La sede della Deas nella caserma segreta. Il giallo dell’affitto tra la Marina e Ranzato

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


I documenti ottenuti da Domani rivelano che la sede operativa è in un centro della Marina. La spa sotto indagine ha siglato una permuta. In cambio dei locali gratis offre servizi informatici alla struttura. Il caso dei lavori di ristrutturazione. E i conflitti di interessi con il Corpo

Non posti qualunque, ma location esclusive. A volte pagate a peso d’oro, a volte affittate senza la corresponsione di un canone. È nel cuore pulsante di Roma che Deas, la società di Stefania Ranzato attiva nel campo della cybersicurezza, ha le sue sedi. In certi casi sembrerebbe che la rappresentante della spa, indagata insieme all’ad di Sogei Cristiano Cannarsa per concorso in tentato peculato dalla procura capitolina, non badi a spese. Se Deas a Milano ha sede (legale) in piazza Affari, nella Capitale è collocata in palazzi di prim’ordine: oltre all’immobile sito in piazza di Montecitorio, c’è anche quello al civico numero 1 di via della Conciliazione. Si tratta di sedi secondarie – si legge nell’ultimo bilancio depositato –, unità locali adibite a sedi operative.

I palazzi in cui Deas opera sono in affitto. Nell’ultimo bilancio 2023 si parla genericamente di locazioni per quasi 400mila euro, escluse le spese condominiali pari nel complesso a circa 150mila. Una cifra che Deas può permettersi viste le ricche commesse pubbliche. Più in particolare l’immobile di via della Conciliazione, quello che ha l’affaccio su Castel Sant’Angelo, è di proprietà di Ina, compagnia assicuratrice; quello invece che si trova di fronte al parlamento risulta di proprietà di una società immobiliare.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Paga la Marina

E poi la terza sede, probabilmente la più esclusiva. Non tanto per l’indirizzo, piuttosto perché si trova all’interno di una struttura della Marina militare, in via Nomentana. Precisamente nella stazione ricevente Sant’Alessandro, dove c’è il centro di Telecomunicazioni e Informatica della stessa Marina: da qui transitano flussi informativi riservati e classificati.

Nella caserma, Deas ha installato un laboratorio per la sicurezza nazionale, l’unico ospitato in un contesto militare. «Un unicum», «esempio di partnership pubblico privato», pubblicizzava a luglio 2022 Deas. Per l’occasione, e cioè per rendere nota la convenzione tra Deas e Marina, ci fu tre anni fa una vera e propria inaugurazione, alla presenza di Ranzato e dell’allora sottosegretario alla Difesa, il forzista Giorgio Mulè.

La permuta

C’è tuttavia un’ombra in questa storia. Anche alla Marina militare, come per le altre unità locali, Deas paga un canone di locazione? O alloggia gratis? Fonti accreditate parlano di convenzione «gratuita». Inoltre, Domani ha scoperto una ristrutturazione dei locali da parte di Deas: dai bilanci emerge che per tali lavori straordinari, svolti anche nella sede di via della Conciliazione, la spa abbia corrisposto 206.731 euro, da ammortizzare in dodici anni. Domani ha potuto leggere un documento che tuttavia lascia aperti diversi interrogativi.

Si tratta di una «permuta» sottoscritta dai vertici della Marina e da Deas spa: la prima avrebbe messo a disposizione i suoi locali (valutati per un «importo di 545mila euro») e la seconda avrebbe prestato i suoi «servizi specialistici». In pratica la Marina offre la struttura e per lo stesso prezzo ottiene in cambio i servigi di Deas. L’anomalia è che alla base dell’accordo c’è l’affidamento a Deas di una serie di operazioni informatiche frutto «di accordo quadro Consip», dove Cristiano Cannarsa, coindagato di Ranzato, è stato amministratore delegato fino al 2023. Al di là di questa coincidenza, resta un interrogativo: è possibile trasformare il valore dell’appalto in una permuta? Per la Marina è tutto regolare.

Di certo è una modalità originale, che però rischia di trasformarsi in un vero conflitto di interessi. La Deas, infatti, ha ottenuto appalti di non poco conto dalla Marina militare, guidata dal capo di stato maggiore Enrico Credendino, Deas ha svolto lavori per due milioni di euro, nell’ambito di un accordo quadro, per lo sviluppo di una piattaforma contro gli attacchi cyber. Nel 2021 (con i precedenti vertici dello stato maggiore), attraverso la direzione di intendenza della Marina, ha invece ottenuto affidamenti per circa 480mila euro.

E poi c’è Teledife, articolazione del ministero: tra il 2023 e il 2024 Deas ha ricevuto pagamenti in quattro tranche per un totale di 5,4 milioni di euro proprio dalla sigla della direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate del ministero della Difesa. Secondo quanto riferiscono fonti qualificate della Difesa, le cifre pagate sarebbero servite per potenziare la sicurezza cibernetica, tra cui proprio una struttura strategica della Marina militare. Un appalto arrivato dopo la vittoria di un’apposita gara dello Stato maggiore, come avviene per lavori molto delicati e secretati.

Dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, nell’ambito degli sviluppi e dei nuovi filoni dell’inchiesta Sogei, Ranzato ha diramato una nota in cui si dichiara «profondamente amareggiata e sconcertata per la volgarità e la preoccupante misoginia contenute nelle gravi illazioni» riportate dalla stampa nei suoi confronti. «Una campagna sessista», continua Ranzato nella nota. Poi sottolinea la «totale estraneità ai fatti e il corretto operato dell’azienda». A Domani, che alla manager avrebbe voluto chiedere dei canoni di locazione, Ranzato non ha però risposto. Le indagini intanto vanno avanti. A ritmo serrato. E ora si aggiunge il giallo della sede operativa dentro le stanze della Marina, uno dei luoghi più segreti del Paese.

© Riproduzione riservata

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link