dalle radici al successo globale – Telemia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito


L’Università della Calabria conferisce la laurea Honoris Causa in Ingegneria Gestionale a Santo Versace, celebrando il talento, la visione e il legame con la sua terra

Continua….


autolinee-federico-agos-24


Succede così, a volte. La vita disegna traiettorie imprevedibili. Succede che un ragazzino di Reggio Calabria diventi l’architetto silenzioso di uno dei più grandi imperi della moda mondiale. E succede che quel ragazzino, ormai uomo, torni nella sua terra per ricevere un riconoscimento che parla di radici, memoria, casa.

È accaduto ieri, nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, davanti a un pubblico composto da autorità accademiche, studenti e ospiti illustri: Santo Versace ha ricevuto la laurea magistrale Honoris Causa in Ingegneria Gestionale. Accanto a lui, la moglie Francesca De Stefano, avvocata reggina e compagna di vita e di impegno sociale, con la quale porta avanti la Fondazione Santo Versace a sostegno dei più fragili.

«È con profonda emozione che oggi prendo la parola di fronte a voi» ha esordito Versace, con la voce appena incrinata dall’emozione. Poi, nella sua lectio magistralis, ha raccontato non solo la storia di un’azienda, ma la geografia dell’anima di una famiglia.

«La mia storia inizia a Reggio Calabria, in una famiglia che mi ha insegnato, con l’esempio e con l’amore, il significato del lavoro, della responsabilità e della leadership». Parole semplici, ma immense. Aveva nove anni quando perse la sorella Tinuccia. «Credo che la mia infanzia finì quel giorno – ha confessato – e diventai adulto».

Il padre, Nino, venditore di carbone, gas, elettrodomestici, mobili, gli insegnò che il lavoro non è solo numeri, ma rispetto per le persone. La madre, Franca, gli trasmise il valore della bellezza, che fece germogliare nel fratello Gianni l’amore per la moda.

Ed è così che nasce un miracolo: un fratello che sogna, un fratello che costruisce. «La Gianni Versace Sas nacque nel 1972 da un’esigenza di ordine e disciplina» ha raccontato Santo. Un’azienda che, grazie a un perfetto equilibrio tra creatività e pianificazione, conquistò il mondo.

«Gianni creava, io pianificavo. Era una sinergia perfetta». Due metà di un intero. E nel 1978, con la prima collezione “Gianni Versace Donna”, arrivò il successo straordinario. Da lì, Tokyo, Parigi, New York. Un marchio che non era solo moda, ma visione.

L’Università della Calabria non ha celebrato solo l’impresa, ma il valore di trasformare il talento in sistema, il sistema in bellezza, la bellezza in eredità. Il Rettore Nicola Leone ha sottolineato: «Conferire la laurea Honoris Causa a Santo Versace significa riconoscere non solo l’eccellenza imprenditoriale, ma anche un modello di leadership che unisce visione strategica e valori familiari».

Nel ricevere la pergamena, Santo Versace ha guardato i giovani studenti e ha rivolto loro un messaggio: «Credete nelle vostre radici. Imparate ad amare la vostra storia, perché è proprio lì che troverete la forza per costruire qualcosa di grande».

La Calabria ha applaudito a lungo uno dei suoi figli migliori, capace di andare lontano senza mai dimenticare da dove veniva. Perché il successo non è solo talento: è disciplina, visione, coraggio. E, forse soprattutto, è amore. Per ciò che si fa, per chi si è stati, per le storie che ci hanno generato.

Santo Versace ha sorriso. Si è commosso. Ha ringraziato. E in quel grazie c’era tutto: un viaggio incredibile, partito da qui, tornato qui. Un cerchio perfetto.

4o





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link