Il mercato azionario globale sta vivendo un momento di tensione palpabile, e uno degli indicatori più osservati per decifrare il sentiment degli investitori è il VIX, il cosiddetto “indice della paura” o “fear index“. Oggi, il VIX si trova sotto i riflettori, non solo per il suo livello assoluto, ma anche per la dinamica della sua curva dei futures e per il segnale di ipercomprato che sembra emergere, in contrasto con un S&P 500 (SPX) che mostra segni di ipervenduto. Analizziamo la situazione per capire cosa ci sta dicendo il mercato.
Il VIX: un livello da interpretare
Il VIX, che misura la volatilità implicita delle opzioni sull’S&P 500 a 30 giorni, si trova oggi a un livello che merita attenzione. Al momento della scrittura, il VIX si aggira intorno a una zona intermedia, ma con un recente spike che lo ha portato a testare resistenze significative. Questo movimento rapido al rialzo potrebbe segnalare un mercato in cerca di una direzione, spinto da fattori come l’incertezza macroeconomica, le attese sui tassi d’interesse o eventi geopolitici.
Un aspetto cruciale è lo stato di ipercomprato del VIX. Indicatori tecnici come l’RSI (Relative Strength Index) applicato al VIX mostrano valori elevati, suggerendo che la volatilità potrebbe aver raggiunto un picco temporaneo. Quando il VIX entra in ipercomprato, spesso si verifica una mean reversion, ovvero un ritorno verso livelli più bassi, che potrebbe coincidere con una stabilizzazione o un rimbalzo dell’S&P 500.
La curva dei futures del VIX: backwardation o contango?
Un altro elemento chiave è la struttura della curva dei futures del VIX. Attualmente, osserviamo una situazione di backwardation, con il VIX spot che supera i prezzi dei futures a breve termine (ad esempio, il contratto a 1 o 3 mesi).
Questo fenomeno, caratterizzato da una pendenza negativa, è relativamente raro e tende a manifestarsi in momenti di stress acuto, quando gli investitori cercano protezione immediata tramite opzioni sull’S&P 500. La backwardation suggerisce che il mercato percepisce un rischio imminente, ma storicamente è anche stata un segnale di opportunità: quando la curva si inverte in questo modo, l’S&P 500 spesso trova un bottom e inizia una fase di recupero.
Tuttavia, la profondità della backwardation non sembra estrema rispetto a episodi passati (come il crollo del 2020 o la crisi del 2008), il che potrebbe indicare che il panic selling non ha ancora raggiunto il culmine. Se la curva dovesse iniziare a normalizzarsi verso il contango (con i futures a lungo termine sopra lo spot), potremmo interpretarlo come un segnale di distensione.
Qui sopra vi riporto lo spread tra VIA a diverse scadenze. E va ad enfatizzare il grafico della curva precedente in backwardation. Qui sotto invece troverete il COT sul VIX.
S&P 500: ipervenduto e pronto al rimbalzo?
Parallelamente, l’S&P 500 mostra segni di ipervenduto. Dopo una correzione recente, l’indice ha toccato livelli che, in termini di deviazioni standard rispetto alla media mobile a 50 giorni o di RSI, suggeriscono una vendita eccessiva.
Questo contrasto tra un VIX ipercomprato e un SPX ipervenduto è un pattern interessante: la volatilità tende a salire quando gli indici scendono, ma un VIX troppo “carico” può preludere a un’inversione. Se gli investitori iniziano a percepire che il peggio è passato, potremmo assistere a un rimbalzo tecnico dell’SPX, con una corrispondente discesa del VIX.
Cosa aspettarci?
Il quadro attuale è quello di un mercato in bilico. Da un lato, il VIX ipercomprato e la backwardation della sua curva futures indicano che la paura sta dominando nel breve termine; dall’altro, l’ipervenduto dell’S&P 500 offre una base per un potenziale recupero.
Per i trader, questo potrebbe essere un momento per monitorare attentamente i livelli chiave: una rottura del VIX sopra i 30 rafforzerebbe lo scenario ribassista per l’azionario, mentre un ritorno sotto i 20 potrebbe sancire la fine della turbolenza.
In conclusione, siamo in una fase di transizione. La combinazione di volatilità elevata e indici sottotono suggerisce cautela, ma anche opportunità per chi sa leggere i segnali. Come sempre, il mercato ci parla attraverso i numeri: sta a noi ascoltarlo con attenzione.
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