Moda social: stare al passo è a portata di like

Quattro account da tenere d’occhio per rimanere aggiornati e stare in pari con l’universo moda sui social.

I social sono ormai diventati a tutti gli effetti un motore di ricerca: si rimane aggiornati, si ricercano informazioni, si divulgano notizie. E anche quando si tratta di moda social, tenere il passo non è mai stato così semplice.

Diet_Prada

Alcuni lo chiamano “l’account Instagram più temuto dalla moda”, altri, lo considerano una fonte d’informazione ormai indispensabile. Fondato nel 2014 da Tony Liu e Lindsey Schuyler, Diet Prada nasce per evidenziare le similarità fra design di diversi brand. Il primo post metteva a confronto due cappotti quasi uguali, uno di Dior del 2015, l’altro di Prada del 2013. Quello che i due volevano dimostrare, era che il primo aveva preso ispirazione dal secondo. Nasce così il nome: Prada, come omaggio a Miuccia e alla sua originalità, e Diet come la bibita Diet Coke, la copia per eccellenza dell’originale Coca Cola.

L’account però, prende presto una nuova piega, diventando una voce fondamentale per far luce su diversi temi sociali, legati proprio al mondo moda: il sessismo, il bisogno di maggiore inclusione, l’appropriazione culturale e la discriminazione.

Insomma, tra post irriverenti (nei quali molti brand hanno paura di finire), e attivismo, c’è davvero quasi tutto ciò che serve per capire le controversie e le complessità del mondo della moda.

StyleNotCom

Sfondo blu acceso, testo in maiuscolo, e nessuna immagine: non si può non seguire Beka Gvishiani, in arte Style Not Com, se si ama la moda. La pagina nasce per caso nel luglio 2020, in piena pandemia, ed in pochissimo tempo raggiunge migliaia di follower. Beka comunica in modo rapido, istantaneo, con post che non contengono altro che un commento, una notizia, o a volte, una sola parola. Il nome richiama quello di Style (dot) Com, il sito web diramazione di Vogue che non esiste ormai più. Beka lo seguiva assiduamente prima della chiusura, e da quel momento in poi si è detto, “lo stile non esiste più”, quindi sostituisce il punto (“dot”) con un non (“not”), e inizia a commentare la moda.

Beka è ormai in prima fila ad ogni sfilata, della quale restituisce un racconto vero, semplice, e rapido. Fonte d’informazione, commentatore seriale, e divulgatore di news, è ormai un must follow: nulla nella moda succede per davvero, se non è scritto su Style Not Com.

IDeserveCouture

Hanan Besovic, la mente dietro I Deserve Couture, non prende la moda troppo sul serio, ed è stata questa la chiave del suo successo. Apre la sua pagina durante il lockdown, e si diverte a commentare la moda in maniera trasparente ed onesta, con meme e contenuti comici.

Con il suo punto di vista da outsider del settore, parla della moda in modo schietto, e più che commenti, i suoi sembrano essere dialoghi: quello che lo interessa è confrontarsi con chi lo segue, scambiandovi opinioni e punti di vista, al fine di restituire un’immagine dell’universo moda quanto più diversificata e fedele alla realtà. E non a quella raccontata dalle grandi maison, ma quella percepita da chi la moda la guarda da fuori.

Hanan informa su quello che succede nella moda, ma lo fa in modo leggero, spontaneo, vicino al suo pubblico. Il suo messaggio è: La moda è per tutti.

UpNextDesigner

Seguito da stylist, designer, e figure di spicco del settore, Up Next Designer di Albert Ayal è nato come una semplice pagina moodboard. Presto però, si è trasformato in uno strumento essenziale per i designer emergenti che cercano di entrare nel campo. Albert promuove giovani talenti, mettendo sotto i riflettori nomi di designer indipendenti ancora non conosciuti, offrendogli una voce, e quindi l’opportunità di lanciare la loro carriera. Il brand Mirror Palais ad esempio, che oggi sfila durante la settimana della moda di New York, è stato scoperto proprio da lui.

La passione per la scoperta e l’attenzione verso tutto ciò che non è mainstream, lo rendono unico, e indispensabile da avere nel proprio feed per tenere un occhio sui brand del futuro.

E voi, già li seguivate?