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Il Risorgimento Resort di Lecce sta per essere venduto. La trattativa è nella fase degli accordi preliminari, incardinata dal versamento di una caparra a 6 zeri. Se tutto procederà come programmato, il closing arriverà subito dopo l’estate. E sancirebbe il secondo passaggio di consegna nell’arco degli ultimi 4 anni. Per l’affare siedono al tavolo Giovanni Casto, da una parte, e Gest Resort, dall’altra. Amministratore della società di information technology Softlab, l’imprenditore pugliese è proprietario del resort dal 2021, quando lo rilevò da Vestas Hotels & Resorts della famiglia Montinari per poco meno di 10 milioni di euro. Gest Resort fa capo, invece, alla famiglia Bleve, storico punto di riferimento nel panorama turistico territoriale, già attiva in provincia di Lecce con Baia dei Turchi Resort, Baglioni Hotels, Masseria LuciaGiovanni, Salento Beach Resort e Country Club.
Per via dei patti di riservatezza siglati, contattate, le parti non hanno potuto riferire alcunché. «C’è una trattativa, ci sono delle interlocuzioni, ma non posso confermare di aver venduto», ha riferito Casto. Bocche cucite per Gest. Dell’operazione si sta, però, occupando il commercialista Marco De Marco che, pur conservando per sé i dettagli, conferma lo stato «avanzato» della trattativa. Ma non solo. Incalzato, il professionista leccese ne illustra anche l’ampiezza, facendo presente che, nell’affare, potrebbe entrare in gioco anche la AG Hotel, afferente all’omonimo Gruppo che è stato fondato nel 2019 dal manager frusinate Andrea Girolami e che si autodefinisce “primo gruppo turistico incoming in Italia operativo con l’integrazione di hotel, DMC, Bistrot, consulenza alberghiera e residenze per anziani”.
«Se Gest, come credo, comprerà il Risorgimento, potrebbe essere AG a gestirlo», rivela De Marco. Che tra i Bleve e Girolami sta facendo da “collante”. E per il gruppo romano sarebbe un altro bel colpo dopo la già avvenuta acquisizione della gestione di Furnirussi Resort (a Carpignano Salentino), con un progetto di ampliamento – mediato dallo stesso studio De Marco – che è già in corso, elaborato dall’architetto Giuseppe Chiriatti, in lista anche per il Risorgimento.
Non c’è, dunque, che attendere la firma del contratto. E, poi, il nuovo capitolo della storia del Risorgimento avrà inizio, nel cuore della città, a pochi metri da Piazza Sant’Oronzo e dall’anfiteatro romano, tra le mura di Palazzo Guarini, decantato come il più prestigioso di Lecce. A fine ‘800, la scrittrice e giornalista Janet Ross lo citò nella sua opera “La Puglia nell’800 (La terra di Manfredi). Spazio da sempre ospitale. Hosteria con locanda nel 1500. Albergo dal 1880. Quattro livelli fuori terra e uno interrato per complessivi 4mila metri quadri. Cinque stelle-lusso, con 41 camere, 6 suite, 2 bar, 2 ristoranti 2 sale meeting e spa. Nel 2007, Vestas riaprì e rilanciò il Risorgimento – membro del WorldHotels Elite – prima di venderlo, come oggi sta provando a fare Casto.
Il sintomo del fallito consolidamento di un target elevato? Altre esperienze in tal senso potrebbero farlo credere. Pensiamo per esempio a quella di Palazzo Bn, certamente sotto le aspettative, per ammissione del suo stesso proprietario, Renè De Picciotto, che pochi mesi fa – ceduto la gestione di camere, bar e ristorante – su queste pagine dichiarò di aver «sopravvalutato il potere d’acquisto e la regione», perché «la Puglia si è sviluppata, ma non abbastanza velocemente per questo tipo di iniziative». Ma ci sono segnali anche in direzione opposta. In via Trinchese è in corso la ristrutturazione dell’ex istituto Stimmatine, che ospiterà un hotel di lusso con 25 suite gestito da Alpitour. E tanto vale, nel centro storico di Lecce, per l’ex edificio dell’Inps e per l’ex Istituto Margherita in via Palmieri. Sotto la spinta di Pia e mini Pia, almeno una decina di palazzi storici e masserie ospiteranno piccole strutture ricettive di lusso. Palazzo Zimara, in via Libertini, sta per compiere un anno. Ma si punta in alto anche fuori dalle antiche mura, con l’Hotel Cristal. Questione di stile ma soprattutto di servizi. Oggi, solo Risorgimento Resort, Patria Palace Hotel e Fiermontina espongono le 5 stelle in città.
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