Quando soldi o beni dati da genitori a figli diventano donazione e si pagano le tasse dopo nuove modifiche fiscali

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Quando si devono pagare le tasse sulle donazioni di soldi o altri beni tra genitori e figli dopo le ultime modifiche al via? Cambiano le regole per la gestione delle donazioni, soprattutto tra genitori e figli, che riguardano i beni mobili o immobili, soldi, titoli di credito, azioni e quote di società, aziende, che fanno parte del patrimonio effettivo e reale del donante e non di beni futuri. Vediamo quali sono le principali novità previste.

  • Quando i soldi o altri beni dati da genitori a figli diventano donazione 
  • Conto e carta

    difficile da pignorare

     

  • Quando si pagano le tasse dopo ultime modifiche in vigore
  • Le altre modifiche al via quest’anno sulle donazioni tra genitori e figli

Quando i soldi o altri beni dati da genitori a figli diventano donazione 

I genitori che decidono di dare soldi o cedere altri beni ai propri figli effettuano sempre una donazione, intesa come atto liberale a vantaggio di chi la riceve senza obbligo di dar nulla in cambio. 

La donazione, di qualsiasi bene, segue leggi specifiche, a partire dal fatto che, se il genitore decide di dare dei soldi o un altro bene, per esempio una casa, ad un figlio quando ancora in vita, non deve mai ledere le cosiddette quote di legittima, cioè le percentuali di eredità per legge spettanti ad ogni figlio e altro erede del de cuius.

Se, dunque, un genitore vuole donare una consistente somma di denaro a uno dei suoi figli, deve riuscire a garantire anche agli altri, magari con il testamento, il rispetto di tali quote. 

Quando si pagano le tasse dopo ultime modifiche in vigore

Le modifiche al via quest’anno 2025 sulle donazioni tra genitori e figli prevedono innanzitutto l’abolizione del coacervo sui soldi donati da genitori ai figli e quelle ereditati.

Il coacervo è la somma tra le donazioni e l’eredità su cui si applicano le dovute aliquote di pagamento delle imposte secondo percentuali differenti in base al grado di parentela fra defunto ed eredi.

Con l’abolizione del coacervo, il cumulo tra somme donate ed ereditate viene cancellato, favorendo gli eredi di patrimoni rilevanti, che se prima dovevano pagare tasse a volte anche molto alte, d’ora in poi potrebbero vedere del tutto azzerarsi i pagamenti.

Per esempio, se un padre fa una donazione di soldi di 400mila euro ad un figlio e quest’ultimo eredita al decesso del genitore altri 700 mila euro, non si dovrà pagare alcuna imposta.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Con l’abolizione del coacervo successorio, dunque, le donazioni fatte in vita dal genitore al figlio non rientrano più nell’asse ereditario. 

Non si deve pagare alcuna imposta neppure sulle donazioni informali e indirette di modico valore, cioè quelle fatte in vita da un contribuente verso i congiunti, e non sono registrate in atti ufficiali.

L’esenzione dal pagamento delle tasse per le donazioni tra genitori e figli vale, dunque, solo se si resta entro determinati limiti.

Restano, invece, confermate le aliquote di tassazione sulle donazioni previste dalla legge oltre specifici importi, che nel dettaglio del:

  • 4% per coniuge e parenti in linea retta, per una franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario, per cui l’imposta solo se la donazione di denaro supera un milione di euro o il valore dell’immobile o degli immobili donati supera un milione di euro;
  • 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, e affini in linea collaterale fino al terzo grado, per una franchigia di 100 mila euro per ciascun fratello o sorella;
  • Sconto crediti fiscali

    Finanziamenti e contributi

     

  • 8% nei confronti degli altri soggetti, per esempio nel caso di eredità del valore complessivo di 70mila euro lasciata alla domestica estranea si deve pagare una imposta di successione dell’8% su 70mila euro.

Se il figlio destinatario della donazione è un soggetto portatore di handicap grave, la franchigia per il pagamento dell’imposta sulle donazioni si alza a 1,5 milioni di euro.

Precisiamo, infine, che dal primo gennaio 2025 sono aumentati gli importi della Tassa Ipotecaria, da 35 euro a 65 euro, per la presentazione della Dichiarazione di Successione tramite Modello F24. 

Le altre modifiche al via quest’anno sulle donazioni tra genitori e figli

Le modifiche sulle tasse per le donazioni non sono l’unica novità al via quest’anno. Per il calcolo e il versamento delle imposte sulle donazioni e successioni tra genitori e figli è stata introdotta anche l’autoliquidazione.

Ciò significa che i figli che ricevono donazioni, sia di soldi che di altri beni, dai genitori possono d’ora in poi gestire in autonomia tutte le pratiche, senza necessariamente rivolgersi a commercialisti o altri professionisti. 

Si può, dunque, pagare l’imposta autoliquidata e, in presenza di eventuali errori o discrepanze dopo il pagamento iniziale, il Fisco può richiedere un’imposta aggiuntiva, chiamata imposta complementare.


 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Leggi anche



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese