Alluvione in Argentina: almeno 16 morti e decine di dispersi
Un’alluvione devastante ha colpito Bahia Blanca, nella provincia di Buenos Aires, in Argentina, causando una tragedia di enormi proporzioni. Le forti piogge torrenziali, che si sono abbattute sulla regione tra il 9 e il 10 marzo 2025, hanno provocato la morte di almeno 16 persone, mentre numerosi dispersi sono ancora ricercati dalle squadre di soccorso. Tra le vittime, si temono anche due bambine di uno e cinque anni che risultano ancora scomparse.
L’emergenza ha costretto circa 900 persone ad abbandonare le proprie abitazioni, invase dall’acqua e dal fango. La violenza dell’alluvione ha danneggiato gravemente le infrastrutture locali, con danni stimati intorno ai 400 milioni di dollari. Numerose strade sono state chiuse, e i collegamenti tra le città sono stati interrotti, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.
Il presidente argentino Javier Milei ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per onorare le vittime della tragedia. In un discorso alla nazione, Milei ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie colpite, sottolineando l’impegno del governo nel fornire aiuti immediati e nel sostenere la ricostruzione delle aree devastate. Il governo ha stanziato 10 milioni di dollari per le operazioni di soccorso e per i lavori di ripristino delle infrastrutture danneggiate.
Le squadre di emergenza, supportate da volontari e forze di sicurezza, stanno lavorando senza sosta per recuperare i dispersi e mettere in sicurezza le aree colpite. Anche le organizzazioni umanitarie locali e internazionali si sono mobilitate per offrire aiuti alle comunità colpite.
L’alluvione di Bahia Blanca è stata causata da piogge di intensità eccezionale, con oltre 300 millimetri di precipitazioni caduti in meno di 24 ore. Gli esperti hanno collegato il fenomeno ai cambiamenti climatici, che negli ultimi anni hanno aumentato la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi nella regione.
La popolazione locale, ancora sotto shock, ha mostrato grande solidarietà, organizzando raccolte di fondi e beni di prima necessità per aiutare gli sfollati. La priorità ora è garantire un rapido ritorno alla normalità per le migliaia di persone colpite da questa tragedia.
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