ministero dell’interno ha emesso un divieto di trasferta per tutto il resto del campionato per gli ultrà della Lucchese. L’attività d’indagine è stata molto positiva, anche grazie alla collaborazione della Questura di Perugia ed in particolare della Digos, perché ci ha permesso di individuare numerosi supporter del Perugia che si sono macchiati di condotte violente. C’è stato anche una persona arrestata in flagranza differita, ma c’è altro dal punto di vista penale che è in corso di approfondimento. Alla fine si nota una certa effervescenza della tifoseria Lucchese perché sono 32 Daspo complessivi fatti solo nel 2024“.
Tra i reati penali che potrebbero colpire tifosi della Lucchese vi è anche l’interruzione del traffico sull’autostrada A12.
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