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Il Canada si trova in un momento cruciale della sua storia politica ed economica. Con l’elezione di Mark Carney come nuovo premier, il Paese deve affrontare le crescenti pressioni degli Stati Uniti, guidati da Donald Trump, che ha imposto nuove tariffe commerciali e avanzato dichiarazioni provocatorie sull’annessione del Canada. In un contesto di tensioni diplomatiche, Mark Carney si prepara a guidare il governo con l’obiettivo di proteggere la sovranità e la stabilità economica della nazione. Il leader del Partito Liberale, nonché ex Governatore della Banca Centrale, ha però rassicurato i suoi elettori e tutto il resto della popolazione canadese, sostenendo che “il Canada non farà mai parte dell’America”.
Un cambio di leadership per il Canada
Il Canada ha un nuovo primo ministro: Mark Carney. L’ex governatore della Banca del Canada e della Banca d’Inghilterra ha preso il posto di Justin Trudeau alla guida del Partito Liberale e del governo. Carney ha ottenuto un ampio sostegno, conquistando l’85,9% dei voti nella competizione interna al partito. La sua nomina arriva in un momento di forti tensioni con gli Stati Uniti, complicate dalle politiche protezionistiche di Donald Trump e dalle recenti dichiarazioni del presidente americano sulla possibilità di annettere il Canada come “cinquantunesimo Stato”.
Il suo ruolo quindi non è totalmente casuale nella politica interna ed estera canadese: ad oggi infatti, il Canada si trova in una pericolosa guerra commerciale con gli Stati Uniti. Trump ha affermato di voler imporre una tassa del 25% su tutte le merci canadesi, specialmente quelle del settore automobilistico ed energetico. Ma Mark Carney si è dimostrato fiducioso e agguerrito contro questa guerra commerciale e questo pericolo di recessione: “Quindi gli americani, non dovrebbero commettere errori, nel commercio come nell’hockey, il Canada vincerà”.
Trudeau e l’allarme sulle minacce dagli USA
Nel suo discorso di addio, Justin Trudeau ha lanciato un severo monito ai canadesi: il Paese sta affrontando una “sfida esistenziale ed economica” proveniente dal suo vicino meridionale. Secondo Trudeau, la democrazia e la libertà non sono garantite e il Canada deve lottare per difendere la propria sovranità. Le tensioni con Washington si sono acuite dopo l’introduzione di nuovi dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump, una mossa che ha suscitato forti preoccupazioni a Ottawa.
Lo stesso Justin Trudeau, poco prima dell’annuncio del suo successore, si è commosso davanti al pubblico, dicendo proprio ai suoi sostenitori di essere “dannatamente orgoglioso” dell’eredità del suo governo.
Carney e la sua visione per il Canada
Nel suo primo discorso da leader, Mark Carney ha ribadito l’importanza di difendere l’economia canadese dagli attacchi esterni. Ha sottolineato che le tariffe imposte dagli Stati Uniti verranno contrastate con misure di ritorsione fino a quando Washington non dimostrerà rispetto e impegno verso scambi commerciali equi. “Gli americani vogliono il nostro Paese, ma non possiamo permettere che Trump vinca questa battaglia”, ha dichiarato con fermezza.
Carney, che compirà sessant’anni a breve, è una figura di spicco nel mondo della finanza. È stato governatore della Banca del Canada dal 2008 al 2013, periodo durante il quale ha contribuito a stabilizzare l’economia del Paese durante la crisi finanziaria globale. Successivamente, è stato nominato governatore della Banca d’Inghilterra, ruolo che ha ricoperto fino al 2020. Il suo curriculum include anche un incarico come inviato speciale delle Nazioni Unite per l’azione sul clima e le finanze.
Ancora non è ben chiara la data ufficiale di insediamento nel nuovo Primo Ministro. Prima della nomina ufficiale infatti, sono attesi i colloqui tra lui e Trudeau. Intanto Carney, che ha vinto con l’89,5% dei voti molti esponenti politici tra cui l’ex leader della Camera del governo Karina Gould, sale al potere pur non avendo alcun seggio alla Camera dei Comuni. Un passaggio insolito, ma comunque permesso, purché presenti nel minor tempo possibile tutti i suoi piani politici per conquistare i seggi.
Il mandato di Mark Carney inizia in un clima di forte incertezza politica ed economica. Oltre alla guerra commerciale con gli Stati Uniti, il nuovo primo ministro dovrà affrontare la crescente competizione con la Cina e la gestione delle risorse naturali del Canada. Uno dei suoi obiettivi principali sarà quello di riportare “l’economia in carreggiata”, come ha dichiarato nel suo primo discorso post-elettorale.
Elezioni in arrivo e il futuro politico
Carney guiderà il governo fino alle prossime elezioni generali, previste entro ottobre. Al momento, il Partito Liberale gode ancora di un buon consenso, ma i sondaggi indicano una competizione serrata con i conservatori. La sua esperienza economica potrebbe rappresentare un vantaggio nelle prossime sfide politiche, ma la mancanza di esperienza diretta nella gestione governativa potrebbe essere un ostacolo.
Secondo i sondaggi, ad oggi Carney è il profilo di cui la popolazione canadese si fida di più, in quanto è visto come il più abile nel fronteggiare una crisi commerciale così grande e problematica.
Con le nuove tensioni con gli Stati Uniti, il Canada dovrà rafforzare i propri legami con altri partner commerciali. Mark Carney ha già espresso l’intenzione di diversificare le alleanze economiche e intensificare i rapporti con l’Unione Europea e i paesi dell’Asia-Pacifico. La sua strategia sarà fondamentale per proteggere gli interessi economici del Paese e garantire stabilità in un contesto geopolitico sempre più complesso.
Il passaggio di consegne tra Trudeau e Carney segna un nuovo capitolo nella politica canadese. Con una leadership forte e un’esperienza consolidata nel settore finanziario, il nuovo primo ministro avrà il compito di guidare il Paese attraverso un periodo critico. Le sfide non mancano, ma il Canada si prepara a difendere la propria sovranità e il proprio ruolo nello scenario internazionale.
Lucrezia Agliani
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